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Aereo da turismo precipita a San Donato: 8 morti

Aereo caduto a San Donato, la strage di Linate e lo schianto del Pirellone: i disastri aerei a Milano

L’incidente aereo di ieri a San Donato Milanese fa tornare con la mente indietro di vent’anni, quando l’8 ottobre 2001 a Linate si scontrarono due aerei sulla pista di decollo: nell’incidente persero la vita oltre cento persone. Un anno dopo un piccolo aereo turistico si schiantò contro il Pirellone. Ecco tutti i disastri aerei di Milano.
A cura di Giorgia Venturini
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Ci sono tre date e luoghi che Milano non dimenticherà mai: sono l'8 ottobre del 2001 all'aeroporto di Linate e il 18 aprile 2002 al grattacielo Pirelli. A queste due ora si aggiunge il 3 ottobre 2021 a San Donato Milanese. Sono i tre disastri aerei avvenuti nella città capoluogo di Milano: tra il primo e l'ultimo ci sono vent'anni di distanza, ma ieri quando è stato lanciato l'allarme che un aereo da turismo era precipitato su un edificio in costruzione a San Donato Milanese per molti è sembrato di tornare indietro nel tempo. Anche perché l'incidente non è avvenuto molto lontano da via 8 ottobre 2001, giorno della tragedia di Linate in cui persero la vita più di 100 persone. In molti quindi hanno gridato alla coincidenza.

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Il disastro aereo di Linate

Sono le 8.10 dell'8 ottobre 2001, all'aeroporto di Milano Linate un aereo privato, un Cessna Citation CJ2. entra per sbaglio nella pista principale di decollo e viene travolto da un McDonnell Douglas MD-87 della compagnia aerea Scandinavian Airlines. L'impatto è violentissimo: muoiono tutti i passeggeri del Cessna così come quelli del MD-87 che non riuscendo a decollare è andato a schiantare contro un edificio adibito allo smistamento dei bagagli. Anche tutti gli addetti ai lavori di quell'area sono morti nell'esplosione. Quel giorno morirono 118 persone: quel giorno passerà alla storia come il disastro aereo con il più alto numero di vittime mai accaduto in Italia. Le indagini hanno accertato che si è trattato di un incidente provocato anche da vecchi e limitati strumenti dell'aeroporto di Linate: la segnaletica non aveva ricevuto manutenzione e non era a norma, il radar di terra non era attivato così come i sensori sulla pista. A questi si aggiungono una serie di errori umani.

L'incidente aereo del grattacielo Pirelli

Poco più di un anno dopo, i cieli di Milano tornano a far paura. Sono le 17.15 quando un aereo da turismo con a bordo solo il pilota decolla dall'aeroporto di Locarno-Magadino: si tratta di un monomotore Rockwell Commander 112TC. Nei successivi 30 minuti il pilota va fuori rotta e comunica alcune difficoltà al centro di controllo. Sono le 17.44 quando la torre di Linate richiama l'aereo senza ottenere risposta: il piccolo velivolo, complice la distrazione del pilota, perde rapidamente quota arrivando a poco più di 213 metri, ovvero di qualche metro più basso il grattacielo Pirelli. Forse anche colpa del sole basso che ha fatto perdere visibilità al pilota, l'aereo tenta una virata di correzione all'ultimo minuto senza però riuscirci. Inevitabile l'impatto con il 26esimo piano del grattacielo, sede della Regione Lombardia: scoppia subito un vasto incendio spento solo dopo alcune ore. I rottami cadono in strada e invadono tutta la zona attorno. In questo incidente persero la vita il pilota Luigi Fasulo, Anna Maria Rapetti e Alessandra Santonocito, due dipendenti di Regione Lombardia. Oltre alle tre vittime ci furono una sessantina di feriti.

Incidente a San Donato Milanese

Passano vent'anni circa da questi due incidenti e ieri 3 ottobre Milano assiste al terzo disastro aereo. Sono le 13.04 quando l'aereo da turismo pilotato dal noto imprenditore romeno Dan Petrescu decolla dall'aeroporto di Linate: passano pochi secondi e l'aereo esce prima dalla rotta e poi dal radar. Precipita "come un sasso" sul tetto di un edificio in costruzione di San Donato Milanese, vuoto al momento dell'incidente e a pochi metri di distanza dalla fermata della metro. Nello schianto muore l'imprenditore romeno Dan Petrescu, sua moglie e il figlio di 30 anni. Ma anche gli altri passeggeri: gli amici della famiglia erano l'italiano Filippo Nascimbene, di 32 anni e originario del Pavese, la moglie Claire Alexandrescou, cittadina francese, e il figlio di appena un anno Raphael. Tra i passeggeri anche la nonna del piccolo, Miruna Anca Wanda Lozinschi, e un amico del figlio dell'imprenditore, il canadese Julien Brossard. Ora indaga la Procura per disastro colposo.

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