Manca l’anidride carbonica: la Sanpellegrino ferma la produzione di acqua frizzante
Negli ultimi due giorni (15 e 16 settembre), l'azienda Sanpellegrino è stata costretta a fermare lo stabilimento di Ruspino, che si trova proprio nel comune di San Pellegrino (Bergamo), adibito all'imbottigliamento. Il motivo? La carenza di materie prime o meglio di anidride carbonica. Una mancanza che non ha colpito solo il colosso, di proprietà della multinazionale Nestlé.
Il fermo produttivo di due giorni
In una nota stampa, l'azienda ha fatto sapere che altre ditte hanno rilevato lo stesso problema e, considerata la scarsità di anidride carbonica, gruppo Sanpellegrino è stato costretto a intervenire con un "fermo produttivo di due giorni". Per risolvere questo problema e soprattutto tornare al normale flusso di produzione, il gruppo ha assicurato che continuerà a cercare "nuove linee di approvvigionamento".
Anche il gruppo Sant'Anna costretto allo stop due mesi fa
Solo due mesi fa, più precisamente a luglio, anche il gruppo che gestisce l'acqua Sant'Anna ha dovuto bloccare la produzione di prodotti gassati. Anche in questo caso, il problema era la carenza di anidride carbonica. All'epoca, l'amministratore delegato dell'azienda – che si trova a Cuneo – aveva spiegato come questo problema fosse gravissimo considerato che si aggiungeva: "Ai rincari record delle materie prime e alla siccità che sta impoverendo le fonti".
La difficoltà a trovare anidride carbonica era già stata segnalata l'anno scorso, ma tutte le aziende erano riuscite in qualche modo a tamponare. Adesso però l'emergenza si è ripresentata più forte che mai e costringendo molte ditte a fermare la produzione per alcuni giorni.
