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Eredità Berlusconi, Marina prende Villa Campari sul lago Maggiore: ha 30 stanze e un porticciolo privato

La dimora sul lago fu costruita nell’Ottocento dal patriota Cesare Correnti, poi acquistata dalla famiglia del bitter Campari. Parte del patrimonio personale di Silvio Berlusconi, oggi appartiene alla primogenita Marina (recentemente incoronata tra le donne più ricche d’Italia)
A cura di Francesca Del Boca
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Arrivano i primi accordi tra i cinque eredi di Silvio Berlusconi, da mesi all'opera per spartirsi quello che è un patrimonio immobiliare sterminato (dal valore di circa 600 milioni di euro) e soprattutto le storiche residenze di famiglia.

E così dopo il passo avanti di Barbara Berlusconi, primogenita dei figli di Veronica Lario che ha acquistato la celebre villa di Macherio per 25 milioni di euro, si sfila anche "la preferita" del Cavaliere: la presidente di Fininvest Marina Berlusconi si sarebbe infatti formalmente aggiudicata Villa Campari sulla sponda piemontese del lago Maggiore, a Lesa (Novara). L'immobile è parte del tesoro di famiglia dal 2008, l'unico a fare direttamente capo a Silvio Berlusconi e non alle società immobiliari Dolcedrago/Idra.

La trattativa dal notaio resta quindi al momento riservata, e il valore della villa fatta costruire dal patriota e senatore risorgimentale Cesare Correnti, poi passata alla celebre famiglia produttrice del bitter e oggi di proprietà di una delle donne più ricche d'Italia, rimane così ancora avvolto nel mistero. Ma a decidere di non mettere in vendita la reggia ottocentesca, al contrario di quanto accaduto a Villa Certosa in Sardegna e  a Villa Gernetto di Lesmo, sarebbe stata proprio Marina Berlusconi, d'accordo con i fratelli e con il marito Maurizio Vanadia.

Una dimora in stile neoclassico acquistata già in età avanzata ma comunque amatissima dal fondatore di Forza Italia, che amava rifugiarsi nelle 30 stanze della proprietà e passeggiare nel verde del parco secolare affacciato su un porticciolo privato. In famiglia o mano nella mano con l'ex fidanzata Francesca Pascale, oggi moglie di Paola Turci.

Ma non solo. A Villa Campari si tennero anche degli importanti incontri politici. Il più noto? Nel 2010, quando il leghista Umberto Bossi abbandonò la villeggiatura sui monti della Valcamonica per discutere del futuro del governo, dopo la crisi tra Berlusconi e Gianfranco Fini. Invano: la mediazione vista lago, purtroppo, fu un buco nell'acqua. Dolce.

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