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Elezioni comunali Milano 2021

Elezioni Milano, Bernardo chiude la campagna con Salvini: “Il 4 ottobre Sala avrà un incubo”

Si è conclusa oggi, nel quartiere periferico di Niguarda, la campagna elettorale della Lega a sostegno del candidato del centrodestra Luca Bernardo. Dopo aver presentato il pediatra come “il miglior candidato per Milano”, il leader della Lega ha ribadito la sua convinzione che i risultati alle urne stravolgeranno i pronostici dei sondaggi, che vedono Sala vincente: “Qualcuno si dovrà prendere un Maalox e poi ce la giochiamo al ballottaggio” ha ribadito Salvini.
A cura di Simona Buscaglia
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In foto un momento dell'evento di chiusura della campagna elettorale della Lega con Matteo Salvini e il candidato del centrodestra Luca Bernardo
In foto un momento dell'evento di chiusura della campagna elettorale della Lega con Matteo Salvini e il candidato del centrodestra Luca Bernardo
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Si è svolto oggi, a Milano, nel quartiere Niguarda, la manifestazione di chiusura della campagna elettorale della Lega, con il leader Matteo Salvini, il governatore lombardo Attilio Fontana e il candidato del centrodestra Luca Bernardo. Sul palco il pediatra ha ribadito che quella del centrodestra è una "Famiglia solida, che sta insieme e discute" e ha aggiunto che "noi siamo il popolo della democrazia, andiamo avanti per vincere non per partecipare". Rivolgendosi direttamente all'avversario del centrosinistra, il sindaco uscente Beppe Sala, Bernardo ha poi dichiarato: "Sicuramente non si occupa di noi cittadini. Bravo, continua così che il 4 sera avrai un incubo. Magari lo accompagniamo alla stazione tutti insieme".  Il discorso di Bernardo si è concentrato molto sulle periferie che sono "quartieri come gli altri" e non è mancata una stoccata finale a Sala: "Oggi ho visto una grande parata per Greta e Carola – ha aggiunto Bernardo, facendo riferimento all'arrivo in città di Greta Thunberg e Carola Rackete per la settimana pre Cop -. Bravo, complimenti, noi invece pensiamo al degrado". A margine della manifestazione Bernardo ha fatto anche delle allusioni alle dichiarazioni di oggi di Sala che ha parlato di voto disgiunto. Per il candidato di centrodestra si tratterebbe di "un autogol": "perché presumibilmente ha qualche problema. Inizierei a guardarmi a sinistra per capire se veramente sono uniti e insieme, se hanno gli stessi intenti o se vuole cambiare la squadra".

Salvini: Qualcuno si dovrà prendere un Maalox e poi ce la giochiamo al ballottaggio

Non piazza del Duomo quindi, come la leader di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni, ma per la chiusura della campagna a sostegno di Bernardo la Lega ha scelto il quartiere periferico di Niguarda. Il leader della Lega si è rivolto ai milanesi "da milanese" e ha definito Bernardo "il miglior candidato sindaco che il centrodestra e Milano potevano scegliere per prenderci cura della città". Secondo Salvini alle urne ci sarà "una sorpresa", al contrario dei pronostici di molti sondaggi che danno Sala come vincente, molto distante dall'avversario del centrodestra: "qualcuno si dovrà prendere un Maalox e poi ce la giochiamo al ballottaggio" ha ribadito Salvini. Un momento di standing ovation del suo discorso Salvini lo ha avuto riferendosi alle piste ciclabili, dicendo che "stanno bene nei parchi, ma non puoi rompere le palle a chi lavora".

Fontana: I sindaci di centrodestra hanno una visione per la loro città

Alla chiusura della campagna della Lega, era presente anche il governatore lombardo Attilio Fontana: "I sindaci di centrodestra hanno una visione di dove vogliono portare la loro città – ha detto nel suo intervento sul palco – Con i sindaci di centrosinistra non abbiamo visto prospettive di futuro né le abbiamo individuate nei loro progetti. Abbiamo bisogno che questa rotta si inverta, con una persona come Luca Bernardo che ha le idee chiare sul tipo di città che vuole realizzare". "Se Milano è quella che è oggi – ha continuato il presidente della Regione Lombardia – lo dobbiamo al sindaco Marco Formentini, il primo che ha pensato in grande e al futuro, dando una smossa alla città". Il capoluogo lombardo "è andato avanti grazie a Gabriele Albertini e poi di Letizia Moratti – ha concluso Fontana- poi sono arrivati due sindaci di centrosinistra che non hanno fatto altro che eseguire le indicazioni date dai sindaci di centrodestra".

Sul palco Salvini non ha fatto nessun riferimento a Morisi

Il leader della Lega, dal palco della chiusura della campagna elettorale a sostegno di Luca Bernardo, non ha fatto nessun riferimento a Luca Morisi, l'ex guru social della Lega e di Matteo Salvini, indagato a Verona per cessione e detenzione di stupefacenti. Morisi avrebbe ceduto droga a tre giovani, scoperti in possesso degli stupefacenti a metà agosto. L'unico possibile riferimento, anche se appunto non esplicito, potrebbe essere quello "agli amici che ti aiutano a rialzarti quando cadi". Alla fine dell'intervento, Salvini non ha rilasciato dichiarazioni in merito ai giornalisti.

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