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Crollo cimitero Poggioreale, le bare sospese sono irraggiungibili: operai scavano varco d’emergenza

Le bare della cappella della Resurrezione crollata ieri non sono raggiungibili dai mezzi pesanti. Gli operai stanno creando un corridoio attraverso il Fondo Zevola. In arrivo nuova ordinanza di chiusura del cimitero: sarà più estesa.
A cura di Pierluigi Frattasi
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Foto Fanpage.it
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Le bare sospese nel vuoto dopo il crollo della cappella della Resurrezione al Cimitero di Poggioreale sono irraggiungibili dai mezzi pesanti. Per poterle raggiungere con le autoscale bisogna realizzare un varco di emergenza. È quello che stanno facendo da questa mattina gli operai della Napoli Servizi, su incarico dell'assessore ai Cimiteri Vincenzo Santagada . Gli operatori hanno iniziato a ripulire dalle erbacce, con trattore e tagliasiepi, tutta la zona adiacente al crollo avvenuto ieri, quella della cosiddetta del fondo Zevola. Si tratta di un terreno di proprietà comunale, abbandonato e incolto, che si trova tra il crematorio di via Santa Maria del Pianto e il confine del cimitero monumentale.

In arrivo nuova ordinanza di chiusura del cimitero: sarà più estesa

Attraverso il corridoio potranno poi accedere i mezzi pesanti dei vigili del fuoco e le vetture della Polizia municipale per mettere in sicurezza le bare sospese. Sul posto stamattina sono arrivati anche i vigili del fuoco. I provvedimenti sono ancora in stato di studio, ma è molto probabile che il Comune nelle prossime ore emani una nuova ordinanza di chiusura della zona del cimitero monumentale interessata dal crollo che potrebbe durare diversi giorni. Attualmente l'ordinanza prevede la chiusura solo per oggi. L'assessore Santagada, infatti, stamattina, al termine del vertice con pompieri, prefettura e Asl, al quale ha partecipato anche il sindaco Gaetano Manfredi, ha annunciato che l'area interdetta sarà ampliata.

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La protesta dei familiari dei defunti

Sempre mattina, i parenti dei defunti che avevano sepoltura nella Cappella della Resurrezione, denominata Gesù Risorto 1, hanno organizzato una manifestazione di protesta all'esterno del cimitero monumentale. Con loro anche i parenti dei defunti delle cappelle di San Gioacchino e dei dottori bianchi, crollate il 5 gennaio scorso. Secondo quanto riferito dal Comune di Napoli, non ci sarebbe correlazione tra il crollo di ieri e i lavori della metropolitana. Anche se l'edificio che ha ceduto si trova a poche centinaia di metri in linea d'aria dall'emiciclo di Poggioreale, dove si sta realizzando la stazione del metrò linea 1. Il Comune vorrebbe riaprire prima del 1 novembre il cimitero monumentale.

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