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Cosa sta succedendo con la riforma della Sanità in Lombardia

È ancora polemica sui rilievi richiesti dal Governo sulla riforma della sanità in Lombardia: l’assessora al Welfare, Letizia Moratti, ha spiegato che si tratta solo di “richieste migliorative” e “suggerimenti lessicali”. Per le opposizioni invece si tratta di modifiche “non banali”. Ecco quindi cosa sta succedendo.
A cura di Ilaria Quattrone
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La battaglia sulla riforma della sanità lombarda, approvata a novembre scorso, si è spostata su un altro livello. Dopo la sua approvazione, avvenuta il 30 novembre scorso, il testo è passato sotto le mani dell'ufficio legislativo del ministero della Salute. Dopo l'analisi e il confronto tra tecnici regionali e nazionali, lunedì scorso è arrivato il via libera del Consiglio dei ministri: la legge infatti non è stata impugnata, ma solo a patto che vengano fatte alcune modifiche che saranno poi approvate dal Consiglio regionale – come ha assicurato il Presidente di Regione Attilio Fontana al ministro della Salute Roberto Speranza – entro la fine di marzo. E proprio sulla richiesta di modifiche che è esplosa la polemica tra maggioranza e opposizione.

Moratti: Osservazioni del Governo sono solo migliorative

Il centrosinistra ha infatti chiesto alla vicepresidente e assessora al Welfare di Regione Lombardia, Letizia Moratti, di riferire in Aula sui rilievi richiesti dal Governo: "Alcune osservazioni formulate riguardo imperfezioni formali o burocratiche – ha spiegato Moratti nel suo intervento in Consiglio regionale – non incidono sulla normale entrata in vigore della legge, che non dovrà tornare in Aula". L'assessora sottolinea che la riforma entrerà "in vigore nella sua pienezza normativa" sostenendo che le osservazioni del Governo siano solo migliorative e di natura "lessicale". La vicepresidente ha poi precisato che questo "contributo migliorativo" sarà accolto in occasione "della presentazione del progetto di legge cosiddetto ordinamentale, che è la ‘sedes materiae' in cui, annualmente, tutte le Direzioni inseriscono modifiche ed integrazioni di natura prevalentemente tecnica. Lo faremo nei prossimi giorni come tutti gli assessorati".

Pizzul (Pd): modifiche non saranno banali

L'intervento non ha però convinto le opposizioni. Il capogruppo del Partito democratico di Regione Lombardia Fabio Pizzul, in una nota stampa, ha detto: "Il Consiglio regionale dovrà modificare la riforma per accogliere i rilievi avanzati dal Governo". Modifiche che, secondo Pizzul, non saranno banali: "Riguardano la medicina territoriale, con le case di comunità, la programmazione dei servizi e quindi anche l'apporto del privato e il meccanismo delle nomine dei direttori generali". Il consigliere sostiene inoltre che Fontana e Moratti avrebbero "accettato qualsiasi modifica pur di farsi accogliere una legge che tocca il nervo scoperto della Regione e della giunta di centrodestra".

Usuelli (+Europa/Radicali): Consiglieri devono conoscere contenuto dei rilievi

Da +Europa/Radicali arriva invece la notizia che la vicepresidente ha accettato di far vedere il testo con le richieste di modifiche del Governo: "Eravamo molto preoccupati, dato lo storico della mancanza di trasparenza sulla sanità in Regione", ha affermato il consigliere regionale Michele Usuelli. L'esponente ha infatti ribadito come la riforma della sanità sia uno degli atti più importanti: "I consiglieri hanno il dovere di conoscere e studiare il contenuto dei rilievi mossi dal Ministero. Terminerà il balletto continuo dei commenti da parte dei vertici della politica sanitaria regionale, senza che nessuno conoscesse il contenuto di quanto veniva commentato”.

Comazzi (Forza Italia): Chiesto dibattito su una questione che non esiste

Sull'argomento è arrivato infine anche il commento di Forza Italia che ha attaccato il Partito democratico e il movimento 5 stelle: "Per la prima volta nella storia dell’aula Pd e 5Stelle hanno chiesto un dibattito su una questione che non esiste” ha detto Gianluca Comazzi, capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale. Il consigliere – che sostiene che le due forze politiche in questi giorni abbiano spaventato i cittadini lombardi – ritorna sul punto sostenuto dalla vicepresidente: "Gli unici rilievi riguardano mere questioni lessicali e sottigliezze di natura tecnica che non incidono in alcun modo sui contenuti della legge. Quello che le opposizioni hanno affermato da Milano è stato puntualmente smentito dai loro stessi ministri a Roma".

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