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Enorme macchia nera alla foce del Lago Patria: i liquami invadono il mare

Macchia nera gigante a mare alla foce del Lago Patria, in provincia di Napoli. La chiazza nera lunga diversi decine di metri è comparsa nella giornata di ieri, nei pressi di via Marina di Varcaturo, fotografata da diversi residenti. Mariateresa Imparato (Legambiente Campania): “Continueremo a denunciare gli sversamenti abusivi”.
A cura di Pierluigi Frattasi
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Macchia nera gigante a mare alla foce del Lago Patria, poco distante da Licola, in provincia di Napoli, e da Castel Volturno, in provincia di Caserta. La chiazza nera lunga diversi decine di metri è comparsa nella giornata di ieri, nei pressi di via Marina di Varcaturo, fotografata da diversi residenti. A denunciarla Legambiente Campania, che ha segnalato il fenomeno alle istituzioni. Per Mariateresa Imparato, presidente di Legambiente Campania, "sono passate poche ore dalla presentazione del  Rapporto Ecomafie dove  abbiamo  sottolineato  i dati allarmanti degli ecoreati negli ultimi 10 anni in Campania mentre arriva questa foto. L'ennesima segnalazione di  uno scarico alla foce del LagoPatria inviata oggi pomeriggio al nostro  Circolo Legambiente "Giugliano Arianova" da cittadini esasperati. Continueremo a denunciare e a segnalare. Continueremo a chiedere con forza alle istituzioni che la lotta alle ecomafie sia una priorità. Continueremo a pretendere che le risorse vengano usate per liberare dai veleni territori che aspettano la bonifica da anni".

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Anche a maggio dello scorso anno, una enorme macchia nera comparve sul litorale di Castel Volturno, in provincia di Caserta. La foto della chiazza divenne subito virale, fino ad arrivare all'attenzione del Ministro dell'Ambiente Sergio Costa e all'attenzione della Procura di Santa Maria Capua Vetere che ha avviato una indagine per inquinamento ambientale. La zona interessata in quel caso era  il canale Agnena, tra Castel Volturno e Mondragone.

Fenomeni come quelli della macchia nera avvistata ieri potrebbero essere causati da diversi fattori, secondo gli esperti: inquinamento da sostanza organica che perviene nel lago a causa di probabili, ma occasionali, sversamenti di liquami bufalini o simili, nei canali del lago che convergono poi nel canale dell'idrovora. Oppure, inquinamento da reflui fognari provenienti da insediamenti nella stessa area del lago. O ancora inquinamento da sostanza organica di origine naturale (fogliame, materiale vegetale), specialmente in occasione di forti piogge. Ma anche inquinamento da fertilizzanti sia di sintesi, che organici naturali come il letame, utilizzati nelle aree coltivate. Le sostanze organiche (liquami di allevamenti, reflui fognari, materiali vegetali dilavati, fertilizzanti organici e non), infatti, se sversate in quantità notevoli possono provocare fenomeni di acque nere sfocianti in mare.

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Borrelli (Europa Verde): "Intervenga l'Arpac"

"Un grave sversamento nel lago Patria ci è stato segnalato da diversi cittadini del giuglianese. Inaccettabile che ancora oggi si possa inquinare in questo modo senza alcun controllo e alla luce del sole. Abbiamo informato il vice Presidente Bonavitacola e l'Arpac oltre alle forze dell'ordine. Gli inquinatori stanno tornando alla carica con la devastazione sistematica della nostra terra" denuncia il consigliere regionale di Europa Verde Francesco Emilio Borrelli che ha ricevuto delle foto sconvolgenti fatte con un drone.

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