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Prima di sparare alla moglie e suicidarsi, Maurizio Beghé aveva annunciato il suo addio su Facebook

Il 61enne Maurizio Beghé si è suicidato il 5 maggio dopo aver provato a uccidere l’ex compagna 32enne. Su Facebook accusava la donna di avergli messo contro le due figlie che aveva avuto con lei.
A cura di Enrico Spaccini
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Maurizio Beghé (foto da Facebook)
Maurizio Beghé (foto da Facebook)

Lo scorso 5 maggio Maurizio Beghé ha sparato al volto alla ex compagna 32enne colpendola di striscio allo zigomo. Poi, una volta entrato in una camera della casa a Cremnago, frazione di Inverigo, nel Comasco, dove viveva con la donna prima della separazione, si è tolto la vita. Poche ore prima che mettesse in atto il suo piano di omicidio-suicidio, Beghé si era sfogato su Facebook insultato la sua ex compagna: "È lunga la lista di cose sbagliate che ha fatto", ha scritto in un post, "addio amici e non conoscenti, non mi vedrete più né su Facebook né da altre parti, spero che alcuni ogni tanto mi ricorderanno vi voglio bene".

Nessuno poteva immaginarsi quello che sarebbe successo quello stesso 5 maggio, ma erano in molti a sapere che la relazione tra Beghé e la sua ex compagna non andava bene da diverso tempo. Sono stati i figli che il 61enne di Carrara ha avuto da una precedente relazione, Sabrina e Mirco, a raccontare gli ultimi anni di vita del loro padre a Il Tirreno.

La relazione con l'ex compagna

Beghé aveva lasciato la Toscana per trasferirsi nel Comasco "per amore". Aveva incontrato la 32enne, anche lei di Cannara, con la quale ha vissuto un periodo anche lungo la costa toscana. "Il padre di lei non accettava quella relazione visti i precedenti penali di nostro padre e gli anni di differenza", hanno spiegato i due figli.

Perciò, decisero di tornare in Lombardia dove sono nate le bambine. Poi la situazione tra i due sarebbe degenerata al punto che la 32enne ha deciso di interrompere la convivenza a gennaio. Da quei giorni, si sarebbero ripetuti episodi di scontri e violenza. L'ultimo si è verificato a fine aprile, quando Beghé aveva seguito la compagna nel parcheggio di un supermercato e l'aveva malmenata e strattonata, sottraendole anche il cellulare e le chiavi dell'auto.

Con la separazione in corso, Beghé non poteva vedere le figlie, inoltre la situazione familiare era già seguita dai carabinieri di Lurago d'Erba, per via della denuncia per violenza domestica. Per questo, dicono i figli, "è caduto in depressione". Proprio l'ultimo post pubblicato su Facebook dal 61enne dice: "Tutti devono sapere che senza un'udienza non mi fa vedere né sentire le mie bambine, me le ha messe contro".

Il piano di omicidio-suicidio

Il 5 maggio, infine, quando la 32enne è rincasata con le bambine ha trovato Beghé che le aspettava. Non aveva più le chiavi di casa, ma in qualche modo era riuscito a entrare. Con una Beretta 6.35 ha sparato al volto alla donna, ferendola di striscio a uno zigomo. Dopo che la 32enne è riuscita a fuggire, si è barricato in camera da letto da solo.

Lì avrebbe lasciato un biglietto d'addio nell'armadio delle bambine e si sarebbe sparato uccidendosi. È stata proprio la 32enne, una volta tornata in casa con i carabinieri, a trovare il messaggio dell'ex compagno: "Il vostro papà vi vuole bene. Mamma e papà da lassù vi proteggeranno sempre".

Era tutto pianificato, dunque, e il 61enne non aveva comunque la minima intenzione di fare del male alle bambine, cosa che infatti non ha fatto. Si è scoperto, poi, che poche ore più tardi sarebbe stato arrestato in seguito all'applicazione di un'ordinanza di custodia cautelare perché accusato di maltrattamenti in famiglia, aggravati dalla presenza delle figlie minori, e lesioni.

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