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Matteo Renzi: “I gilet gialli usano violenza e Di Maio gli assicura il suo sostegno”

Matteo Renzi va all’attacco del governo e del vicepresidente del Consiglio, Luigi Di Maio, nella sua ultima e-news. L’ex presidente del Consiglio critica aspramente la decisione di Di Maio di sostenere il movimento dei gilet gialli francesi: “Assicura il proprio sostegno ai ‘Gilet Gialli’ proprio nel momento in cui questi usano violenza sui palazzi delle istituzioni e contro i poliziotti”.
A cura di Stefano Rizzuti
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Il senatore del Pd, Matteo Renzi, torna all’attacco del governo nella sua ultime e-news. A partire dall’appoggio annunciato da Luigi Di Maio al movimento dei gilet gialli in Francia. “Il ministro Di Maio – accusa Renzi – assicura il proprio sostegno ai ‘Gilet Gialli’ francesi proprio nel momento in cui questi usano violenza sui palazzi delle istituzioni e contro i poliziotti”. L’ex presidente del Consiglio spiega che “è impossibile tacere davanti a quello che sta accadendo” e fornisce un elenco di punti contestati: “Non solo la questione migratoria, utilizzata da Salvini per i propri sondaggi in spregio a qualsiasi principio di umanità. Ma tutto quello che sta accadendo in queste ore. Il ministro della Sanità e dei pandori, Giulia Grillo, scheda gli scienziati sulla base delle loro idee politiche, una roba sinceramente enorme. La città di Roma discute fino all’ultimo minuto se riaprire o no le scuole perché ci sono troppi rifiuti e troppi topi per le strade. Il vicesindaco di Trieste si vanta sui social dopo aver buttato via la coperta di un senzatetto. Quando leggo certe notizie – e penso soprattutto a quella che ci viene da Trieste – credo che si stia perdendo il senso profondo dell’umanità. E proprio per questo ritengo che sia obbligatoria una grande battaglia culturale e di resistenza civile”.

Renzi commenta anche il costo dello spread, parlando di una notizia “che passa sotto silenzio e certo non potete aspettare di sentirla sui TG Rai: tra l’altro, il TG2 sta riuscendo nell’impresa di far rimpiangere Emilio Fede come modello di imparzialità (e ho detto tutto). La notizia è la seguente: abbiamo il conto finale di quanto ci è costato lo spread nei mesi del Governo Populista. Le dirette facebook di Salvini, il balcone di Di Maio, le geniali intuizioni di Toninelli non sono gratis, si pagano. E le paghiamo tutti. Volete sapere quanto ci sono costate? Un miliardo e settecento milioni di euro di maggiore spesa per interessi nel solo terzo trimestre 2018! Ora, cerchiamo di essere chiari. 1.700.000.000€ è una cifra enorme. Vi vogliono far credere che con i populisti si risparmia perché si tagliano gli sprechi: Di Maio va in Cina in economy, dunque il popolo risparmia. Quanto avrà risparmiato il prode Di Maio con quel biglietto? Diciamo 1.700€. Ci vogliono un milione di viaggi in Cina per far pari con quello che in soli tre mesi questo governo ci ha fatto spendere in più. Il populismo non è gratis, costa; e il conto lo portano a voi. Non a caso il prossimo anno le tasse in Italia saliranno. Lo dice l’Ufficio Studi del PD? No, lo dicono i documenti del Governo. Ecco qui. Devo dire che il Governo nei documenti ufficiali dice la verità: hanno confessato che con il Decreto Di Maio ci saranno più disoccupati, che con la Legge di Bilancio crescono le tasse, che nessuno intende cancellare il sistema dell’accoglienza diffusa dei migranti. Il problema è che nessuno legge i documenti del Governo, nemmeno i ministri che, in teoria, quei documenti dovrebbero scriverli. O non li leggono o non li capiscono”.

Il senatore del Pd si trova negli Stati Uniti dove ha incontrato anche il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres: “È vero: le organizzazioni internazionali hanno tanti limiti. Ma se vogliamo affrontare le grandi questioni del nostro tempo, dal climate change alle migrazioni, dai diritti delle donne alle diseguaglianze nelle città, le Nazioni Unite sono fondamentali. Non si risolvono le grandi questioni mondiali chiudendosi dentro il proprio cortile. Chi scommette sul sovranismo gioca sulle paure delle persone ma non risolve le vere sfide che il nostro pianeta ha davanti”. Infine, un messaggio sul Pd: “Noi siamo un’altra cosa. Loro sono quelli che strappano le coperte ai senza tetto, che lasciano 49 disperati in mezzo al mare e che raddoppiano le tasse ai volontari. Noi siamo e saremo quelli del terzo settore, del dopo di noi, dei diritti, della legge sullo spreco alimentare. Orgogliosamente un’altra cosa”.

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