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“La Lombardia sbaglia i calcoli sull’Rt da giugno”: l’accusa del consigliere Usuelli a Fontana

“Non sapevo più come chiedere i dati e quindi dopo il mio intervento mi sono messo in ginocchio”. Così il consigliere regionale lombardo di + Europa spiega a Fanpage.it i motivi del suo gesto odierno nell’aula del Consiglio regionale, da cui è stato espulso. “In un’interrogazione di giugno spiegavo che la Lombardia calcolava male l’indice Rt. Già a fine maggio la Regione aveva rettificato i dati di aprile sui positivi sintomatici”.
A cura di Francesco Loiacono
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Il consigliere di + Europa Michele Usuelli in ginocchio durante la seduta del Consiglio regionale (Foto MiaNews)
Il consigliere di + Europa Michele Usuelli in ginocchio durante la seduta del Consiglio regionale (Foto MiaNews)

Lo aveva annunciato e lo ha fatto: Michele Usuelli, consigliere regionale di + Europa in Lombardia, nella seduta odierna al Pirellone dopo il suo intervento si è inginocchiato al centro dell'aula e, dopo essere stato censurato ed espulso dal presidente del Consiglio regionale Alessandro Fermi, è uscito solo quando sono intervenuti alcuni funzionari della Digos. "Non sapevo più come chiedere i dati – dice a Fanpage.it – e quindi dopo il mio intervento mi sono messo in ginocchio". Ieri con gli altri capigruppo di minoranza Usuelli aveva anticipato quella che sarebbe stata la sua protesta – "Ma per noi Radicali la lotta non violenta è sempre una proposta, mai una protesta", precisa -, ma nessun altro si è voluto inginocchiare davanti al presidente della Regione, Attilio Fontana.

Usuelli: Già a fine maggio la Lombardia aveva rettificato dei dati di aprile

"Su Facebook ho pubblicato le foto di un'interrogazione di giugno in cui spiegavo che la Lombardia calcolava male l'indice Rt – spiega Usuelli -. Tra marzo e aprile l'Istituto superiore di sanità convoca la Cabina di regia e le Regioni e insieme decidono i 21 parametri del famoso algoritmo, poi sempre insieme decidono come si compilano i campi (uno di questi campi, quello con l'indicazione "stato clinico", è al centro dell'errore costato una settimana in zona rossa alla Lombardia, ndr). A inizio maggio (il 7 maggio) la Lombardia comunica all'Iss i dati di aprile, e i positivi con data inizio sintomi sono 50mila. A fine maggio (il 26, ndr) rettifica però i dati di aprile, e i positivi con data inizio sintomi diventano 70mila. Già sapevano allora che i sintomatici servivano per calcolare l'Rt. Era il periodo – ricorda il medico e consigliere – in cui la Regione minacciava di querelare la Fondazione Gimbe. Io chiedevo invece che la Regione aderisse all'appello dell'Accademia dei Lincei per rendere pubblici i dati disaggregati". Un appello che però da giugno è rimasto inascoltato: "Sono dati pre-politici, di trasparenza, che potrebbero far sì che scienziati e cittadini aiutino la Regione. Non sapevo più come chiederli, e per questo mi sono messo in ginocchio".

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