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Cremona Avvelenata, il consigliere regionale M5s Degli Angeli: “Siamo oltre il tempo massimo”

Chiede di intervenire al più presto a Cremona perché “siamo già oltre il tempo massimo” il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Marco Degli Angeli: a Fanpage.it sottolinea i disagi in cui vivono i cittadini della seconda città più inquinata d’Europa. Degli Angeli dal 2018 ha presentato tante interrogazioni in Consiglio regionale per far luce su ambiente e salute a Cremona: “Noto ignoranza, inerzia e scarico di responsabilità delle istituzioni a tutti i livelli. Tutto sulla pelle dei cittadini, infatti le patologie croniche ed i tumori aumentano, ma l’atteggiamento degli enti di controllo non cambia”, spiega Degli Angeli.
A cura di Giorgia Venturini
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"A Cremona si vive un grande disagio. A preoccupare non sono solo i dati dello studio epidemiologico preliminare, ma anche quel senso di abbandono che provano i cittadini". A spiegare a Fanpage.it cosa sta succedendo a Cremona, città che lui stesso conosce molto bene, è il consigliere regionale del Movimento Cinque Stelle Marco Degli Angeli, che dal 2018 attraverso più e più interrogazioni non ha mai smesso di chiedere alla giunta di Palazzo Lombardia di intervenire al più presto per dare risposte su salute e ambiente. Temi al centro dell'inchiesta di Fanpage.it Cremona Avvelenata. Perché qui è arrivato il tempo delle risposte, specialmente ora che l'Agenzia Europea per l'Ambiente ha decretato Cremona la seconda città più inquinata d'Europa."Ho iniziato a chiedere spiegazioni non appena mi sono insediato in Consiglio, ma ad oggi tutte le problematiche sono ancora davanti ai nostri occhi: lo studio epidemiologico non è stato completato e Regione Lombardia non ha messo a disposizione risorse necessarie per poterlo fare. Eppure è l'unico strumento in grado di dimostrare la cause dei tanti tumori presenti a Cremona", denuncia così Degli Angeli il silenzio e le mancanze da parte delle istituzioni locali e nazionali.

Lo scorso febbraio l'ultima interrogazione su Cremona presentata in Consiglio regionale

L'ultima interrogazione del consigliere Degli Angeli presentata al presidente del Consiglio regionale Alessandro Fermi risale allo scorso 24 febbraio: attraverso un nuovo documento il consigliere chiedeva un "timeline" sullo studio epidemiologico. Qualche mese dopo è arrivata la risposta della vicepresidente di Regione Lombardia Letizia Moratti che ha precisato: "In merito all'avanzamento dei lavori dell'indagine preliminare epidemiologica cremonese e le connesse prospettive, si evidenzia che nei primi mesi del 2021 si è provveduto a georeferenziare la coorte delle madri al fine di studiare gli eventi avversi della produzione dei fattori contaminanti, con il coinvolgimento dei soggetti arruolati per lo studio caso-controllo sulle leucemie. Nell'attesa di disporre degli elementi relativi alle concentrazioni degli inquinanti, lo studio consentirà di fornire delle stime di rischio basate sulla prossimità alle fonti emissive". Il sindaco di Cremona Gianluca Galimberti ha promesso a Fanpage.it che entro la fine del 2021 si avrà lo studio completato. Ad oggi però nulla è certo: "Siamo arrivati persino a una situazione assurda di cui l'autore di questo studio ha dovuto lasciare perché è vero che era vicino all'età pensionistica ma come è stato detto in varie occasioni è stato lasciato solo e non messo nelle condizioni di completare uno studio importante per la pianificazione della tutela della salute".

Degli Angeli: Non c'è l'interesse ad accelerare sui tempi

Perché dunque tutto questo interesse a stare in silenzio? "Sicuramente non mi sembra ci sia interesse ad accelerare sui tempi come invece dovrebbe essere per le pratiche di una buona amministrazione e buon controllo. Di sicuro il piede sull'acceleratore non è stato messo. Anzi c'è un silenzio assordante". Come se a Cremona – la seconda città più inquinata d'Europa – "quando si tocca argomento salute si voglia fare terrorismo. Ma non è certo il mio interesse, così come non lo è quello dei cittadini: sia io che loro capiamo benissimo l'importanza delle aziende che devono lavorare ma non bisogna cadere nel tranello di mettere sul piatto da una parte il lavoro e dall'altra il rispetto della salute". La sensazione è quella di aver superato ogni tempo limite: "Il ritardo è tantissimo. Lo studio doveva finire due anni fa, forse finirà tra due o tre anni: è un continuo rimandare. Soprattutto le risposte di Regione Lombardia sono un po' vaghe rimpallando sempre la responsabilità su altri enti". Intanto tanti cremonesi si rivolgo anche a Degli Angeli che dal 2018 è diventato un po' il loro portavoce in Regione Lombardia: "Non c'è trasparenza nei confronti dei cittadini, spesso messi in difficoltà nel ottenere accesso ad atti pubblici e nell'ottenere risposte. Purtroppo fino ad oggi i miei solleciti in Consiglio regionale non hanno trovano un riscontro su controllo e verifica e automaticamente sulla salute e ambiente dei cittadini. Noto ignoranza, inerzia e scarico di responsabilità delle istituzioni a tutti i livelli. Tutto sulla pelle dei cittadini, infatti le patologie croniche ed i tumori aumentano, ma l'atteggiamento degli enti di controllo non cambia". Eppure è arrivato il momento che anche la politica regionale si occupi della salute e dell'inquinamento di Cremona.

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