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Elezioni amministrative Napoli 2021

Come scegliere chi votare alle elezioni a Napoli: i programmi dei candidati sindaco a confronto

Sette candidati sindaco concorreranno per conquistare la poltrona di primo cittadino di Napoli nel quinquennio 2021-2026. Ma quali sono i loro programmi elettorali, i loro punti di forza e di debolezza? Fanpage.it ha analizzato coalizioni, dichiarazioni e prospettive delle aspiranti fasce tricolori.
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«Però, quando uno ha paura, invece di fare il sindaco è meglio che faccia un altro mestiere»: così Giovannino Guareschi fa dire a Don Camillo che si rivolge al suo eterno rivale-amico, il sindaco Peppone.

In effetti a Napoli il coraggio ci vuole, eccome, per fare il sindaco: questo «paradiso abitato da diavoli», per usare la definizione crociana che resta valida ancor oggi, ha potenziale pressoché illimitato ma anche problemi cronici e pratici di gestione della quotidianità che la rendono difficile da governare. Ne sanno qualcosa i precedenti sindaci, basterebbe leggere le memorie di uno di loro, Maurizio Valenzi ("Confesso che mi sono divertito", Pironti editore) per rendersene conto.

I cinque grandi problemi di Napoli

I problemi di Napoli sono sostanzialmente cinque: presenza della criminalità (micro e organizzata); servizi erogati al cittadino assenti o di scarsissima qualità (scuole, raccolta dei rifiuti, graduatorie per case, locali commerciali, fondi alle micro imprese, sviluppo); trasformazione urbana incoerente in centro e assente o speculativa nelle grandi periferie urbane (Bagnoli, Napoli Est ma anche l'area centro storico Unesco); mancanza di soldi nelle casse comunali per la spesa corrente, causa scarsa o assente riscossione delle imposte comunali (tassa occupazione suolo, tassa rifiuti, bolletta dell'acqua) e infine zero manutenzione in vari ambiti (case popolari, verde pubblico, strade e piazze, illuminazione).

Cosa dicono i candidati a sindaco

I candidati a sindaco di Napoli per queste Elezioni Amministrative del 3 e 4 ottobre sono in tutto sette. Quattro di questi per il numero di liste, per la notorietà e per il loro peso politico potrebbero teoricamente diventare sindaco o quanto meno andare al ballottaggio: Antonio Bassolino, Alessandra Clemente, Gaetano Manfredi, Catello Maresca. Tutti sono convinti di avere la "ricetta" per governare la città al meglio. Vediamo punto quali sono gli elementi di forza e di debolezza di aspiranti sindaci e loro coalizioni.

Gaetano Manfredi

Punti di forza della candidatura di Gaetano Manfredi

  • Gaetano Manfredi come primo atto addirittura propedeutico alla sua candidatura ha chiesto alle forze politiche che lo sostengono (e che attualmente sostengono anche il governo nazionale guidato da Mario Draghi) un "patto per Napoli" che prevede l'utilizzo rapido, pieno e completo dei fondi in arrivo per il Pnrr, il piano nazionale di resilienza post-Covid.
  • Per indole moderata, pacata, riflessiva, lo abbiamo capito durante questa campagna, Gaetano Manfredi è inclusivo. A differenza dell'ormai ex sindaco Luigi De Magistris, avrà rapporti non conflittuali (o almeno non sempre) con il governo nazionale cui potrà chiedere interventi per la città. Idem con la Regione Campania oggi guidata da Vincenzo De Luca.
  • Manfredi non ha "mire" nazionali: nessuna costituzione di partito né necessità di creare una  classe dirigente per arrivare a Roma a differenza di chi lo ha preceduto.

Punti di debolezza della candidatura di Gaetano Manfredi

  • Manfredi ha una coalizione molto ampia, 13 liste: l'area De Luca e l'area M5S non si parlano , sono agli antipodi. Non si sa come pensi di farle dialogare.
  • Il rischio è che il suo ruolo di sindaco sia eterodiretto dalla Regione Campania nella figura di Vincenzo De Luca e che le scelte su giunta e delibere arrivino da Palazzo Santa Lucia.
  • Ha rifiutato tutti i confronti con gli altri candidati a sindaco: non sappiamo sotto stress come reagisce. E Napoli è la città dello stress per eccellenza.

Antonio Bassolino

Punti di forza della candidatura di Antonio Bassolino

  • Antonio Bassolino è innegabilmente stato il miglior sindaco di Napoli da quando c'è l'elezione diretta del primo cittadino. Orgoglio da cittadino, G7, "Napoli dei monumenti", la metropolitana: tutte iniziative nate sotto la sua consiliatura negli anni Novanta. È un buon precedente e molti lo ricordano.
  • Bassolino sicuramente ha la caratura politica per alzare il telefono e parlare con Palazzo Chigi senza problemi. È considerato autorevole anche dai suoi avversari di centrodestra. Napoli non sarebbe isolata con lui a Palazzo San Giacomo.
  • La ‘caduta' degli anni passati dopo la doppia legislatura in Regione Campania ha smussato un carattere politico che negli ultimi anni era diventato troppo accentratore. Sua la decisione di avere come capolista una delle aspiranti consigliere più giovani di questa Elezione. La sua squadra di governo sarebbe inclusiva e non ci sarebbe il rischio di farla decidere ad altri (De Luca, tanto per intenderci) visto che si muove da indipendente.

Punti di debolezza della candidatura di Antonio Bassolino

  • L'ultima fase della sua attività in Regione Campania fu caratterizzata dalla crisi nella raccolta e nello smaltimento dei rifiuti. Antonio Bassolino è stato assolto, archiviato o prosciolto in tutte le inchieste giudiziarie nelle quali è stato coinvolto. Tuttavia dopo tanti anni dal punto di vista esclusivamente d'immagine quella storia pesa ancora nella mente di una parte dei napoletani.
  • Bassolino ha puntato tutto sulla sua figura, non sappiamo nulla al momento della sua eventuale squadra di governo per la città.
  • L'apertura dell'ex dirigente del Partito Comunista Bassolino ad una parte della vecchia destra napoletana ex missina non è affatto piaciuta a sinistra. Anche se il suo motto è stato sempre «sindaco di tutti, per Napoli».

Catello Maresca

Punti di forza della candidatura di Catello Maresca

  • Catello Maresca è un magistrato. Un pubblico ministero anti-camorra (noto per aver condotto le indagini che hanno portato alla cattura del boss dei Casalesi Michele Zagaria). In una città che sul fronte della legalità fa poco, anche col Corpo dei Vigili Urbani, potrebbe essere un grande impulso avere un magistrato alla guida.
  • Una parte della città giudica incoerente la vasta coalizione a sostegno di Gaetano Manfredi, suo principale avversario: dai 5 Stelle ai deluchiani, personaggi agli antipodi e dalle idee e dai progetti inconciliabili. Maresca ha tutto sommato una coalizione di centrodestra coerente a suo sostegno.
  • È l'unico che, pur litigando coi partiti a suo sostegno è riuscito inizialmente a imporre il carattere ‘civico' della sua candidatura alle Amministrative di Napoli. Fa ipotizzare che non sarebbe ostaggio dei partiti una volta arrivato a Palazzo San Giacomo.

Punti di debolezza della candidatura di Catello Maresca

  • Le liste: causa esclusione di ben tre liste, la candidatura di Maresca si è fortemente indebolita in termini di portata di consenso.
  • I dissidi interni con Fratelli d'Italia (che avrebbe voluto un altro candidato) e in parte con la Lega (per non fargli mettere il logo sulla lista, poi esclusa dal Tar) hanno determinato una sfiducia nella base elettorale con cui Maresca farà i conti allo spoglio.

Alessandra Clemente

Punti di forza della candidatura di Alessandra Clemente

  • Alessandra Clemente è la più giovane tra i quattro principali candidati a sindaco di Napoli (quelli che secondo gli ultimi sondaggi elettorali hanno chance di vincere). Dalla sua ha sicuramente l'entusiasmo e la squadra di giovanissime e giovanissimi che potrebbe portare a Palazzo San Giacomo. Ed è quella che ha indicato più chiaramente le sue future azioni di governo nel programma elettorale.
  • È continuità con la giunta uscente guidata da Luigi De Magistris. A Napoli c'è chi ha giudicato tutto sommato quello uscente un buon sindaco che ha portato avanti una buona azione di governo della città.
  • Amatissima dal mondo della movida (baretti, ristoranti, attività ricreative) e da quello del turismo (b&b eccetera) entrambi in fortissima ascesa in questi anni, ha una interlocuzione privilegiata e operativa con mondi che offrono lavoro e reggono l'economia partenopea di oggi.

Punti di debolezza della candidatura di Alessandra Clemente

  • La ‘benedizione' di De Magistris rappresenta sicuramente un peso per chi ha giudicato fallimentare la sua esperienza di governo (Clemente è stata assessora per molti anni).
  • Non ha spiegato come sarebbe in autonomia dal sindaco uscente se venisse eletta primo cittadino.
  • Essendo stata assessora di De Magistris, sindaco arrembante ma pressoché isolato non è riuscita a sviluppare rapporti virtuosi coi governi che si sono via via succeduti in questi anni.

I candidati Brambilla, Solombrino, Moscarella

Ci sono a Napoli altri tre candidati sindaco minori, assolutamente outsider e diversissimi l'uno dall'altro. Uno è l'ex Cinque Stelle e consigliere comunale uscente Matteo Brambilla, candidatosi in aperto dissenso col nuovo gruppo dirigente guidato da Giuseppe Conte e la decisione di candidare Manfredi.

L'altra è Rosa Solombrino, candidata nella lista identitaria Movimento 24 Agosto Equità Territoriale. Infine, Giovanni Moscarella, biologo e noto ai più per essere un convinto no-vax del Covid.

I programmi elettorali dei candidati a sindaco di Napoli

Tutti i candidati sindaco hanno presentato il loro programma elettorale. Eccoli in sintesi.

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