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Migranti, la denuncia della Ong Open Arms: “I libici hanno lasciato morire in mare una donna e un bambino”

Oscar Camps, fondatore della Ong Open Arms, denuncia su Twitter: “La guardia costiera libica ha annunciato che aveva intercettato una barca con 158 persone a bordo e ha fornito assistenza medica e umanitaria. Quello che non ha detto è che hanno lasciato due donne e un bambino a bordo e hanno affondato la nave perché quelle persone non volevano andare sulla pattuglia libica”, A bordo sono stati ritrovati i cadaveri di una donna e un bimbo.
A cura di Charlotte Matteini
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La Guardia Costiera libica, a cui l'Italia ha sostanzialmente appaltato il controllo del traffico di barconi che salpano dai porti nazionali verso l'Europa e a cui l'Italia ha dato attrezzature e finanziamenti per lo svolgimento del compito, non starebbe affatto salvando i migranti alla deriva nel Mar Mediterraneo ma anzi distruggerebbe le imbarcazioni che trova nelle vicinanze e abbandona i migranti che si rifiutano di salire sulle motovedette libiche. Secondo quanto denunciato dal fondatore della Ong Open Arms con un tweet, questa mattina al largo della Libia sarebbe stata trovata una nave distrutta con a bordo i cadaveri di una donna e un bambino. "La guardia costiera libica ha annunciato che aveva intercettato una barca con 158 persone a bordo e ha fornito assistenza medica e umanitaria. Quello che non ha detto è che hanno lasciato due donne e un bambino a bordo e hanno affondato la nave perché quelle persone non volevano andare sulla pattuglia libica", scrive Oscar Camps.

"Sono stati trovati una donna e un bambino cadaveri, e una donna ancora in vita abbandonati in una barca distrutta a 80 miglia dalla Libia dalla cosiddetta guardia costiera libica. Denunciamo l'omissione di soccorso", annuncia inoltre la Ong. "Quando siamo arrivati, abbiamo trovato una delle donne ancora in vita. Non abbiamo potuto fare nulla per recuperare l'altra donna e il bambino, che a quanto pare è morto poche ore prima che li trovassimo. Per quanto tempo avremo a che fare con gli assassini arruolati dal governo italiano per uccidere?", prosegue Camps.

La notizia del ritrovamento dell'imbarcazione distrutta è stata rilanciata da vari politici italiani ed europei, tra cui il deputato Erasmo Palazzotto e la sindaca di Barcellona Ada Colau. "Ministro Matteo Salvini, questi sono i suoi amici della Libia: hanno distrutto un barcone con due donne e un bambino dentro. Soltanto una donna è sopravvisuta. Magari lei ha qualche parola da rivolgere alle famiglie della donna e del bambino morti? EUROPA DEBE REACCIONAR!!!", ha twittato Colau.

"Matteo Salvini, questo è quello che fa la guardia costiera libica quando fa un salvataggio umanitario. Open Arms ha salvato l’unica superstite mentre i tuoi amici libici hanno ucciso una donna ed un bambino. Almeno oggi abbi la decenza ed rispetto di tacere e apri i porti", denuncia invece il deputato di Leu, Erasmo Palazzotto.

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