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Distrugge a pugni la statua di San Bartolomeo a Tufino, 27enne incastrato dalle telecamere

Dopo 3 giorni di indagini i carabinieri hanno identificato l’uomo che, lo scorso 3 gennaio, ha distrutto la statua di San Bartolomeo a Tufino (Napoli).
A cura di Nico Falco
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La statua di San Bartolomeo vandalizzata a Tufino
La statua di San Bartolomeo vandalizzata a Tufino

Avrebbe preso a pugni la statua di San Bartolomeo posizionata davanti al Comune di Tufino, in provincia di Napoli, spaccandone la testa e le mani: per questo motivo i carabinieri hanno denunciato un 27enne di origini egiziane, già noto alle forze dell'ordine, identificato dopo 3 giorni di indagini; il giovane dovrà rispondere di danneggiamento aggravato.

Le indagini erano partite alle prime ore del 4 gennaio, quando i cittadini di Tufino avevano scoperto con sconcerto i danni all'effige del santo protettore. Erano stati allertati i carabinieri, che erano intervenuti in piazza Felice Esposito e avevano avviato gli accertamenti per risalire al responsabile. Il parroco di Tufino, don Angelo Schettino, aveva commentato l'accaduto su Facebook:

Come Comunità Parrocchiale, prendiamo le distanze da questo atto ignominioso verso la statua del nostro San Bartolomeo, compiuto da una persona straniera, in evidente stato confusionale. La Chiesa è madre, per cui se da una parte condanna questo atto sacrilego e chiede che venga fatta giustizia, dall'altra invoca la misericordia e il perdono per il fratello che ha sbagliato. Inoltre, seguendo la linea del nostro amato Papa Francesco, ci auguriamo che i nostri fratelli e le nostre sorelle che vengono in Italia per trovare asilo da Paesi economicamente sottosviluppati o dove c'è la guerra siano non solo accolti nella nostra comunità ma ci sia anche un reale processo di integrazione culturale e sociale, per una maggiore conoscenza e un rispetto delle diverse tradizioni religiose e dei simboli che le rappresentano.

Nel corso delle indagini i militari hanno ascoltato diversi residenti, per verificare se qualcuno avesse assistito al raid, e, soprattutto, hanno acquisito le registrazioni di alcune telecamere di videosorveglianza che riprendono l'area. Proprio dall'esame dei nastri si è arrivati quindi all'identificazione del 27enne. I motivi del danneggiamento non sono ancora chiari.

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