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Como, tre bambini ricoverati all’ospedale Sant’Anna per sindrome di Kawasaki

Sono tre i bambini che nelle scorse ore sono stati ricoverati all’ospedale Sant’Anna di Como a causa della sindrome di Kawasaki: due di questi sono stati trasferiti nei reparti di terapia intensiva dei nosocomi di Bergamo e Milano. Stando a quanto comunicato da Asst Lariana la sindrome potrebbe essere potenzialmente correlata al Covid.
A cura di Chiara Ammendola
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Immagine di repertorio
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Tre casi di sindrome di Kawasaki sono giunti nelle scorse ore all'ospedale Sant'Anna di Como. Si tratta di tre bambini di soli 5, 3 e 2 anni che presentavano sintomi relativi alla sindrome e che per questo sono stati portati nel nosocomio: due si trovano ricoverati in gravi condizioni.

A dare notizia del ricovero dei tre bambini è stata l'Asst Lariana in una nota in cui spiega che i tre bambini ricoverati, tutti provenienti dalla provincia di Como sono stati ricoverati presso l'ospedale Sant’Anna con sindrome di Kawasaki potenzialmente correlata al Covid. Per due di loro si è reso necessario il trasferimento nelle terapie intensive pediatriche del nosocomio di Bergamo, il Papa Giovanni XXIII, e di Milano, presso il Buzzi, visto che in entrambi i casi c'è stato l'interessamento infiammatorio del tessuto cardiaco (miocardite). Il terzo bimbo è tuttora ricoverato al Sant’Anna dove si stanno ultimando i necessari accertamenti.

La sindrome di Kawasaki è una sindrome infiammatoria che colpisce soprattutto i bambini piccoli e che può portare a conseguenze gravi. Sono stati i pediatri dell’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo che hanno individuato un legame tra Covid-19 e malattia di Kawasaki: l'incidenza di questa patologia negli scorsi mesi è stata nettamente superiore rispetto al passato e secondo i medici ci sono “chiare prove” che il responsabile sia il nuovo Coronavirus.

"Nessuna paura e nessun allarme – le parole del primario della Pediatria del Sant’Anna, Angelo Selicorni – i genitori devono essere attenti a monitorare una serie di campanelli d’allarme che i pediatri di famiglia ben conoscono: oltre ad una febbre alta da più giorni, comparsa di congiuntivite, labbra o bocca secche, uno stato di debolezza generale, arrossamento e/o gonfiore delle mani e dei piedi e aumento di dimensione di alcuni linfonodi. In questi casi è necessario approfondire la situazione con accertamenti mirati ed attivare le terapie necessarie".

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