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Covid 19

Brescia, dopo 3 mesi in terapia intensiva vede la moglie e si riprende

Un anziano è riuscito a reagire all’infezione da Coronavirus grazie alla visita della moglie. Dopo oltre tre mesi di terapia intensiva, si è ripreso dalla malattia uscendo dalla terapia intensiva nella quale era ricoverato da 95 giorni. Questa un’altra bella storia a lieto fine che riguarda pazienti colpiti dal Covid.
A cura di Filippo M. Capra
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Un'altra bella storia di guarigione dal Coronavirus arriva da Brescia, dove un uomo di 67 anni è uscito dalla terapia intensiva dopo aver visto la moglie. Per novantacinque giorni l'uomo è stato attaccato alle macchine che lo aiutavano a respirare.

La visita della moglie e l'uscita dalla terapia intensiva

Gli apparenti mancati miglioramenti hanno quindi indotto indotto il primario dell'Unità operativa Anestesia e Rianimazione 1 degli Spedali Civili di Brescia, Gabriele Tomasoni, a tentare il tutto per tutto: "È stata un’illuminazione felice – ha dichiarato -. Ci siamo detti: facciamogli incontrare la moglie". Così, la consorte di una vita è stata accompagnata al letto dove il marito era sdraiato da oltre tre mesi, vestita di tutte le protezioni necessarie per evitare di rimanere contagiata dal Covid. La visita della moglie ha come riacceso una luce per l'anziano che, pochi giorni dopo, ha iniziato a manifestare segnali di ripresa che per oltre novanta giorni i medici e gli infermieri aspettavano. E man mano che passavano le ore, la sua ripresa procedeva sempre meglio, fino a migliorare a tal punto da non necessitare più del respiratore meccanico. L'anziano è uscito dalla terapia intensiva ed è ormai fuori pericolo.

Il figlio a Fanpage: Era l'ultimo saluto, poi il miracolo

"Quel giorno in ospedale c’eravamo anche noi 8 figli, noi dietro ad un vetro ovviamente e lei nella stanza con mio padre", racconta a Fanpage.it uno dei figli dell'anziano. "Era l’ultimo saluto, orami si stava spegnendo e il Dott. Tomasoni (e tutta la sua equipe di medici e infermieri) che ringrazieremo per sempre ci hanno concesso di dirgli addio. Non lo vedevamo da mesi e quella era l’ultima volta, per sempre. Pochi giorni dopo il miracolo e dopo 2 mesi di coma si è svegliato e ha finalmente cominciato a dare i primi segni di miglioramento".

L'abbraccio di Rosa e Giorgio

Un'altra bella storia che ha fatto da fotografia al lieto fine durante la pandemia da Covid in Lombardia, è quella di Rosa e Giorgio che si erano potuti riabbracciare dopo molti giorni dal ricovero in ospedale del marito. I medici dell'ospedale di Cremona avevano organizzato l'incontro, documentato da diverse fotografie che hanno commosso il web. "Giorgio è una di quelle persone alle quali non puoi far altro che affezionarti, mai un lamento, sempre un grazie. Ad un certo punto ci ha confessato la tristezza che provava perché voleva tornare a casa dalla sua Rosa", aveva scritto su Facebook la coordinatrice di Ginecologia Manuela Denti. Da lì, l'incontro. Purtroppo, però, il 16 luglio scorso Rosa è spirata a causa dell'aggravamento di una malattia che l'aveva indebolita.

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