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Lotta all’evasione fiscale tra manette e condoni: nuova manovra alle porte?

Se le pensioni e l’Iva non si toccano e se è necessario garantire più risorse ai comuni, come si raggiunge il pareggio del bilancio? Ecco le nuove ipotesi per una nuova manovra economica.
A cura di Danilo Massa
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Roberto Calderoli e Giulio Tremonti

Quando tutto sembrava essere deciso, ecco che tutto cambia. Se ieri il governo aveva reso noto che gli anni di studio e quelli del servizio militare sono di nuovo riscattabili, ad essere ridiscussa, adesso, è l'intera manovra. Prima delle pensioni, del resto, era saltata anche l'ipotesi del contributo di solidarietà ai redditi superiori ai 90mila euro, aprendo un "buco" di 3,7 miliardi per il raggiungimento del pareggio del bilancio.

Si torna inoltre a riflettere anche su un'altra entrata, che ha un valore di ben 6 miliardi di euro. Si tratta dei tagli ai trasferimenti agli enti locali, contro i quali la Lega ha mostrato – sempre e volentieri – la propria ostilità. Che si decida di ridurre i tagli o di eliminarli, comunque ci si muova, ad allontanarsi sarà sempre lui: il "pareggio del bilancio".

TAGLI E CACCIA AGLI EVASORI. Ma secondo alcuni, la soluzione alla riapertura di tutti questi buchi sarebbe prossima a venire. Sempre con l'impegno – e qui risiede il dilemma – di non scontentare nessuno. Iniziamo dai comuni: i tagli di 5-6 miliardi dovrebbero essere confermati, ma gli enti locali potrebbero rientrare della perdita economica dando la caccia agli evasori. In questo caso si accorderebbe ai comuni un maggiore potere e, "scovato" il colpevole, gli enti locali beneficerebbero dell'intera aliquota del reddito evaso, riemerso e tassato.

I numeri dell'evasione nel 2010

BASTONE O CAROTA. Potenziando i comuni, dunque, si sarebbe il via alla caccia agli evasori, prefigurando loro una politica in un cui i proverbiali bastone e carota verrebbero adoperati in senso alternativo, più che alternato: "bastone o carota". Gli evasori dovrebbero infatti decidere se continuare a celare il proprio reddito e rischiare di subire un inasprimento delle pene, o se invece dichiarare tutto, beneficiando in questo modo di un nuovo condono fiscale attravero ridiscussione del precedente concordato.

MANETTE AGLI EVASORI. A parte la possibile pubblicazione dei redditi dei cittadini e la lotta alle società di comodo, potrebbero essere inasprite le sanzioni economiche e, soprattutto, potrebbe prevedersi l'arresto agli evasori fiscali. Un accordo con la Svizzera, inoltre, potrebbe far emergere nuovi capitali, anche se in realtà il governo italiano preme per un accordo europeo con la Confederazione elvetica.

Tuttavia la lotta all'evasione ha sempre esiti incerti e non è possibile dunque inserire alcun numero sotto la colonna "entrate" del bilancio. Ciononostante il governo avrebbe stimato 700milioni di entrate nel primo anno e 1.6miliardi nel secondo.

IVA E PENSIONI. Tornando invece a voci del bilancio di più facile valutazione economica, sembra ormai certo che l'Iva non sarà aumentata, mentre sulle pensioni è ancora tutto da vedere. Su questa forma di remunerazione che negli ultimi abbiamo visto allontanarsi e ridursi sempre di più (esattamente come ciò che marcia verso l'orizzonte), è tornato a parlare Maurizio Gasparri, che ha ammesso che «molto, forse, si farà nei mesi futuri».

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