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In Lombardia la stagione estiva dura un mese in più (e non è una buona notizia)

“Il cambiamento climatico ha allungato di un mese la durata della stagione estiva”, le parole del responsabile scientifico di Legambiente Lombardia. È (ancora) allarme siccità in Lombardia: il “buco” d’acqua qui è di 10 miliardi di metri cubi.
A cura di Francesca Del Boca
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È (ancora) allarme siccità in Lombardia. A lanciarlo è Legambiente Lombardia, che ha analizzato la situazione delle scorte idriche da cui dipende il rifornimento di canali e campi coltivati della regione, utilizzando i dati di ARPA e dei gestori dei laghi lombardi.

Scarseggia ancora l'acqua in Lombardia

Risultato? La situazione del 2023 si prospetta ancora peggio del già drammatico 2022. 

La neve in montagna è meno di un terzo di quella attesa, in quantità perfino inferiore a quella presente 12 mesi fa. E ancora preoccupazione per gli invasi idroelettrici (con il lago di Garda ai minimo storico ormai da mesi) e i ghiacciai, che hanno subito un duro colpo nell’estate scorsa.

Senza contare che nel 2022 le piogge cadute sono state il 36 per cento in meno della media, un ‘buco’ d’acqua che per la Lombardia vale ben 10 miliardi di metri cubi. Bilancio negativo anche per la prima parte del 2023, dal momento che sarebbero venuti a mancare altri 2 miliardi di metri cubi di acqua sotto forma di pioggia e di neve.

L'estate dura un mese in più?

"Il cambiamento climatico ha allungato di un mese la durata della stagione estiva", il commento di Damiano Di Simine, responsabile scientifico di Legambiente Lombardia.

"Tra anticipo del disgelo, aumento dell’evaporazione per il caldo e riduzione delle masse glaciali, la siccità ci costringe a rivedere gli ordinamenti agricoli regionali: è sempre più evidente la difficoltà ad irrigare le colture estive, il mais in particolare, mentre dovremmo rivalutare, per l’alimentazione del bestiame, colture alternative, a partire da quelle di erbai, prati stabili e marcite, irrigate nella stagione fredda e in primavera”.

Un processo, secondo Legambiente, ormai irreversibile. "Siamo abituati a pensare alla Lombardia come a una terra fertile, irrigata, piena d'acqua e per questo ricca. Non è più così".

L'acqua dei Navigli milanesi

E così, vista la situazione, da più parti si pensa già a come correre ai ripari. Il Comune di Milano, ad esempio, si fa avanti con una proposta destinata a sollevare qualche malumore tra i cittadini: quella di abbassare il livello d'acqua nei Navigli meneghini. 

"Serve all'agricoltura", le parole dell'assessora all'Ambiente Elena Grandi, durante il Forum Siccità organizzato dalla Triennale di Milano, da Forestami e dal Politecnico di Milano. "I nostri depuratori immettono acqua reflua in acqua irrigua per il Parco Sud. Abbiamo avuto anche questa risorsa l'anno scorso che ci ha un po' salvato e ha salvato i nostri agricoltori".

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