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Maestro suicida in Francia: insegnanti ribellatevi alla malsana alleanza genitori-figli

In Francia un maestro si è tolto la vita dopo gli insulti di genitori e alunni per aver spostato un ragazzino dalle scale e avergli provocato un graffio. L’assurda vicenda è spia di un problema molto più vasto. In Francia, come in Italia, l’alleanza tra genitori e figli sta distruggendo il ruolo dell’insegnante nella scuola.
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Un insegnante francese è morto suicida dopo gli insulti ricevuti da genitori e alunni. La sua colpa? Aver spostato di peso un ragazzino che bloccava il passaggio agli altri compagni di scuola e avergli così provocato un graffio. Da quel momento sul suo capo sono piovute le accuse di maltrattamento da parte dei genitori, poi l'onta di doversi giustificare con i propri superiori, infine gli insulti di alunni e genitori. Alla fine il maestro Jean non ha retto e si è tolto la vita. Ai funerali del maestro si sono presentati in tre, tra i suoi colleghi, che adesso iniziano a ribellarsi. Altro segnale inequivocabile dell'assurdità di una vicenda, che è spia di un problema molto più vasto. In Francia, come in Italia e nel resto d'Europa: l'alleanza genitori-figli sta stritolando le possibilità educative del nostro sistema scolastico.

Racconto un aneddoto personale giusto per capirci. Sul finire degli anni Ottanta, ai tempi delle scuole elementari, tornai a casa da scuola e dissi ai miei genitori che la maestra mi aveva mollato un ceffone. Era vero. La risposta immediata e all'unisono dei miei fu: "Ha fatto bene, chissà cosa hai fatto per meritarlo". Ora. Con questo non voglio dire che prendere ceffoni fosse normale, né giusto, voglio però evidenziare un fatto e cioè: fino a pochi anni fa l'alleanza tra genitori e classe docente era qualcosa di indiscutibile. I genitori si fidavano dei docenti e i docenti sapevano di avere un ruolo educativo che nessuno, nemmeno l'autorità genitoriale, avrebbe messo in discussione.

Col tempo, invece, la situazione si è completamente ribaltata. Oggi che ho quarant'anni e molti miei amici svolgono la professione insegnante, ogni giorno sento dire di quanto stia diventando sempre più complicato svolgere il proprio ruolo in un contesto scolastico che difatti li priva di ogni autorità sull'allievo. Col risultato che a pagarne le conseguenze sono gli stessi allievi, cresciuti in un ambiente scolastico che per non incappare in accuse o denunce si autocensura ed evita di svolgere il suo ruolo educativo. Che è fatto anche di rimproveri, prese di posizione nette, al limite anche di interventi fisici come quelli del maestro Jean. Non fatemelo ribadire di nuovo: ovviamente parliamo di autorità, non di violenza. Mi pare ovvio che chi crede che picchiare uno studente sia giusto non può svolgere il mestiere di insegnante. Sarebbe però ora di chiedersi se i genitori che insultano un maestro fino a spingerlo al suicidio possano continuare ad esercitare il loro ruolo di genitori.

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Scrittore, sceneggiatore, giornalista. Nato a Napoli nel 1979. Il suo ultimo romanzo è "Le creature" (Rizzoli). Collabora con diverse riviste e quotidiani, è redattore della trasmissione Zazà su Rai Radio 3.
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