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Letizia Moratti vuole in squadra l’ex pm Robledo, il magistrato che indagò anche lei e suo figlio

La neo assessore e vicepresidente della Lombardia, Letizia Moratti, ha chiesto all’ex magistrato Alfredo Robledo di entrare nel suo staff come consulente giuridico per la revisione della legge regionale sulla sanità. I due si sono già incrociati in passato quando lei era sindaco di Milano e lui capo dell’anticorruzione. Robledo indagò Moratti per abuso d’ufficio e il figlio Gabriele per il caso della “bat-caverna”. Ma in passato il magistrato ha avuto a che fare con molti amministratori sia di destra che di sinistra.
A cura di Simone Gorla
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Letizia Moratti vuole sua squadra anche l'ex procuratore aggiunto di Milano, Alfredo Robledo. La neo assessore al Welfare e vice presidente della Lombardia in queste ore è al lavoro per costituire il suo staff. "È un’ipotesi che sto valutando unicamente per quanto riguarda un supporto giuridico nella preparazione della revisione della legge 23", ha confermato Moratti, in riferimento alla riforma sanitaria di Roberto Maroni che dovrà essere modificata al termine dei 5 anni di sperimentazione, e dopo i gravi problemi emersi durante l'emergenza Covid.

Chi è Alfredo Robledo, ex magistrato protagonista della lotta con Bruti Liberati

Robledo è uscito dalla magistratura e attualmente è presidente del gruppo Sangalli. Avrebbe preso tempo per decidere se accettare l'incarico e dovrebbe scogliere la riserva a breve. È ricordato a Milano per il violentissimo scontro con l'allora numero uno della Procura meneghina, Edmondo Bruti Liberati, con reciproci scambi di gravi accuse. Robledo scrisse al Csm una lettera contro il suo capo denunciando irregolarità nella gestione dell'ufficio. Il Procuratore rispose denunciando l'aggiunto per aver ostacolato le indagini su Expo. Al termine di una lotta intestina che scosse il Palazzo di Giustizia, Robledo fu trasferito alla Procura di Torino

Da procuratore aggiunto di Milano indagò su Moratti e suo figlio

Ma Letizia Moratti ricorda bene Robledo anche perché le loro strade si incrociarono più volte, all'epoca in cui lei era sindaco di Milano e lui alla guida dell'anticorruzione a Milano. Nel 2007 Robledo indagò Moratti per abuso d’ufficio, quindi chiese l’archiviazione in relazione a 12 nomine in Comune che le sono costate la condanna a risarcire 519.000 euro di danno erariale alla Corte dei Conti. Non solo: nel 2011 contestò al figlio di Moratti, Gabriele, gli abusi edilizi nella ristrutturazione di un appartamento che nelle cronache fu chiamato "Bat-caverna" per il design ripreso dai film di Batman: l'indagine si chiuse con il patteggiamento di 6 mesi commutati in 49.000 euro di multa.

Inchieste su amministratori di destra e sinistra

Ma Robledo in passato ha avuto a che fare anche con altri sindaci e amministratori lombardi. Con quelli del centrodestra che in quegli anni governava sia Comune che Regione: dalle indagini su Gabriele Albertini a quelle sulle firme false per le liste elettorali di Formigoni, passando per i soldi della famiglia Bossi e della Lega, le spese pazze dei consiglieri regionali e la parentopoli al Pirellone, fino al ruolo di Infrastrutture Lombarde in Expo. Ma anche con i leader del centrosinistra, come nel caso delle indagini sulle quote di Sea con Pisapia sindaco e il caso Serravalle con protagonista Filippo Penati.

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