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Il ministero dice no: bocciata la proroga dei 37 dirigenti esterni di De Magistris

No del ministero dell’Interno alla proroga dei contratti ai dirigenti esterni nominati dall’ex sindaco De Magistris. Il Comune a fine settembre aveva chiesto alla Commissione del Viminale un chiarimento sulla scadenza dei contratti dei 37 dirigenti esterni. Secondo il Municipio legati al mandato del sindaco e rinnovabili automaticamente fino a 5 anni una volta approvato il piano triennale del personale. Per il ministero invece non si tratta di incarichi fiduciari e la scadenza è fissata al 31 dicembre prossimo. Bisognerà quindi fare nuovi contratti e non si potranno prorogare gli attuali.
A cura di Pierluigi Frattasi
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No del ministero dell’Interno alla proroga dei contratti ai dirigenti esterni nominati dall’ex sindaco De Magistris. Il Comune a fine settembre aveva chiesto alla Commissione per la Stabilità Finanziaria degli Enti Locali (Cosfel) del Viminale un chiarimento sulla scadenza dei contratti a tempo determinato dei 37 dirigenti esterni. Secondo il Municipio, i contratti erano "legati al mandato del sindaco e rinnovabili automaticamente fino al termine massimo di durata di 5 anni", previa approvazione del piano di fabbisogno del personale.

Il Viminale: "Non erano incarichi fiduciari"

Per il ministero però quegli incarichi non potevano essere affidati come nomine di fiducia, ma attraverso le procedure per le assunzioni nel Pubblico Impiego. La scadenza dunque non doveva essere legata al mandato del sindaco, ma fissata in 5 anni, con termine il 31 dicembre prossimo. Il Comune ne ha preso atto e nel nuovo piano di fabbisogno approvato il 29 settembre scorso il termine dei 37 incarichi dirigenziali esterni è stato fissato al 31 dicembre. Resta il nodo della formula dei contratti sollevato dalla Cosfel. Quel tipo di contratto quindi non potrà essere eventualmente prorogato, ma il nuovo sindaco dovrà fare dei contratti ex novo. Ad ogni modo, è bene precisare che si tratta di un chiarimento del ministero degli Interni, non di una disposizione.

Per Agostino Anselmi, coordinatore generale Cisl Fp Comune di Napoli, "un'ultima beffa del Comune di Napoli. La commissione ministeriale mette in discussione anche la correttezza dei contratti stipulati con il personale esterno. Un’altra dimostrazione della bagarre in cui ci troviamo e che speriamo possa essere risolta presto. L'amministrazione ha bisogno di figure tecniche di cui non può privarsi, pena il blocco della macchina amministrativa. Dimenticati anche altri contratti, come quelli degli agronomi, che non sono stati rinnovati".

Il rebus dei contratti esterni

Nel caso dei dirigenti esterni, si tratta dei contratti stipulati il 31 dicembre 2016 per 32 incarichi (ex articolo 110 del Tuel, comma 1, il Testo Unico degli Enti Locali), per una spesa di 1,6 milioni di euro all’anno, cifra che esclude il costo della retribuzione di posizione e di risultato che è a carico del fondo della dirigenza, e di altri 5 incarichi (ex articolo 110 del Tuel comma 2), tra i quali il direttore generale, per altri 600mila euro circa all’anno. Il nuovo sindaco Gaetano Manfredi, nel corso della cerimonia di proclamazione a Palazzo San Giacomo ha sollevato il problema delle nomine esterne, che saranno bloccate fino all'approvazione in consiglio comunale del bilancio consolidato.

Secondo Palazzo San Giacomo la scadenza degli incarichi doveva essere fissata alla fine del mandato del sindaco. “Lo stesso contratto – scrive la Cosfel – stabilisce che la durata si intende prorogata automaticamente fino al termine massimo di durata di 5 anni, qualora la Cosfel debba approvare la programmazione e la proroga dei predetti dirigenti incaricati ai sensi dell’articolo 110 del Tuel”. Ma per la Commissione del Viminale i contratti dei dirigenti esterni non dovevano far riferimento al Testo Unico degli Enti Locali, bensì al Testo Unico del Pubblico Impiego e la loro scadenza quindi non sarebbe legata al mandato del sindaco, come gli incarichi fiduciari, ma al termine di 5 anni dalla stipula del contratto, quindi a dicembre 2021.

Il no del Ministero: "I contratti scadono a dicembre 2021"

Il parere della commissione ministeriale richiama le pronunce della Corte di Cassazione dal 2014 al 2020, la quale “ha sempre escluso qualsiasi collegamento tra la durata del contratto del dirigente e le sorti del Sindaco e delle sue eventuali dimissioni prima della scadenza naturale della consiliatura”.

Non solo. Per il ministero i contratti dei dirigenti esterni stipulati dal Comune di Napoli non farebbero riferimento all’articolo giusto. La Cosfel richiama la sentenza 478 del 13 gennaio 2014 della Corte di Cassazione, sezione Lavoro, nella funzione di nomofiliachia, nella quale si specifica che “in tema di affidamento negli enti locali di incarichi dirigenziali a soggetti esterni all’amministrazione si applica l’articolo 19 del Decreto Legislativo 165 del 2001 – ossia il Testo Unico sul Pubblico Impiego – convertito con modificazioni nella legge 168 del 2005, secondo il quale la durata di tali incarichi non può essere inferiore a 3 anni né eccedere i 5. E non l’articolo 110 comma 3 del Testo Unico degli Enti Locali, che stabilisce che gli incarichi a contratto non possono avere durata superiore al mandato elettivo del sindaco in carica”.

In conclusione, per la Confel, “la durata dei contratti ex articolo 110 del Tuel approvati dalla Cosfel e stipulati dal Comune il 31 dicembre 2016, per un periodo corrispondente al mandato del sindaco, scadranno al termine dei 5 anni dalla loro stipula, a nulla rilevando la data di scadenza del mandato del Sindaco”.

Per il ministero, quindi, non si tratta di incarichi fiduciari, cosiddetti intuitus personae, come quelli degli staffisti, legati al mandato del sindaco. I 37 contratti esterni, quindi, scadranno il 31 dicembre 2021 e il nuovo sindaco Manfredi potrà fare i contratti ex novo. Il nuovo sindaco ha già spiegato, tuttavia, che bisognerà prima approvare il bilancio consolidato in consiglio prima di procedere alle nomine. Considerando che il nuovo consiglio comunale non è stato ancora proclamato a causa dei ricorsi, la prima seduta di insediamento potrebbe tenersi probabilmente a fine ottobre o ai primi di novembre. Mentre la successiva a novembre. I contratti quindi potrebbero arrivare tra dicembre e gennaio.

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