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Il Comune di Vizzola Ticino contro i nudisti: già 10mila euro di multe

Nel piccolo comune di Vizzola Ticino, famoso per la presenza di spiagge per nudisti non regolamentate, negli scorsi mesi sono state fatte già 10mila euro di multe ad alcuni naturisti. Il sindaco del piccolo paese del Varesotto ha affermato di voler contrastare il fenomeno soprattutto a seguito delle segnalazioni di atti osceni arrivate da famiglie e cittadini. La spiaggia nudista, già negli anni precedenti, è stata oggetto di numerose polemiche.
A cura di Ilaria Quattrone
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(Foto di repertorio)
(Foto di repertorio)

Con appena 572 abitanti Vizzola Ticino, un piccolo comune della provincia di Varese, è conosciuto ormai da molti anni per la presenza discussa e controversa di alcuni nudisti su alcune sue spiagge. Ma negli ultimi mesi l'amministrazione comunale sembra aver iniziato una crociata contro i naturisti: la polizia locale ha infatti multato 35 persone di età compresa tra i 30 e i 75 anni che frequentavano la spiaggia completamente nude, con sanzioni dai 300 e ai 500 euro.

Già a ottobre del 2019, il sindaco Roberto Nerviani aveva approvato un nuovo regolamento comunale che cercava di vietare la pratica del naturismo in queste aree: "Esigo che sulle spiagge di Vizzola ci siano ordine e tranquillità e che le famiglie possano trascorrere serenamente una giornata sul fiume", dice adesso il primo cittadino. Dalle multe ai naturisti negli ultimi tre mesi il Comune di Vizzola Ticino ha guadagnato circa 10mila euro. La linea dura dell'amministrazione è motivata "dalle richieste dei cittadini e delle tante famiglie che vorrebbero fare una grigliata, concedersi un bagno nel Ticino o semplicemente prendere il sole in pace, senza trovarsi accanto persone senza veli", prosegue Nerviani che sostiene di aver ricevuto diverse segnalazioni di orge e di aver assistito anche ad atti osceni in luogo pubblico. 

La spiaggia nudista di Vizzola al centro di polemiche

La spiaggia nudista di Vizzola, che appare su diversi siti web anche se non è regolarmente riconosciuta, negli anni ha scatenato diverse polemiche. L'ultima risale a maggio del 2019 quando il candidato sindaco di ‘Avanti Vizzola', Walter Esposito, sostenuto da CasaPound, durante la sua campagna elettorale aveva promosso l'idea di "mandare via i nudisti dalle nostre spiagge", considerate dallo stesso luoghi di ritrovo per "guardoni, scambisti e pervertiti".

Un anno più tardi ed esattamente nel maggio del 2020, alcune persone avevano segnalato all'Arcigay Varese un cartello all'ingresso con su scritto "Fr…i al rogo": "Non è pensabile che nel 2020 vi sia ancora gente che vorrebbe mettere gli omosessuali al rogo – scriveva su Facebook il presidente dell’associazione Giovanni Boschini – Una rivoluzione culturale è necessaria, per questo è importante che anche il Comune di Vizzola Ticino si schieri in maniera netta contro l’omofobia". All'epoca, il sindaco Nerviani si era schierato dalla parte dell'associazione condannando il gesto omofobo.

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