video suggerito
video suggerito
Voghera, l'assessore leghista Massimo Adriatici spara e uccide un uomo

Si apre il nuovo processo per Massimo Adriatici, ora accusato di omicidio: cosa succederà oggi in aula

Oggi, 11 settembre 2025, al Tribunale di Pavia va in scena l’udienza preliminare a carico di Massimo Adriatici. L’ex assessore leghista di Voghera è accusato dell’omicidio volontario di Younes El Boussettaoui. Il primo processo si era concluso con il rinvio degli atti in Procura, in quanto l’accusa di eccesso colposo di legittima difesa era stato considerato non adeguato alla ricostruzione dei fatti.
A cura di Enrico Spaccini
4 CONDIVISIONI
Massimo Adriatici e Younes El Boussettaoui
Massimo Adriatici e Younes El Boussettaoui

Si apre questa mattina, giovedì 11 settembre, il nuovo processo a carico di Massimo Adriatici presso il Tribunale di Pavia. La Procura lo accusa di omicidio volontario per la morte di Younes El Boussettaoui, il 39enne ucciso la sera del 20 luglio 2021 con un colpo di pistola esploso proprio dall'ex assessore-sceriffo leghista di Voghera. Davanti al giudice dell'udienza preliminare Luigi Riganti, in caso di rinvio a giudizio i difensori dell'imputato valuteranno se chiedere il rito abbreviato, mentre gli avvocati che rappresentano i familiari della vittima si costituiranno parti civili al processo.

Le prime indagini sulla morte di El Boussettaoui

Le indagini su quanto accaduto il 20 luglio 2021 erano state coordinate dal pm Roberto Valli. Adriatici al tempo era assessore alla Sicurezza nel Comune di Voghera. Quella sera di quattro anni fa, l'allora 47enne Adriatici aveva avuto una colluttazione con El Boussettaoui davanti a un bar in piazza Meardi.

Il 39enne era senza fissa dimora ed era conosciuto in zona per i suoi problemi psicologici. In seguito a uno schiaffo, l'assessore era caduto e, mentre finiva sul marciapiede, ha esploso un colpo con la sua Beretta calibro 22 uccidendo El Boussettaoui. In base a questa ricostruzione, il pm Valli aveva chiesto il rinvio a giudizio per l'assessore con l'accusa di eccesso colposo di legittima difesa.

Le nuove contestazioni della Procura all'ex assessore Adriatici

Durante il processo di primo grado, però, sarebbe emersa una ricostruzione diversa che, per la giudice Valentina Nevoso, non era compatibile con l'ipotesi di reato formulata dal procuratore. Ad esempio, le telecamere di sorveglianza della zona avrebbero ripreso Adriatici camminare dietro la vittima poco prima dello sparo: "un servizio di ronda armata e di pedinamento" che l'ormai ex assessore avrebbe svolto "indebitamente" nei confronti di un "cittadino già oggetto di segnalazioni".

Inoltre, la pistola che ha ucciso El Boussettaoui aveva "il colpo in canna" ed era stata "caricata con proiettili a punta cava, utilizzabili in poligono e non per difesa personale". Considerando questi aspetti, la giudice Nevoso lo scorso 6 novembre aveva rinviato gli atti in Procura. Valli, che aveva chiesto per Adriatici una condanna a 3 anni e 6 mesi, ha lasciato il fascicolo, ora nelle mani del pm Stefano Civardi e del procuratore Fabio Napoleone. I due magistrati hanno chiesto il processo per omicidio volontario, senza però contestare alcuna aggravante.

Cosa succederà nell'udienza preliminare

L'11 settembre presso il Tribunale di Pavia si svolgerà l'udienza preliminare per il nuovo processo ad Adriatici. Se il giudice Riganti dovesse accogliere la richiesta di rinvio a giudizio formulata dalla Procura, gli avvocati Luca Gastini e Carlo Alleva che difendono l'ex assessore valuteranno se richiedere il rito abbreviato. Questo, che potrà essere concesso proprio per la mancanza di aggravanti, porterebbe a uno sconto pari a un terzo all'eventuale pena.

I familiari di El Boussettaoui, invece, chiederanno di potersi costituire parti civili al processo. I genitori, i fratelli e le sorelle del 39enne sono rappresentati dagli avvocati Marco Romagnoli e Debora Piazza.

4 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views