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Insultato e minacciato perché gay alla stazione di Torre Annunziata: “Ti accoltello in faccia”

Ragazzo aggredito alla stazione della Circumvesuviana di Torre Annunziata: contro di lui insulti omofobi e minacce di morte. La denuncia dell’associazione Antinoo Arcigay Napoli.
A cura di Pierluigi Frattasi
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Foto Antinoo Arcigay Napoli
Foto Antinoo Arcigay Napoli

Insulti omofobi, offese gratuite e violente intimidazioni ad un ragazzo gay alla stazione della Circumvesuviana di Torre Annunziata, in provincia di Napoli. Minacciato anche di morte: "Ti accoltello in faccia". La vittima è Francesco Caraviello, giovanissimo attivista di Antinoo Arcigay Napoli e presidente di Discovery Queer. A denunciare l'accaduto è proprio l'associazione, presieduta da Antonello Sannino, che da anni difende i diritti delle persone LGBTQIA+.

L'aggressione, secondo quanto ricostruito, sarebbe avvenuta nel pomeriggio di oggi, lunedì 13 ottobre. Caraviello stava passeggiando tranquillamente nella stazione gestita da Eav, l'Ente Autonomo del Volturno, la società partecipata della Regione Campania, quando sarebbe stato avvicinato da due giovani con fare minaccioso. I due lo avrebbero prima aggredito verbalmente e poi minacciato di accoltellamento. "Caraviello – afferma Sannino – è stato vittima di una brutale aggressione verbale culminata in gravissime minacce di accoltellamento".

Insulti omofobi alla stazione Eav di Torre Annunziata

I due ragazzi, secondo quanto denunciato da Antinoo, erano appena scesi da un treno, quando avrebbero improvvisamente iniziato a rivolgere a Caraviello "una sequenza di insulti a sfondo omofobo con le solite frasi come «ricc***», «fr***», «lo prendi nel c***» e poi l’agghiacciante minaccia: ‘Ti accoltello in faccia'". "L’episodio – spiega Sannino, che ha raccolto la testimonianza della vittima – non è isolato, ma gli sfottò e gli insulti andavano avanti da giorni. Oggi Francesco però ha trovato la forza e il coraggio di reagire".

Antinoo Arcigay Napoli ha immediatamente espresso piena solidarietà e supporto nella denuncia alle autorità di Pubblica sicurezza. "Francesco sta bene – conclude l'associazione – ma è provato per l’accaduto". Per Antonello Sannino, presidente di Antinoo Arcigay Napoli, "ancora una volta si è sfiorata la tragedia. La frase ‘ti accoltelliamo in faccia’ non è una bravata, ma una gravissima minaccia che poteva trasformarsi in tragedia. Insieme a Francesco denunceremo l’accaduto alle autorità sul territorio. Chiediamo con urgenza maggiori interventi su quella che è sempre più una emergenza sicurezza per le persone LGBTQIA+. Le istituzioni devono agire immediatamente per garantire la sicurezza e il rispetto di tutti i cittadini e di tutte le cittadine, soprattutto delle fasce della popolazione maggiormente esposte ad un crescente odio omotransfobico, alimentato dai discorsi d’odio di una parte della classe politica nazionale e locale".

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