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Ragazza incinta scambiata per una borseggiatrice in metro: “Mi hanno urlato contro, mi sono vergognata”

Micol è una content creator che, alcuni giorni fa, in metro a Milano è stata scambiata per una borseggiatrice. A Fanpage.it ha raccontato quel terribile episodio.
A cura di Ilaria Quattrone
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Micol è una content creator su TikTok e, di certo, non è una borseggiatrice: non ha nessuna segnalazioni a riguardo. Guadagna onestamente con il suo lavoro da influencer. Attualmente aspetta un bambino e, per il solo fatto di essere incinta, è stata scambiata per una borseggiatrice in metropolitana a Milano. E, per questo, insultata dagli altri passeggeri.

I video delle presunte borseggiatrici sono, infatti, ormai migliaia. Tutti i social network sono invasi da queste immagini. Frame che sono stati condivisi, a loro volta, da esponenti politici e che sono diventati tema di dibattito in numerose trasmissioni televisive. Tutto questo ha contribuito a creare la figura di un nemico e alimentare una caccia alle streghe nei confronti di diverse persone.

Al posto dei forconi, ci sono però i cellulari. Decine di cittadini trascorrono le loro giornate nella spasmodica ricerca di queste ragazze incinte e spesso straniere. Senza aver alcuna prova che loro commettano un reato – e, se così fosse questa prova, sarebbe opportuno presentare denuncia alle forze dell'ordine, non metterle alla gogna – le strattonano, le insultano, le riprendono e condividono le loro immagini.

Al di là del fatto che condividere filmati e immagini di questo tipo potrebbe essere reato – oltre che moralmente sbagliato – questa prassi rischia di mettere in pericolo persone innocenti che potrebbero essere aggredite fisicamente e verbalmente senza alcun motivo. Come è successo a Micol.

Il racconto di Micol a Fanpage.it

"Quel giorno dovevo andare da una mia amica. Ho deciso, quindi, di prendere la linea verde della metro M2. Era una giornata abbastanza calda. Quando sono salita sul treno, ho tolto il giubbotto e l’ho appoggiato al braccio. C’erano pochi posti e ho scelto di sedermi accanto a una signora. È una cosa che faccio poche volte perché anche io ho paura di essere vittima di furti o rapine", racconta l'influencer a Fanpage.it.

"Quando mi sono seduta, ho visto che la signora seduta accanto a me e una sua amica, mi fissavano. O meglio, fissavano la mia collana: è una chiama-angeli, un gioiello che si regala alle donne in gravidanza come simbolo di protezione. Ho continuato ad ascoltare la musica con le mie cuffie, nonostante loro continuassero a guardarmi e borbottare. Ho pensato anche che stessero commentando il modo in cui ero vestita, anche se avevo una tuta".

"A un certo punto però la donna seduta al mio fianco, mi ha toccato e mi ha detto: "Ma non ti vergogni a indossare questa collana che è un simbolo che per le mamme è importante". E io le ho risposto: "Guardi, non ho capito cosa intende". Sono diventata subito rossa. Lei però ha continuato a rivolgersi a me. E, anzi, ha alzato la voce: "Guarda, che noi lo sappiamo. Abbiamo visto, ci sono i video dappertutto. Tu sei una borseggiatrice".

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Il rischio di condividere questi tipo di video è che possano creare situazioni di pericolo e possano trasformare la città nel far-west: "Ho provato a dirle che si stava sbagliando e che non ero una borseggiatrice. Dopo pochi secondi – racconta ancora la ragazza a Fanpage.it – si è alzata e si è rivolta agli altri passeggeri dicendo loro di stare attenti e che ero una borseggiatrice. Io comunque ero seduta e quindi era oggettivamente impossibile che io potessi averla derubata".

"Mi sono davvero sentita in imbarazzo. Lei continuava a dirmi di vergognarmi, che facevo finta di essere incinta. Ho provato a far finta di nulla, ma c’erano tutti i passeggeri che mi fissavano. C'erano alcune signore anziane che si sono spaventate perché pensavano che fossi veramente una borseggiatrice. A un certo punto è arrivata una ragazza che mi segue su TikTok. Ha provato a parlare con la signora e tranquillizzarla, spiegandole che mi conosceva. Dicendole che sono davvero incinta".

Nonostante l'intervento di questa ragazza, la situazione non è tornata alla normalità. Anzi, è addirittura peggiorata: "Io continuavo a stare in silenzio, anche perché non era il caso di urlare considerato il mio stato. E, in più, ho pensato che se lo avessi fatto tutti avrebbero davvero creduto che fossi una borseggiatrice".

"Quando è arrivata quest’altra ragazza, l’amica della donna anziana ha iniziato ad additare lei dicendo: "Sei la complice". Ha fatto il giro di tutti i vagoni dicendo ai passeggeri di controllare le loro borse. Alla fine sono arrivata alla mia fermata e sono scesa, ma so che loro hanno continuato a urlare". E infatti la ragazza che ha aiutato la content creator, ha commentato il video di Micol dove raccontava la tragica esperienza: "Ha continuato a urlare per altre due fermate", scrive.

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Continuare a diffondere video di presunte borseggiatrici, potrebbe presto degenerare anche in aggressioni fisiche che potrebbero poi culminare in risse e pestaggi. Smettere con questa terribile pratica, sarebbe non solo opportuno, ma doveroso.

"Io penso che stiano esagerando con questi video. Condivido il voler denunciare un reato commesso ai danni di qualsiasi cittadino. Adesso però siamo a un punto in cui alcune presunte borseggiatrici sono state invitate in televisione. Con questi video, c'è il rischio che magari persone più anziane possono cadere in errore. È molto brutto e orribile quando vieni scambiata per una borseggiatrice. Dovrebbero smetterla di fare video o invitarle in televisione".

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