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Ragazzo rapito, denudato e rapinato del cellulare: “Se vuoi tornare a casa fai così”. Due arresti

Due persone sono state arrestate dai carabinieri a San Donato Milanese, alle porte del capoluogo lombardo. Sono accusate di aver sequestrato un ragazzo di 21 anni, che fu poi costretto a denudarsi e venne rapinato dei vestiti e del cellulare. Si sarebbe trattata di una “vendetta” per una lite tra il 21enne e la sorella di uno degli arrestati.
A cura di Francesco Loiacono
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(Immagine di repertorio)
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Due persone sono state arrestate questa mattina dai carabinieri della Compagnia di San Donato Milanese, alle porte di Milano. I due, un 35enne e un 29enne, entrambi pregiudicati e residenti nella cittadina dell'hinterland, sono accusati di sequestro di persona, rapina aggravata, detenzione di arma da sparo e lesioni personali. La vicenda che li riguarda risale alla notte tra il 29 e il 30 maggio dello scorso anno: in quella circostanza i due avrebbero sequestrato un ragazzo di 21 anni e, dopo averlo colpito ripetutamente col calcio di una pistola utilizzata per intimorirlo, lo avrebbero portato in un luogo in aperta campagna. Lì lo avrebbero costretto a spogliarsi nudo e lo avrebbero rapinato dei vestiti e del suo smartphone, minacciandolo: "Ora paghi tu per tutti, se vuoi tornare a casa devi fare quello che ti dico io", avrebbe detto uno dei due arrestati.

A scatenare la violenza, una discussione tra la vittima e la sorella di uno degli arrestati

A scatenare la reazione dei due sarebbe stato uno screzio tra il 21enne la sorella di uno dei due arrestati, avvenuto davanti al bar di piazza Bobbio, a San Donato. Il 21enne era in compagnia di alcuni amici: dopo la discussione, sorta per futili motivi, si era incamminato assieme al resto del gruppo, ma all'incrocio tra via Emilia e via De Gasperi sarebbe stato raggiunto da un'auto con dentro i due arrestati. Il 35enne e il 29enne avrebbero sparato tre colpi di pistola in aria a scopo intimidatorio e avrebbero picchiato un altro ragazzo del gruppo, un 23enne. Poi avrebbero costretto il 21enne a salire sulla loro auto per portare avanti una sorta di "vendetta".

Trovate tracce degli spari sui vestiti degli arrestati

Le indagini sull'accaduto, coordinate dalla Procura di Milano, sono state condotte dalla sezione operativa dei carabinieri di San Donato con l'ausilio anche dei Ris di Parma. L'analisi delle immagini di videosorveglianza, gli accertamenti su tre bossoli trovati nel luogo del sequestro di persona e l'analisi dei vestiti indossati dai due arrestati al momento dei fatti hanno convinto il giudice per le indagini preliminari di Milano a firmare un'ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti dei due, che si trovano adesso a San Vittore. Lo scorso maggio i due erano stati solamente denunciati, ma non avendoli trovati sul posto non si era potuto procedere all'arresto in flagranza. L'analisi dei vestiti indossati dai sequestratori la notte tra il 29 e il 30 maggio 2020 ha però fatto emergere la presenza di particelle di bario e antimonio, segno dell'esplosione di colpi d'arma da fuoco, nonché di tracce di sangue appartenenti alla vittima.

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