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Puglia, scontro frontale tra treni: capistazione indagati per disastro e omicidio colposo

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La Procura di Trani ha iscritto i primi nomi nel registro degli indagati per l'incidente avvenuto martedì sulla tratta a binario unico tra Ruvo di Puglia e Corato in cui hanno perso la vita 23 persone. Ci sono 52 feriti, di cui 8 in prognosi riservata. Probabilmente sabato i funerali.

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Procura di Trani: "Inverosimile l'ipotesi dell'errore umano"

"Inverosimile" che l'incidente ferroviario avvenuto in Puglia sia stato provocato da un errore umano. Lo sostengono gli inquirenti della Procura di Trani, i quali sottolineano quanto sia poco plausibile l'ipotesi del mero errore umano e che non possa essere stato lo sbaglio dei soli lavoratori a provocare la strage che ha portato alla morte di 23 persone e al ferimento di 50. "Inverosimile il concorso di una serie di comportamenti tutti convergenti su un unico evento", sostengono gli inquirenti,  i quali giudicano improbabile la concatenazione di eventi che ha portato i due capistazione che hanno dato il via libera ai treni, i due macchinisti e i due capitreno che non si sono accorti che i loro convogli non dovevano partire. Per questo motivo le indagini stanno affrontando un secondo livello: capire se i ferrovieri erano tutti nelle condizioni di percepire il pericolo.

A cura di Charlotte Matteini
23:20

Scontro treni in Puglia, indagati capistazione: “Hanno cagionato il disastro”

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Secondo la procura di Trani sono i due capistazione di Andria e Corato ad aver “cagionato l'incidente ferroviario” avvenuto martedì in Puglia e costato la vita a 23 persone. Ma “parlare solo di errore umano è riduttivo” secondo il procuratore di Trani Francesco Giannella. Gli inquirenti, infatti, hanno allargato l'inchiesta, acquisendo documenti, atti, immagini, dati informatici e avviando accertamenti all'interno dell'Ufficio trasporti a impianti fissi di Bari, un organo periferico del Ministero dei trasporti.

L’inchiesta – Nell'avviso di garanzia notificato ai due capistazione di Andria e Corato, Vito Piccarreta e Alessio Porcelli, indagati per disastro ferroviario colposo e omicidio colposo plurimo, viene contestato di “aver cagionato l'incidente ferroviario” in cui sono morte 23 persone e altre 50 sono rimaste ferite. Secondo quanto emerso finora, il capostazione di Andria avrebbe dovuto consentire la partenza del treno fermo in stazione solo nel momento in cui avesse visto arrivare gli altri due treni provenienti da Corato, uno dei quali viaggiava con ritardo.

Il giallo del cambio treno – Secondo le dichiarazioni dei familiari di una vittima, i passeggeri in partenza da Andria sarebbero stati fatti scendere dal primo treno per salire su un secondo convoglio. Ma la Procura di Trani, che ha fatto accertamenti dopo queste dichiarazioni, ha smentito.

Cantone: “Collegamento con corruzione” – Del disastro in Puglia ha parlato anche Raffaele Cantone: “L'incidente è probabilmente frutto di un errore umano – ha detto il presidente dell'Autorità anticorruzione – e lo accerterà la magistratura, ma è certamente conseguenza di un problema atavico del nostro Paese, che è la difficoltà di fare le infrastrutture, malgrado gli sforzi messi in campo. E una delle ragioni di questa difficoltà è certamente da individuare nella corruzione”.

Mattarella in Puglia – Nella giornata di giovedì intanto il presidente della Repubblica Mattarella ha incontrato i parenti delle vittime nel policlinico di Bari. Mattarella ha promesso “giustizia” alle persone colpite dal tragico incidente ferroviario. Agli amministratori delle comunità coinvolte, Matterella ha detto “di essere vicini e sostenere le famiglie”.

A cura di Susanna Picone
19:26

Scontro treni, pm: "I due capistazione hanno cagionato il disastro"

Sono i due capistazione di Andria e Corato, Vito Piccarreta e Alessio Porcelli, ad "aver cagionato l'incidente ferroviario" che due giorni fa ha coinvolto due treni a nord di Bari, in Puglia, e che "ha provocato il decesso di 23 persone e il conseguente ferimento di altri 50 passeggeri". E' quanto si legge nell'avviso di garanzia notificato ai due indagati, predisposto dal pm di Trani Simona Merra, uno dei cinque magistrati che indagano sulla sciagura ferroviaria.

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A cura di Biagio Chiariello
18:59

Mattarella: "Prometto giustizia ai parenti delle vittime"

Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, si è recato al Policlinico di Bari dove ha reso omaggio alle vittime dell'incidente ferroviario  di due giorni fa. Si è fermato, poi, a parlare con i familiari e ha anche visitato i tre feriti in prognosi riservata. Il Capo dello Stato, come riferito dai parenti delle vittime, ha promesso che sarà fatta giustizia. Napolitano ha fatto visita a Nicola Lorizzo, il macchinista del treno partito da Andria e coinvolto nell'incidente, che è ricoverato nel reparto di Neurochirurgia. In precedenza era passato a salutare anche Aureliana Colella, ricoverata nel reparto di Ortopedia, e Amalia Ricciardi che si trova in Chirurgia d'urgenza.

Foto LaPresse - Donato Fasano14/07/2016 Bari (Italia)cronacaIl Presidente Mattarella rende omaggio alle vittime dell'incidente ferroviario in PugliaNella foto: Sergio MattarellaPhoto LaPresse - Donato Fasano07 14 2016 Bari (Italy)newsPresident Mattarella in Puglia after two passenger trains collided
Foto LaPresse – Donato Fasano
14/07/2016 Bari (Italia)
cronaca
Il Presidente Mattarella rende omaggio alle vittime dell'incidente ferroviario in Puglia
Nella foto: Sergio Mattarella
Photo LaPresse – Donato Fasano
07 14 2016 Bari (Italy)
news
President Mattarella in Puglia after two passenger trains collided
A cura di Biagio Chiariello
17:01

Lʼad di Ferrotramviaria: "Non ha sbagliato solo il capostazione"

"Dobbiamo capire cosa non ha funzionato nella catena di controllo, perché la responsabilità della partenza era ed è dei capistazione però qualcosa comunque doveva intervenire perché questo non accadesse". Lo dice Massimo Nitti, ad di Ferrotramviaria, parlando dell'incidente tra Andria e Corato. "Per come sono strutturati i regolamenti il capostazione poteva sbagliare ma qualcuno si doveva accorgere che stava sbagliando", ha aggiunto.

A cura di Biagio Chiariello
16:16

Imminenti informazioni garanzia a capistazione Andria e Corato

I capistazione di Andria e Corato, Vito Piccarreta e Alessio Porcelli, saranno ascoltati come indagati nell'inchiesta della Procura di Trani sul disastro ferroviario. Gli interrogatori saranno tenuti nei prossimi giorni dalla squadra mobile della Questura di Bari diretta da Luigi Rinella. I due sono gli unici indagati e tra oggi e domani dovrebbero ricevere informazioni di garanzia in occasione delle autopsie.

A cura di Susanna Picone
12:00

Le autopsie saranno effettuate solo sui corpi dei dipendenti di Ferrotramviaria

Saranno effettuate a fine mattinata le autopsie virtuali – cosiddette "virtuopsie" sulle salme della tragedia ferroviaria di martedì mattina fra Andria e Corato. Sui corpi verranno effettuati degli accertamenti con Tac. Le reali autopsie, invece, saranno solo due, e saranno effettuate nella giornata di domani sui corpi dei dipendenti della Ferrotramviaria. Lo ha reso noto il direttore  dell'Istituto di Medicina Legale del Policlinico di Bari, Francesco Introna. I tempi per procedere alle autopsie sono strettamente legati all'espletamento delle attività giudiziarie: sono "esami irripetibili", pertanto gli indagati possono nominare propri consulenti.

A cura di Claudia Torrisi
07:43

Cosa sappiamo dell'incidente tra due treni in Puglia

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Martedì mattina due treni pieni di pendolari e studenti si sono scontrati frontalmente sulla tratta a binario unico tra Ruvo di Puglia e Corato. I morti sono 23, tutti identificati, cinquanta invece i feriti di cui 23  ancora ricoverati. Otto sarebbero in prognosi riservata. Alcuni passeggeri, tra cui un bimbo, sono stati estratti vivi dalle lamiere. Sabato i funerali delle vittime.

  •  Il bilancio della strage: 23 cadaveri ricomposti e identificati dai parenti al Policlinico di Bari.  Cinquantadue il numero dei feriti: di questi, 8 sono in prognosi riservata. La maggior parte dei feriti sono ricoverati ad Andria. Le salme saranno consegnate ai parenti venerdì 15 luglio e "i funerali si terranno sabato mattina secondo modalità da definire", ha detto il professor Francesco Introna, responsabile del dipartimento di Medicina legale, al termine delle procedure di identificazione. Sabato le esequie delle vittime. Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella è atteso oggi pomeriggio, visiterà la camera ardente. Il Comune di Andria e quello di Corato hanno proclamato il lutto cittadino.
  •  L'indagine: la Procura di Trani indaga per omicidio colposo plurimo e disastro ferroviario. Il fascicolo è stato aperto a carico di ignoti, ma adesso ci sono i primi tre nomi iscritti nel registro degli indagati: si tratta dei due capistazione e del responsabile movimento della stazione di Andria, tutto personale di Ferrotramviaria.
  • Le cause: sul binario unico tra Andria e Corato, dove è avvenuto l'incidente, non c'è automatizzazione ma è previsto un sistema a chiamata tra le stazioni, un "blocco telefonico". Le stazioni e i capistazione devono quindi avvisare dell'arrivo dei treni e trasmettere le informazioni ai macchinisti. Una delle due stazioni non avrebbe quindi bloccato uno dei due treni o uno dei due treni non avrebbe ricevuto o rispettato il blocco. Anche il ministro Delrio ha mandato gli ispettori e annunciato l'avvio di una commissione d'inchiesta.
  • Le operazioni di ricerca: I soccorritori hanno lavorato giorno e notte per trovare superstiti e sgombrare il campo dalle lamniere. Dopo aver rimosso i due treni però è stato dato lo stop alle ricerche.
  • Recuperata una "scatola nera": la notte scorsa la Polfer di Bari è riuscita a recuperare la scatola nera del treno proveniente da Bari coinvolto nella strage. L'oggetto è considerato dagli investigatori di "fondamentale importanza" per il prosieguo delle indagini. Dalla scatola nera, infatti, sarà possibile risalire alla velocità cui viaggiavano i convogli e ricostruirne la dinamica dei fatti prima dello scontro che ha ucciso 27 persone. La scatola nera del convoglio proveniente da Barletta sembra invece andata distrutta: la stessa Polfer ha infatti spiegato che ne sarebbero stati ritrovati solo alcuni frammenti.
  • L'inchiesta di Ferrotramviaria: è di tipo amministrativo ed è condotta dalla stessa società che gestisce la tratta. Il direttore generale Massimo Nitti ha promesso chiarezza: "Non abbiamo mai pensato di far camminare non in condizione di sicurezza, abbiamo fatto tutto ciò che potevamo. I viaggiatori sono il nostro patrimonio. E' una tragedia immane". Il dg si è messo a disposizione delle autorità
  • Il record di donatori di sangue: circa 3.000 sacche ematiche sono state raccolte dall'inizio dell'emergenza. "Sono orgoglioso dei nostri donatori. Vorrei ringraziare la macchina perfetta della Protezione civile così come tutti gli operatori del 118, gli operatori sanitari degli otto ospedali che hanno accolto i feriti, i medici dell'Istituto di medicina legale del Policlinico di Bari. Di fronte a una delle più gravi emergenze nella storia della regione, la risposta è stata perfetta", ha detto il governatore della Puglia, Michele Emiliano.
A cura di Claudia Torrisi
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