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Maroni: “Non sarà Berlusconi il candidato premier alle elezioni”

In una conferenza stampa in Via Bellerio, il leader leghista annuncia che non sarà il Cavaliere il candidato premier dell’alleanza Lega-Pdl. Allo stesso tempo scarta l’ipotesi Alfano a Palazzo Chigi: “Noi vogliamo Tremonti”.
A cura di Biagio Chiariello
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L‘alleanza tra PdL e Lega Nord è cosa fatta, ma il candidato premier del redivivo asse di centrodestra non sarà Silvio Berlusconi. Lo ha detto poco fa Roberto Maroni durante la conferenza stampa in via Bellerio. Il leader del Carroccio ha sottolineato che nell'accordo siglato col Popolo della Libertà non è stato indicato chi correrà in prima persona alle elezioni politiche di febbraio. Ha specificato, però, che questa persona sarà scelta «congiuntamente» da Pdl e Lega «in caso di vittoria». E se Berlusconi si è permesso di suggerire il nome di Alfano, da parte sua Maroni indica invece Giulio Tremonti. Per adesso nessuna dichiarazione da parte degli animi "azzurri" dell'alleanza. Ma c'è da dire che probabilmente la scelta non piacerà al 100% a Berlusconi & c. che proprio sulla base dei dissidi con l'ex ministro dell'Economia e le sue manovra ha visto spaccare il proprio Governo.

"Sono sicuro di vincere in Lombardia" – In merito all'accordo col PdL, Maroni si dice «molto soddisfatto, perché così posso ragionevolmente affermare che in Lombardia si vince». Ha poi assicurato che saranno spiegate alla base leghista le ragioni che hanno portato all'ennesima "stretta di mano" con Berlusconi, da lui definita «utile, positiva e coerente». L'ex capo del Viminale ammette che andare da soli si sarebbe andati verso una «inevitabile sconfitta» alle elezioni regionali per il post-Formigoni alle quali «non temo nessuno», dice. «Albertini è destinato a un modesto piazzamento, ricordo che qualche settimana fa disse "se Maroni vince gli regalerò una Ferrari", gli dico di prenotarla. Non temo nessuno dei due perchè sono sicuro di vincere» afferma il candidato governatore. E in caso di vittoria, dopo  il voto si procederà «alla sostituzione del segretario della Lega e a dar vita al cambio generazionale» ha spiegato.

La macroregione del Nord – Poi aggiunge che «dopo le elezioni daremo vita alla macroregione del Nord: qualunque governo ci sarà a Roma dovrà passare per la macroregione che la Lega intende costituire tra Lombardia, Veneto, Piemonte e Friuli durante la prossima legislatura regionale». Nello specifico, «l'accordo scritto prevede che tutte le regioni del nord possano trattenere  il 75% delle tasse sui loro territori, con la creazione di una euroregione del Nord» dice Maroni.

"La nuova inchiesta? E' una bufala" – Maroni non può esimersi dal rispondere alle domande sulla nuova inchiesta che la procura di Roma avrebbe aperto nei confronti del gruppo della Lega Nord al Senato, per fare chiarezza su presunte irregolarità nella gestione delle risorse pubbliche. «Si tratta di un'inchiesta bufala che vede una sola persona indagata che io stesso ho denunciato. E comunque non sono un complottista», ha spiegato l'ex ministro dell'Interno. Il riferimento è a Manuela Privitera, ex segretaria amministrativa del gruppo del Carroccio a Palazzo Madama, «licenziata e denunciata per appropriazione indebita» precisa Maroni.

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