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Bagnoli, il Comune restituisce 40 milioni per le bonifiche al Commissario: mai usati in 10 anni

Il Comune di Napoli restituisce oltre 40 milioni di euro al Commissario di Governo per le bonifiche di Bagnoli-Coroglio mai fatte. È quanto rimane dei 50 milioni del Ministero dell’Ambiente per il risanamento dell’ex area Italsider trasferiti al Municipio nel 2011. In 10 anni non sono mai stati usati. Il Commissario a maggio ha diffidato il Comune, minacciando di ricorrere in Tribunale.
A cura di Pierluigi Frattasi
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Il Comune di Napoli restituisce oltre 40 milioni di euro al Commissario di Governo per le bonifiche di Bagnoli-Coroglio mai fatte. È quanto rimane dei 50 milioni del Ministero dell'Ambiente per il risanamento dell'ex area Italsider trasferiti al Municipio nel 2011. In 10 anni non sono mai stati usati. Il Commissario del Governo per la bonifica ambientale e rigenerazione urbana del Sin di Bagnoli-Coroglio li ha richiesti lo scorso 25 maggio, diffidando il Comune a trasferire tutte le risorse non utilizzate entro il 31 dicembre 2020, quando è scaduto l'Accordo di Programma stipulato nel 2015 tra Comune e ministero dell'Ambiente, durante il Governo Renzi. Il commissario, infatti, ha minacciato in caso contrario di adire le vie legali. Il tema era stato oggetto anche dell'analisi della Corte dei Conti nel 2020.

Bonifiche bloccate in 10 anni

Le bonifiche in tutti questi anni hanno subito grossi ritardi, sia per i contenziosi e poi anche perché i suoli erano stati sequestrati dalla magistratura. Il tesoretto, quindi, in tutti questi anni è rimasto nelle casse del Comune, mai usato per le bonifiche. Ma dove prenderà il Comune i 40 milioni? Visto che non ha ancora approvato il rendiconto 2020 e il bilancio di previsione 2021, che sono stati prorogati al 31 luglio prossimo, Palazzo San Giacomo si trova al momento in esercizio provvisorio e può utilizzare quindi i fondi dell'avanzo vincolato.

I 40 milioni presi dai fondi vincolati

I 40,8 milioni delle mancate bonifiche, quindi – assieme ad un'altra decina di milioni per vari interventi – saranno presi dai 625 milioni vincolati dell'anno scorso, risorse emerse dal pre-consuntivo approvato il 3 giugno scorso, che si è chiuso con un disavanzo di 2,5 miliardi. A questi ultimi poi si aggiungono altri 4,4 miliardi di fondi accantonati come riserve per coprire eventuali spese. È questa la linea tracciata dalla Delibera di giunta 271 del 22 giugno scorso. Quando si tratterà di chiudere il bilancio vero e proprio a fine mese, quindi, bisognerà fare i conti. La quota di disavanzo annuale da recuperare nell'ambito del pre-dissesto a Napoli per il 2021 era di 139 milioni. A cui si aggiungeranno altri 74 milioni non recuperati l'anno scorso. E ancora altri 50 milioni di avanzo vincolato utilizzati in questi mesi, tra i quali i 40 delle bonifiche di Bagnoli mai fatte.

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