Casavatore, fabbrica chiusa perché pericolosa continua a lavorare e ha i dipendenti a nero

Una fabbrica di lavorazioni di pellame viene chiusa a luglio perché ritenuta pericolosa, ma continua invece a lavorare e con alcuni dipendenti anche a nero. Lo hanno scoperto gli agenti della Polizia Locale di Casavatore, guidati dal Comandante Colonnello Antonio Piricelli, unitamente a personale dell’Esercito Italiano complesso Golf, nell'ambito dei controlli nella Terra dei Fuochi. La fabbrica due mesi fa era stata chiusa, a seguito di controlli che avevano evidenziato gravi carenze in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro.
I controlli della Polizia Locale e dell'Esercito
Quando le forze dell'ordine sono tornate sul posto, però, nelle scorse ore, hanno scoperto che la fabbrica era invece ancora attiva e che 2 dipendenti su 11 erano in servizio a nero. A quel punto sono scattati i sigilli e la fabbrica di circa 800 metri quadrati è stata sequestrata. Polizia Locale ed Esercito erano impegnati in attività di secondo livello afferenti il contrasto del fenomeno legato alla Terra dei Fuochi, nell'ambito della cabina di regia istituita presso la Prefettura di Napoli, presieduta dall’Incaricato di Governo, il Vice Prefetto Ciro Silvestro.
Nel corso delle attività di monitoraggio e controllo del territorio, è stata ispezionata una fabbrica di circa 800 mq adibita a lavorazione di pellame. L’attività era stata chiusa lo scorso luglio con ordinanza per carenze strutturali impiantistiche e documentali. Dagli esiti dell’ispezione, è emerso che l’attività era regolarmente aperta ed in funzione, ed operava in dispregio a quanto previsto dal decreto legislativo in materia di sicurezza sul lavoro per gli impianti elettrici ed i macchinari. Sono stati identificati 11 dipendenti, dei quali due sono risultati essere in servizio a nero. L’attività è stata posta sotto sequestro di polizia giudiziaria ed il titolare è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria.