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Elezioni Regionali 2025

Alle Regionali in Campania ci sono 4 impresentabili per l’Antimafia: tre nelle liste per Cirielli uno sostiene Fico

Sono quattro i candidati alle Regionali in Campania giudicati “impresentabili” dalla Commissione Antimafia.
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Sono quattro i candidati alle Regionali in Campania giudicati "impresentabili" dalla Commissione Antimafia, perché in violazione del codice di autoregolamentazione. Lo ha annunciato la presidente della commissione Chiara Colosimo durante la seduta odierna, rendendo noti gli esiti delle verifiche sui profili dei candidati.

I nomi segnalati sono quelli di Davide Cesarini (lista Democrazia Cristiana con Rotondi, Centro per la Libertà), Luigi Pergamo (Pensionati Consumatori , Cirielli Presidente), Maria Grazia Di Scala (Casa Riformista per la Campania) e Pierpaolo Capri (Unione di Centro). Dunque ce ne sono tre nelle liste che sostengono Edmondo Cirielli e uno in una lista che sostiene Roberto Fico.

Che significa esattamente "impresentabile"? Anzitutto non è un termine giuridico ma squisitamente politico. Scaturisce da un protocollo di autoregole che i partiti si sono dati per evitare di candidare persone con procedimenti penali gravi. In pratica la Commissione parlamentare Antimafia esamina tutti i candidati alle elezioni su segnalazione del Viminale e della magistratura.

I nomi vengono confrontati con il Codice di autoregolamentazione. Di che si tratta? È un documento approvato nel 2014 e aggiornato nel 2019, che stabilisce che non sono “presentabili” coloro che: sono condannati in via definitiva, anche per reati non legati alla mafia; sono rinviati a giudizio o indagati per reati gravi (corruzione, voto di scambio, traffico di rifiuti, associazione mafiosa, violenza sessuale, ecc.); sono sottoposti a misure cautelari o di prevenzione antimafia.

Antimafia non può escludere nessuno ma si limita a rendere pubblici i nomi dei candidati che non rispettano il codice, invitando i partiti a ritirarli o a prenderne le distanze. La decisione finale resta dunque comunque politica.

Le motivazioni dei quattro impresentabili in Campania

Ma come si arriva a questa lista di quattro impresentabili in Campania?  Per Davide Cesarini «risulta sentenza della Corte d'appello di Ancona del 27 marzo 2023 divenuta irrevocabile il 31 gennaio 2024, di condanna ad 1 anno e 6 mesi di reclusione per il reato di bancarotta fraudolenta – ha spiegato Colosimo – A carico del medesimo candidato il Gip presso il Tribunale di Macerata ha emesso, in data 3 luglio 2024, il decreto che dispone il giudizio per il reato di riciclaggio. Il procedimento è attualmente pendente in fase dibattimentale innanzi al Tribunale di Macerata con prossima udienza fissata il 10 febbraio 2026».

Per quanto riguarda Luigi Pergamo, «il Gip presso il Tribunale di Firenze ha disposto il rinvio a giudizio, in data 3 giugno 2025, per i reati, tra gli altri, di autoriciclaggio; trasferimento fraudolento di valori; intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro. Il procedimento è pendente in fase dibattimentale presso il Tribunale di Firenze con udienza fissata al 23 gennaio 2026» ha aggiunto Colosimo.

Per Maria Grazia Di Scala, ha spiegato la presidente della Commissione parlamentare Antimafia, «il Gup presso il Tribunale di Napoli ha disposto, in data 5 aprile 2016, il rinvio a giudizio per il reato di tentata concussione e Il procedimento è attualmente pendente in fase dibattimentale innanzi al Tribunale di Napoli con prossima udienza fissata al 14 gennaio 2026». Quanto a Pierpaolo Capri, «il Gip presso il Tribunale di Salerno ha disposto, in data 13 marzo 2023, il rinvio a giudizio per il reato di riciclaggio. Il procedimento è attualmente pendente in fase dibattimentale innanzi al Tribunale di Salerno con prossima udienza fissata al 21 novembre 2025».

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