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Chiude l’hotel “di James Bond” a Milano: il cartello contro governo e sindaco

Lo storico Admiral hotel di Milano ha chiuso. Davanti alla serranda abbassata è apparso un cartello contro governo e sindaco. Sangalli, presidente Confcommercio: “Non va assolutamente sottovalutata la nuova sofferenza del sistema imprenditoriale”.
A cura di Francesco Loiacono
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Il cartello all'ingresso dell'hotel Admiral (Foto: Capra/Fanpage.it)
Il cartello all'ingresso dell'hotel Admiral (Foto: Capra/Fanpage.it)

La serranda abbassata e un cartello: "Chiusi fino a quando governo e sindaco smetteranno di ucciderci con tasse, green pass errati, ecc… ecc..". Questa la scena che chi passa vicino all'Admiral hotel di Milano, di fronte ai grattacieli di Citylife, si trova davanti. L'albergo, un 4 stelle famoso anche per ospitare all'interno una singolare collezione di oggetti ispirata a James Bond, è l'ennesima vittima della crisi economica legata all'emergenza Coronavirus, in particolare alla recrudescenza dovuta alla variante Omicron.

Il bar dell'Admiral hotel a Milano (foto dal sito dell'albergo)
Il bar dell'Admiral hotel a Milano (foto dal sito dell'albergo)

L'Admiral hotel è uno storico albergo milanese, fondato nel 1972 dal Cavalier Luigi Dell’Orto, il figlio del fondatore dell'omonima azienda di carburatori che assieme ai suoi fratelli fece decollare la ditta di famiglia fondata nel 1933 a Seregno. E infatti i motori sono uno dei temi ricorrenti nell'arredamento dell'hotel, che ospita però anche la collezione privata Coffrini Dell'Orto, oltre 6000 oggetti ispirati a James Bond, lo 007 più famoso al mondo.

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Anche se i titolari dell'albergo, come traspare dal cartello, hanno rimostranze particolari nei confronti del governo e del sindaco Sala (per altro non responsabile delle norme relative al green pass), il vero "nemico" resta probabilmente solo uno: il virus. Le cui conseguenze a livello economico e sociale stanno nuovamente mettendo in ginocchio le imprese.

Confcommercio: Nuova sofferenza del sistema imprenditoriale

Stando a un sondaggio condotto da Confcommercio Milano su oltre mille aziende di Milano, Monza Brianza e Lodi, infatti, con la moltiplicazione dei contagi il 72 per cento delle imprese ha registrato un calo della clientela, mentre la crescita dello smart working ha avuto conseguenze economico/organizzative dirette per l'87 per cento delle aziende del settore della ristorazione e della ricettività. Il 91 per cento delle imprese, inoltre, si è detta insoddisfatta per le misure economiche attualmente in vigore per contrastare gli effetti dell’emergenza Covid, chiedendo agevolazioni fiscali, maggiori e più rapidi indennizzi, una moratoria creditizia o la cassa integrazione Covid. Probabile che l'Admiral hotel rientri dunque tra le imprese fortemente insoddisfatte dall'operato del governo e costretta a chiudere per via dell'attuale situazione, che è stata riassunta così dal presidente di Confcommercio Carlo Sangalli: "Certamente non ci troviamo di fronte a una situazione estrema come l’inizio della pandemia. Oggi abbiamo armi efficaci – come i vaccini – per affrontare l’emergenza sanitaria ma non va assolutamente sottovalutata la nuova sofferenza del sistema imprenditoriale". Questa dunque la richiesta di Sangalli  al governo e alle istituzioni locali: "Attivare al più presto sostegni per i settori imprenditoriali più colpiti. In particolare indennizzi, rinnovo cassa Covid e moratorie fiscali e creditizie".

(Ha collaborato Filippo M. Capra)

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