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Carla Fracci e la sua Milano: dalla casa di via Tommei al Tram con cui andava alle lezioni alla Scala

L’étoile internazionale Carla Fracci aveva con la città di Milano, dove era nata e cresciuta, un rapporto speciale. Era infatti proprio al Teatro della Scala che aveva mosso i primi passi sulle punte e sono stati tanti, dal giorno della sua scomparsa, il 27 maggio scorso, gli omaggi che la città ha voluto regalare al ricordo della ballerina.
A cura di Simona Buscaglia
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Dopo le riprese in giro per Milano è arrivato il momento di poter vedere il film "Carla" che racconta la vita di Carla Fracci, l'étoile della danza scomparsa il 27 maggio scorso. La ballerina di fama internazionale aveva con la città dove era nata e cresciuta un rapporto speciale: era proprio qui che aveva infatti mosso i primi passi sulle punte, alla Scala, nel capoluogo lombardo. Nel tempio milanese della lirica la Fracci ha cominciato a ballare, nel 1946, per diventare poi prima ballerina nel 1958. Anche se ha danzato nei teatri di tutto il mondo, la Scala ha sempre occupato un posto speciale nel suo cuore. La sua devozione alla città è stata ricambiata anche dopo la sua scomparsa: Milano ha infatti in progetto di intitolarle anche una scuola. Ma vediamo nel dettaglio tutti gli omaggi che la città della Madonnina ha dedicato a questa sua illustre cittadina.

La targa in via Ugo Tommei dove abitava Carla Fracci

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Il 27 settembre è stata svelata la targa sull’edificio di via Ugo Tommei 2, nella zona di Calvairate, dove Carla Fracci visse dal 1945 al 1959, proprio negli anni in cui iniziò la sua  carriera. La targa recita il messaggio "Dai cortili di Calvairate al Teatro Alla Scala fino ai palcoscenici di tutto il mondo".  La cerimonia era avvenuta alla presenza del marito dell'étoile, il maestro Giuseppe Menegatti, e dei rappresentanti dell'associazione culturale La Loggia di Calvairate.

Una scuola dedicata alla sua memoria

Il 25 agosto era arrivato il parere favorevole del Comune di Milano alla richiesta avanzata dalla scuola primaria di via Anselmo da Baggio di essere intitolata alla memoria della ballerina Carla Fracci. La palla è poi passata nelle mani del ministero dell’Interno, che dovrà permettere una deroga per l’intitolazione di una scuola a una persona deceduta da meno di dieci anni. Tra gli obiettivi di questa iniziativa ci sarebbe quello di avviare un percorso di formazione sperimentale proprio nel settore della musica e della danza.

Un tram dedicato alla ballerina

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A giugno, con l'annuncio qualche giorno prima del sindaco di Milano Giuseppe Sala, è stata ufficializzata la notizia del tram dedicato alla famosa ballerina scomparsa a 84 anni dopo una lunga malattia. Un tram tutto bianco, che da allora sfila per le strade della città: è stata scelta la linea 1, che passa proprio davanti al Teatro della Scala. L’omaggio vuole anche ricordare la figura del padre della Fracci, tranviere dell'Atm, che salutava la figlia suonando la campanella del tram.

Carla Fracci al Famedio

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Il 2 novembre si è svolta la cerimonia di scoprimento delle lapidi per i milanesi illustri che hanno avuto l'onore di essere tumulati al Famedio al Cimitero Monumentale. Tra questi figurava proprio Carla Fracci. "Questo omaggio non è solo un ossequio formale, ma un segno della società che sta superando i pregiudizi del passato, è il segno di una società più matura e giusta" aveva detto il sindaco di Milano Sala. Insieme all'étoile della danza, sono stati tumulati anche gli ex sindaci di Milano Marco Formentini e Carlo Tognoli.

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