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Campi Flegrei

Bradisismo Campi Flegrei, finte voragini, quartieri senz’acqua e gas e scuole evacuate nell’esercitazione del 22 aprile

L’esercitazione partirà alle 8,30 del mattino e finirà attorno alle ore 14,00. Saranno simulate voragini in strada post-terremoto con interruzione di acqua e gas nelle case e evacuazioni di scuole.
A cura di Pierluigi Frattasi
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La prima esercitazione per il rischio bradisismo ai Campi Flegrei si terrà lunedì 22 aprile 2024. Saranno simulati alcuni scenari di rischio, come l’apertura di una voragine in strada dopo un terremoto, con l’interruzione delle forniture di acqua e gas, le verifiche di staticità su alcuni palazzi a seguito di finti crolli di calcinacci e cornicioni e sarà messa in atto l’evacuazione di quattro scuole a Napoli, Pozzuoli e Bacoli.

La prima esercitazione sul bradisismo il 22 aprile 2024

Questa prima esercitazione di protezione civile del 22 aprile 2024 simulerà gli scenari 1 e 2 del piano per il rischio bradisismico e sarà molto circoscritta e a basso impatto visivo sulla popolazione. Gli operatori, infatti, saranno poco visibili in strada. Quasi tutto si svolgerà all’interno delle sale decisionali allestite in Prefettura e in Regione Campania. Sarà, appunto, una esercitazione per “posti di comando”, per testare l’efficienza della macchina organizzativa in caso di emergenza, provando sul campo le procedure introdotte dalla pianificazione speditiva sul bradisismo ai Campi Flegrei.

Seguiranno altre due esercitazioni il 30 e 31 maggio che simuleranno lo scenario 3, con possibile parziale evacuazione della popolazione, e una quarta esercitazione a grande scala a ottobre per il rischio eruzione vulcanica.

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Il piano bradisismo prevede 3 scenari di rischio

Il piano bradisismo non ha fasi di allerta – a differenza del rischio vulcanico – ma prevede 3 scenari di rischio:

Lo scenario 1 si riferisce a una situazione in cui la sismicità produce danni limitati e localizzati in piccole porzioni di territorio della zona d'intervento, come il crollo di qualche cornicione. Ad agire in questa fase sono Comuni e Regione in raccordo con il livello nazionale.

Lo scenario 2 prevede danneggiamenti più severi in porzioni più ampie di territorio, come il crollo di calcinacci in più zone e problemi ai sistemi dei sottoservizi, come acquedotto, fognature, reti elettriche e del gas. In questo scenario, la risposta operativa prevede il coinvolgimento del livello nazionale con il coordinamento affidato al Comitato Operativo della protezione civile e la successiva eventuale attivazione della DiComaC, la Direzione Comando e Controllo, nonché una possibile mobilitazione del Sistema Nazionale di Protezione Civile.

Lo scenario 3, invece, prevede la mobilitazione nazionale del sistema di Protezione Civile e precede la dichiarazione dell’eventuale stato di emergenza. È possibile anche l’evacuazione di parte della popolazione nella “zona di intervento ristretta", di colore viola nella nuova mappa del bradisismo, che coinvolge Napoli e Pozzuoli, quella dove è maggiore l’innalzamento del suolo.

Quali scenari di rischio saranno simulati il 22 aprile

L'esercitazione di lunedì 22 aprile 2024 testerà gli scenari 1 e 2. Per questo, il test riguarda solo i "posti di comando". Non coinvolgerà la popolazione, ma solo i soggetti istituzionali preposti: i Comuni di Napoli, Bacoli, Pozzuoli, Quarto, Marano, Monte di Procida, Giugliano in Campania, la Prefettura di Napoli, la Regione Campania, la Città Metropolitana di Napoli, l'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia – Osservatorio Vesuviano e il Dipartimento di Protezione Civile.

La Regione Campania provvederà ad allestire la Sala Operativa (Soru) e la Sala Emercom come si farebbe davvero in caso di necessità, con l'attivazione di tutte le funzioni coinvolte: coordinamento e raccordo con i Coc (Centri Operativi Comunali), assistenza alla popolazione, volontariato, censimento del danno, logistica, comunicazione alla popolazione e alla stampa.

Scuole evacuate e finte voragini in strada

L’esercitazione partirà alle 8,30 del mattino e dovrebbe concludersi attorno alle ore 14,00. Saranno svolte prove di evacuazione in quattro scuole:

  • l’istituto Madonna Assunta a Bagnoli nel comune di Napoli,
  • l’istituto Paolo di Tarso nel comune di Bacoli,
  • le scuole San Giuseppe e Giacinto Diano nel comune di Pozzuoli.

Il personale scolastico e gli studenti saranno portati nel punto di raccolta previsto nel piano di emergenza dell’Istituto e, una volta completate le simulazioni delle verifiche tecniche e le valutazioni dell’eventuale danno all'edificio, riprenderanno le normali attività.

Nel caso di Napoli, i bimbi saranno portati in un’area esterna circoscritta. Qui arriveranno i tecnici comunali per simulare la verifica di un eventuale danno. Al termine delle verifiche, che nella simulazione non dovrebbero accertare danni, gli operatori faranno rientrare gli studenti in classe.

A Bacoli si simulerà una voragine in strada con interruzione di acqua e gas in un rione. Un episodio simile a una normale fuga di gas. Si evacueranno alcuni appartamenti per un paio di ore e, dopo le verifiche strutturali, si faranno rientrare gli abitanti.

Quando scatta il piano bradisismico di Protezione Civile

In questi mesi di ripresa del bradisismo si è assistito a diversi sciami sismici ai Campi Flegrei. Ma concretamente cosa fa scattare il piano di Protezione Civile? Il piano non dipende dalla magnitudo del terremoto, ma dalla segnalazione di danni. Lo scenario, a quanto apprende Fanpage.it da fonti istituzionali, è quello di sciami sismici con scosse importanti come quelli di settembre e ottobre 2023 (in entrambi i casi si sono avute magnitudo superiore a 4.0) ma con frequenze maggiori, che possano portare, appunto, a piccoli crolli e distacchi, al momento condizioni non verificatesi.

In questo caso, la Protezione Civile comunale può prevedere l’allontanamento provvisorio di alcune famiglie dalle case per verificare le condizioni dello stabile. Se i crolli si verificano in più punti potrebbe essere necessario l’intervento della Regione o del Dipartimento nazionale di Protezione Civile.

Le esercitazioni del 30 e 31 maggio 2024

All'esercitazione di lunedì farà seguito un ulteriore test sempre nell'ambito delle procedure previste dalla Pianificazione bradisismica: si terrà il 30 e 31 maggio prossimo e servirà a verificare le azioni operative relative al terzo scenario quello in cui si assume che le deformazioni del suolo subiscano un incremento nel sollevamento.

In questo caso ci sarà anche l’evacuazione, con la partecipazione volontaria della popolazione. Questo scenario prevede che la Regione Campania o il Comune possano decidere di evacuare parte dei cittadini e portarla negli alberghi, identificati dalla Regione in base agli accordi con Federalberghi. Lo scenario prevede il rientro nelle abitazioni al termine delle ristrutturazioni e messe in sicurezza.

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