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Migrante accusato di stupro assolto con formula piena. Noi con Salvini organizzò ronda contro di lui

Un cittadino marocchino di 31 anni era stato accusato di violenza sessuale su una minore: l’uomo è stato assolto per non aver commesso il fatto, e i suoi accusatori ora potrebbero essere incriminati per calunnia e falsa testimonianza.
A cura di Davide Falcioni
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Accusato di violenza sessuale su una minore, non solo è stato assolto con formula piena perché il fatto non sussiste ma ora i suoi accusatori rischiano di essere incriminati per falsa testimonianza e calunnia. Protagonista della vicenda, raccontata da Repubblica, Mohamed Chajari, cittadino marocchino senza fissa dimora di 31 anni denunciato da una 17enne e un 18enne di Castellaneta Marina, in provincia di  Taranto, la scorsa estate. Il nordafricano era accusato di aver palpeggiato la giovane in spiaggia; in realtà stava solo cercando di soccorrerla dopo un suo svenimento, sollevandole le gambe e gettandole dell'acqua sulla faccia. Un gesto che era stato interpretato dal fidanzato della ragazza come un tentativo di stupro, tanto da scagliarsi con una bottiglia di birra contro il marocchino procurandogli una profondissima ferita alla testa.

Per i giudici, di un collegio della prima sezione penale del tribunale composto da sole donne e presieduto dal giudice Fulvia Misserini, non solo quelle accuse erano false, ma gli atti emersi durante le indagini vanno trasmessi alla procura perché ci sono i presupposti per denunciare per calunnia e falsa testimonianza i due accusatori del marocchino.

Le accuse mosse al 31enne vennero strumentalmente utilizzate dai leghisti pugliesi per una campagna contro gli immigrati. Il segretario regionale Rossano Sasso definì il 31enne "bastardo irregolare" e qualche giorno dopo, insieme ad altre forze dell'estrema destra pugliese, si organizzarono delle vere e proprie ronde sul lungomare tarantino contro i venditori ambulanti stranieri, ronde che però non incontrarono di certo le simpatie dei bagnanti, che accusarono i partecipanti di essere solo dei fascisti in cerca di visibilità. Come se non bastasse anche il Ministro degli Interni pubblicò un tweet sulla vicenda, scagliandosi contro il "clandestino" e promettendo misure drastiche grazie al decreto sicurezza.

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