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Seregno, 15enne in coma etilico dopo aver bevuto vodka: denunciato il titolare di un minimarket

Una ragazzina di 15 anni è finita in coma etilico dopo aver bevuto una bottiglia di vodka. A distanza di un mese è scattata la denuncia per un negoziante che ha venduto l’alcol alla giovane: si tratta del proprietario di un minimarket di Seregno. L’uomo era stato già stato sanzionato alcuni giorni prima perché era stato sorpreso a vendere alcolici a ragazzi senza chiedere documenti per accertare la maggiore età.
A cura di Giorgia Venturini
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Troppo alcol per una ragazzina di 15 anni finita in coma etilico dopo aver bevuto una bottiglia di vodka. A distanza di un mese è scattata la denuncia per il negoziante che ha venduto l'alcol alla giovane: non è la prima volta che l'uomo, un 36enne bengalese titolare di un minimarket di Seregno, in provincia di Monza, aveva venduto super alcolici a dei minori senza chiedere prima i documenti d'identità.

A denunciare il commerciante anche la madre della ragazzina

La serata all'insegna del troppo alcol risale allo scorso 3 ottobre: la giovane residente a Carate Brianza stava trascorrendo una serata in compagnia della amiche quando si è procurata una grave intossicazione alcolica che l'ha costretta ad essere ricoverata in ospedale al limite del coma etilicolo. Una volta allertati i genitori, la madre ha sporto denuncia nei confronti del titolare del piccolo negozio. Ieri è scattata anche la denuncia in stato di libertà da parte dei carabinieri della Compagnia di Seregno.

Il titolare del minimarket era già stato denunciato

Il titolare è risultato recidivo: lo scorso 24 ottobre era finito sotto i controlli dei carabinieri che si erano insospettiti di un gruppo di ragazzi con in mano della bottiglie di alcol transitare proprio nella zona del minimarket. A questo punto mentre altri ragazzi stavano entrando nel negozio, un militare in borghese ha fatto finta di comprare una coca cola. Così ha potuto accertarsi che il commerciante vendeva tranquillamente ai giovani alcol senza chiedere documenti d'identità: il 36enne aveva accettato 35 euro in contanti e aveva dato ai minori 2 bottiglie di Vodka e alcune bibite. Una volta fermati i giovani sono tutti risultati minorenni. Ma c'è di più: durante il controllo nel minimarket è entrato un altro giovane. Il titolare, che a questo punto sapeva della presenza dei carabinieri, ha chiesto al cliente i documenti. Questo, capendo cosa stava succedendo, ha cercato di uscire il prima possibile dal locale: fermato subito dai militari, in suo possesso sono stati trovati quattro confezioni in cellophane di cocaina. E ben 600 euro in contanti: i carabinieri hanno capito subito che poteva trattarsi di proventi ottenuti dallo spaccio.

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