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Aereo caduto a Milano, generale dell’Aeronautica: “Escludo solo un guasto al motore”

Spiega tutti i passaggi tecnici del disastro aereo di ieri il generale dell’aeronautica, oggi in pensione, Carlo Landi: “L’aereo è precipitato quasi completamente in verticale. Per questo mi viene da escludere che si debba parlare solo di un guasto al motore. Se così fosse l’aereo non perderebbe subito quota”.
A cura di Giorgia Venturini
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A sinistra il generale dell'aeronautica oggi in pensione Carlo Landi
A sinistra il generale dell'aeronautica oggi in pensione Carlo Landi
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"Il tipo di aereo precipitato ieri a Milano è un velivolo molto diffuso e sicuro. Dotato di tutti i sistemi di sicurezza". Entra nel dettaglio il generale Carlo Landi, in servizio per 41 anni nell'aeronautica e oggi in pensione. A Fanpage.it spiega – grafici alla mano – quanto è accaduto analizzando le prime informazioni certe finora a disposizione. "È necessario precisare fin da subito che sarà la scatola nera a rivelare cosa è successo". Al momento infatti si sa che il velivolo è decollato da Linate regolarmente: quota e velocità aumentavano senza alcuna anomalia fino a raggiungere i 300 chilometri orari. Poi la velocità è drasticamente diminuita, riprende potenza e infine si azzera. Qualche minuto dopo il Pilatus Pc-12, del ricco imprenditore romene Dan Petrescu, cade sul tetto dell'edificio in costruzione di San Donato Milanese: nello schianto hanno perso la vita, oltre al miliardario che era ai comandi, altre sette persone, tra cui un bambino di un anno.

Generale, cosa è successo all'areo?

Ad ora si possono fare solo congetture. Le certezze si avranno solo dopo aver analizzato la scatola nera (già recuperata) che rivelerà ogni manovra fatta dal pilota e se tutti gli apparati elettronici funzionavano o meno. Di certo però possiamo dire che l'aereo è precipitato come fosse un sasso: contro l'edificio ci è arrivato quasi in verticale. Lo dimostrano anche i rottami trovati in una zona limitata dell'area e non sparpagliati in diversi metri.

Una caduta di questo tipo è molto strana?

Può essere successo di tutto: a volte un incidente è dovuto a una catena di eventi. Non parlerei però solo di un guasto al motore: se ci fosse stata un'anomalia al motore (uno solo in questo tipo di velivolo) l'aeroplano sarebbe riuscito a restare in quota ancora qualche minuto grazie alle ali. Tempo magari sufficiente per ritornare in aeroporto. Ci sono buone probabilità che il pilota riesca a far atterrare l'aereo.

Cosa si deve fare nel caso in cui il motore si blocchi improvvisamente?

Deve abbassarsi di quota cercando di tenere l'aereo stabile. Poi provare ad atterrare ritornando in aeroporto oppure fare un atterraggio di fortuna.

Esiste una proceduta generale che i piloti devono adottare qualsiasi sia l'emergenza?

Certo. Ogni pilota sa perfettamente il protocollo da adottare in casi come questi. La regola generale però è sempre: pilotare l'aeroplano, navigare e comunicare. Ovvero cercare di mantenere il velivolo in assetto, navigarlo verso il punto in cui si è deciso di andare e comunicare con la torre di controllo.

Ogni volta che c'è un'emergenza bisogna lanciare il may day?

No. Anzi, i piloti ci pensano sempre due volte prima di dare l'allarme. Pensano prima a come risolvere il problema: in caso di difficoltà chiedono alla torre di controllo di ritornare in aeroporto. La torre allora chiede al pilota se vuole dichiarare emergenza: se sì partono una serie di procedure. prima tra tutte vengono bloccati altri decolli e atterraggi dando così l'assoluta precedenza all'aereo in difficoltà. Sulla pista poi si attivano vigili del fuoco e ambulanza. Quindi è per questo che i piloti non sempre lanciano il may day.

Come nel caso dell'incidente di ieri?

Sì. Si sente il pilota chiedere di rientrare in aeroporto e poi basta. Silenzio. Ora possiamo fare solo ipotesi su cosa sia successo.

È mai capitato a lei di trovarsi in una situazione di emergenza in volo?

Si. sì per anni ho collaudato, quale navigatore militare, nuovi aerei. Quindi con il pilota abbiamo spesso dovuto risolvere molti problemi.

Un momento che ricorderà per tutta la vita?

Ero in volo con chi per tanto tempo è stato il mio pilota preferito. Stavamo volando sopra Sabaudia. Doveva essere un volo tranquillissimo, a un certo punto però il motore ha avuto un cedimento: abbiamo così portato l'aereo verso il mare e, io prima delle costa e il mio collega dopo la costa, ci siamo lanciati con il seggiolino. Questo perché era luglio e lungo la costa c'erano molte persone in spiaggia. Dovevamo evitare che il sedile di 100 chili finisse sopra di loro. È stato sicuramente un momento di forte tensione, però ora siamo qui a raccontarlo.

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