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Matteo Salvini avvisa M5S: “Se mi danno del ‘rompicoglioni’ e insultano le cose si complicano”

Matteo Salvini è stato intervistato a Quarta Repubblica su Rete4 e si rivolge agli alleati di governo del Movimento Cinque Stelle: “Sono convinto che, su Venezuela e Tav, un accordo tra persone di buonsenso si trovi. Certo, se continuano ad insultarmi e darmi del rompicoglioni le cose si fanno più complicate”
A cura di Annalisa Cangemi
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Il ministro degli Interni Matteo Salvini, ospite di Quarta Repubblica su Rete4, in onda questa sera, è intervenuto sulla crisi in Venezuela, su cui il governo italiano non ha preso ancora una posizione chiara, sebbene anche lo stesso presidente della Repubblica Mattarella abbia provato a sollecitare l'esecutivo, chiedendo all'Italia "senso di responsabilità", visto che tutti gli altri Stati dell'Unione europea hanno già riconosciuto Guaidò come legittimo presidente"Non stiamo facendo una bella figura. C'è sostanzialmente una dittatura – ha proseguito – ma c'è una parte dei nostri alleati che dice che bisogna agire gradualmente. L'ultima cosa che voglio fare è un'ingerenza in una Paese straniero ma qui ci sono di mezzo i diritti umani". Matteo Salvini vorrebbe che Maduro si facesse da parte, mentre i Cinque Stelle vorrebbero mantenere una linea di ‘non ingerenza'. E le opposizioni hanno criticato il governo, per l'isolamento del nostro Paese a livello internazionale.

"Sono convinto che, su Venezuela e Tav, un accordo tra persone di buonsenso si trovi. Certo, se continuano ad insultarmi e darmi del rompicoglioni le cose si fanno più complicate…", ha detto riferendosi agli alleati pentastellati. In ogni caso il titolare degli Interni ha smentito l'idea di un rimpasto di governo: "Le possibilità sono meno di zero", ha assicurato. La Tav "dovrebbe essere un vanto per l'Italia. Se i lavori ripartono, il primo treno passa nel 2030, ma non dipende solo da me, faccio parte di un'alleanza. Su questo non siamo d'accordo, ma da persone adulte, ci mettiamo seduti intorno a un tavolo e troviamo una soluzione". 

Sul caso Diciotti questa sera il vicepremier leghista si è espresso così: "Un eventuale sì della Giunta parlamentare a processare il ministro dell'Interno sul caso della nave Diciotti sarebbe un precedente grave, non per Salvini ma perché una parte della magistratura deciderebbe cosa la politica può o non può fare". Alla domanda sul suo stato d'animo per l'esito del voto della Giunta Salvini ha risposto: "Non ho mai problemi con nessuno e, come vede, vivo sereno".

Riguardo al reddito di cittadinanza, il cui sito è stato messo online oggi, ha detto: "Sono felice dell'operazione reddito di cittadinanza, è utile mettere soldi in tasca a milioni di italiani che non hanno niente mentre l'economia rallenta: serve ai consumi ed anche alla dignità delle persone. Il Governo deve dare, non prendere", ha detto il ministro, aggiungendo che "nella prossima manovra finanziaria interverremo sulla aliquota Irpef".

Quindi ha attaccato il senatore Matteo Renzi: "Ha fatto miracoli, dato soldi a tutti ma non l'hanno capito…che ragazzo sfortunato – ha detto ironico – Renzi è il passato, ora gli italiani stanno dando fiducia a noi".

Matteo Salvini è tornato sulla questione degli stipendi dei giornalisti Rai, come Fabio Fazio e Bruno Vespa, problema sollevato dall'esponente pentastellato Alessandro Di Battista: "Stipendi da 2, 3, 4, 5 milioni all'anno per una televisione pubblica, pagata dagli italiani, credo siano irrispettosi. Non ce l'ho con qualcuno, ma penso che si possa fare bene il mestiere del giornalista, del comico, del caberattista e del presentatore senza guadagnare milioni. Non stavo parlando di Fazio, noooo – ha detto scherzando – che non guardo mai".

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