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Marò, Barroso avverte: “Conseguenze sulle relazioni tra Ue e India”

“Incoraggiamo l’India a trovare urgentemente una soluzione soddisfacente per tutti”, così il presidente della Commissione europea José Manuel Barroso spiegando che “in ogni caso la Ue si oppone alla pena di morte”.
A cura di Susanna Picone
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L’Unione europea continua a seguire con attenzione il caso dei due marò italiani Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, trattenuti in India da quasi due anni perché accusati di aver ucciso due pescatori. E, secondo quanto ha fatto sapere il presidente della Commissione europea José Manuel Barroso, “incoraggia l’India a trovare una soluzione soddisfacente per tutti”. In una conferenza stampa con il Presidente del Consiglio italiano Enrico Letta, Barroso ha toccato la complessa vicenda dei due marò italiani. La Ue – ha sottolineato Barroso – “è impegnata a combattere la pirateria ed è profondamente contraria all’uso della pena di morte”.

Letta: “Vogliamo che la vicenda si concluda presto” – Per Barroso le decisioni della giustizia indiana sulla vicenda dei marò avranno conseguenze sulle relazioni tra l’Unione europea e New Delhi: “Ogni decisione sul caso potrebbe avere un impatto sulle relazioni complessive Ue-India – ha spiegato – e sarà valutata con attenzione”. Enrico Letta, da parte sua, ha detto di sperare che la vicenda dei due marò in India si concluda presto e ha sottolineato quando sia importante per arrivare a una soluzione positiva la solidarietà dei partner europei. Il premier ha poi parlato dei marò e del suo incontro con Barroso anche su Twitter.

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