Nuovo stadio di San Siro, la Soprintendenza ribadisce: “Nessun vincolo sul secondo anello fino a novembre”

Si è chiusa la conferenza dei servizi (un istituto che serve a velocizzare alcune procedure amministrative attraverso riunioni collegiali) relativa alla vendita dello stadio di San Siro e della zona circostante. Durante le discussioni la Soprintendenza Archeologia, Belle arti e Paesaggio di Milano ha lasciato alcune raccomandazioni sul piano paesaggistico e urbanistico per la costruzione del nuovo Meazza. Ad esempio ha ribadito che il vincolo sul secondo anello scatterà da novembre di quest'anno, a differenza di quanto contestato dal comitato Sì Meazza che si sta opponendo all'ipotesi di demolizione della struttura. Oltre a questo, la Soprintendenza ha raccomandato di evitare la costruzione di grattacieli troppo alti e ha chiesto che le torri elicoidali che verranno abbattute possano essere ricordate con giochi di luce durante gli eventi. Terminata la conferenza dei servizi, comincia ora la fase di trattativa tra le squadre e il Comune per la vendita dell'area.
Il vincolo sul secondo anello di San Siro
Uno dei punti su cui è tornata a pronunciarsi la Soprintendenza è il vincolo paesaggistico sul secondo anello dello stadio, che dovrebbe scattare a partire dai 70 anni dalla costruzione. Secondo il comitato Sì Meazza la struttura sarebbe stata completata all'inizio del 1955 (come dimostrerebbero alcune fotografie dell'epoca) e sarebbe quindi già sotto il vincolo. L'ente, invece, sostiene che: "Le analisi effettuate per determinare la data esatta da considerare per il compimento dei 70 anni dell'impianto rispetto alle comunicazioni di fine lavori, collaudi ed effettivo utilizzo della struttura, hanno portato a considerare quale data il 10 novembre 1955". Per questo motivo il vincolo, secondo la soprintendenza, scatterà il prossimo novembre.
Il limite sulla costruzione in altezza
Un'altra considerazione dell'ente riguarda la tutela delle altre strutture storiche presenti nell'area attorno a San Siro, come le scuderie de Montel che recentemente hanno riaperto ospitando le nuove terme di Milano. In questo caso la Soprintendenza ha raccomandato di "Evitare volumi edilizi che possano compromettere la visuale pubblica; in particolare si chiede di riposizionare l'hotel evitando lo spazio antistante le scuderie De Montel oggetto di recente ristrutturazione". Il riferimento è a una delle strutture, un hotel, previsto nelle alternative progettuali presentate dai club Inter e Milan e posizionato proprio vicino alle scuderie.
I giochi di luce per ricordare le torri elicoidali
Un'altra raccomandazione della Soprintendenza riguarda, infine, le iconiche torri elicoidali dello stadio, che nei progetti delle squadre dovrebbero essere abbattute per fare spazio alla struttura del nuovo Meazza. La richiesta dell'ente è che le torri vengano almeno ricordate tramite gioghi di luce e proiezioni durante gli eventi "per citare la presenza visiva degli imponenti torrioni che hanno contraddistinto l'immagine dello stadio per circa 35 anni".