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Romina Vento morta annegata nel fiume Adda

Omicidio Romina Vento, il compagno si trova in ospedale: “Ha tentato il suicidio”

Questa mattina è stato convalidato il fermo per Carlo Fumagalli, arrestato con l’accusa di aver ucciso la convivente Romina Vento. L’uomo si trova ora in ospedale dopo aver manifestato intenti suicidi nella serata di ieri.
A cura di Giorgia Venturini
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Si è tenuto in ospedale questa mattina l'interrogatorio di convalida per Carlo Fumagalli, arrestato con l'accusa di aver ucciso la convivente Romina Vento, di 44 anni, lanciando la macchina su cui erano a bordo intenzionalmente nel fiume Adda. In ospedale l'uomo è stato portato nella serata di ieri giovedì 21 aprile dopo che ha manifestato intenti suicidi, come riferito da una fonte di Fanapage.it.

L'uomo è in cura psichiatrica

Gli inquirenti stanno ancora cercando di risalire all'esatta dinamica dell'accaduto: al momento è certo che l'auto con a bordo la coppia è finita nel fiume e che lui sia riuscito a mettersi in salvo mentre la donna è morta annegata. L'uomo ha tentato la fuga, ma è stato fermato la mattina successiva con l'accusa di omicidio aggravato. Durante l'interrogatorio davanti agli inquirenti l'uomo "ha fornito la sua versione dei fatti", come ha spiegato il suo avvocato Fabrizio Manzari. Non è ancora chiaro se l'uomo abbia ammesso le sue responsabilità oppure no. L'avvocato dell'uomo, ha poi spiegato a Fanpage.it, che il suo assistito "ha riferito di essere in cura psichiatrica con delle patologie di natura psichiatrica e che nelle ultime settimane aveva cessato di assumere i farmaci che gli erano stati prescritti". Restano ancora da capire le cause del gesto: stando a quanto riferito da alcuni conoscenti la coppia stava attraversando un momento difficile. Intanto nella mattina di oggi giovedì 21 aprile è stato disposto la convalida dell'arresto.

La ricostruzione dei fatti secondo i testimoni

Alcuni testimoni hanno raccontato la versione dei fatti: hanno spiegato di aver visto l'auto viaggiare ad alta velocità sulla strada che costeggia il fiume a Fara Gera d'Adda, comune in provincia di Bergamo. Dopo aver sentito le urla della donna, il 49enne è stato notato mentre raggiungeva a nuoto un isolotto dove poi ha fatto perdere le sue tracce. Purtroppo una volta arrivati i soccorsi, nulla è servito a salvare la vita alla donna: i medici non hanno potuto far altro che accertare il decesso. L'uomo all'arrivo dei carabinieri era già in fuga ed è stato fermato e rintracciato verso le 2 di notte. A fornire gli ulteriori dettagli sarà l'autopsia disposta sul corpo della donna. La coppia ha due figli di 10 e 15 anni. Vento lavorava al pastificio Annoni, mentre Fumagalli lavorava come operaio specializzato. Quest'ultima, in base a quanto raccontato da alcuni amici a Fanpage.it, ha saputo del dramma tramite i social.

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