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Bimbo di 9 mesi in coma, il papà: “Forse colpito da emorragia spontanea”. E chiede l’affidamento del fratellino

Il bimbo ricoverato al Santobono operato due volte. Il padre: “Non riesco a credere ai maltrattamenti. Secondo i medici, l’emorragia cerebrale potrebbe essere spontanea”
A cura di Pierluigi Frattasi
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Immagine di repertorio
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È ancora ricoverato in rianimazione in gravi condizioni il bimbo di 9 mesi di Vibonati, arrivato all'ospedale Santobono di Napoli venerdì 6 giugno con varie fratture. Il bambino era stato inizialmente portato dalla madre e dal compagno all'ospedale di Sapri, nel Salernitano, per poi essere trasferito d'urgenza in elicottero all'ospedale pediatrico napoletano. Qui è stato sottoposto a due interventi chirurgici al cervello per un grave edema cerebrale, mentre sul suo corpo sarebbero state trovate tracce di fratture pregresse al femore e alle costole. Le sue condizioni sono stabili, ma gravi, come detto.

Sulla vicenda è aperta una indagine contro ignoti della Procura della Repubblica di Lagonegro, delegata ai carabinieri della compagnia di Sapri, che negli scorsi giorni ha interrogato la mamma, il suo attuale compagno e altri parenti. Il Tribunale per i Minorenni di Potenza ha emesso un provvedimento cautelare di sospensione temporanea della responsabilità genitoriale per la mamma e disposto il divieto di avvicinamento, sia per il piccolo di 9 mesi, che per il suo fratellino di 4 anni, attualmente ospitato in una struttura protetta, al fine di salvaguardare entrambi i figli della donna.

Il padre del bimbo chiede l'affidamento del fratellino

Il padre biologico del bimbo, assistito dall'avvocato Franco Maldonato, "non riesce a credere che possa esserci stata una condotta maltrattante della sua ex compagna nei confronti del bambino e non intende puntare l'indice nei confronti di alcuno", ha spiegato il legale all'Ansa. Ma il genitore ha chiesto anche che sulla vicenda sia fatta piena luce, in particolare sulle fratture pregresse ritrovate sul corpo del bimbo.

Il piccolo di 9 mesi e il fratellino vivono da alcuni mesi con la mamma e il compagno, in una villetta a Villammare, nel Comune di Vibonati. È stata proprio la coppia a portare il bimbo in ospedale a Sapri. Il padre biologico, come spiega l'avvocato, "al momento in cui gli investigatori fanno risalire l'origine delle lesioni, era in altro luogo rispetto a quelli quel giorno frequentati dal piccolo, come emerge anzitutto dalle dichiarazioni rese ai carabinieri dalla madre dei suoi bambini, che ha avvisato il padre del malessere del bambino quando si trovava già al pronto soccorso".

"Il bimbo forse colpito da emorragia spontanea"

Ma non finisce qui. Secondo il legale che assiste il padre biologico del bimbo, l'emorragia cerebrale che ha colpito il piccolo, potrebbe essere di natura spontanea. "Prendiamo atto – dice Maldonato – per onestà intellettuale, che in relazione all'emorragia cerebrale i sanitari del Santobono hanno ipotizzato un evento spontaneo, che escluderebbe un trauma esterno, diretto o indiretto. E questa diagnosi ben si accorderebbe con l'assenza di contusioni ed ematomi in corrispondenza della regione fronto-parietale del cranio e con la diagnosi del pediatra di fiducia della famiglia, secondo cui il piccolo sarebbe venuto al mondo con un edema cerebrale poi involuto verso una ischemia. Tuttavia – conclude Maldonato – rimangono allo stato inspiegabili le fratture pregresse al femore e alle costole, per le quali sarà necessario acquisire un accertamento più approfondito medico-legale, al fine di individuarne le cause".

Chiesto l'affidamento del fratellino di 4 anni

Infine, in merito al provvedimento del Tribunale per i Minorenni di Potenza che ha sospeso temporaneamente la responsabilità genitoriale per la madre, il padre, tramite il suo legale, chiederà una revisione del provvedimento, nel senso di consentire al piccolo di lasciare la struttura e di essere affidato al padre e ai nonni, che potranno "continuare a garantire la cura, l'affetto e l'attenzione necessari per un bimbo di 4 anni".

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