224 CONDIVISIONI
video suggerito

Draghi ottiene la fiducia al Senato: 262 voti a favore e 40 contrari

224 CONDIVISIONI

Il governo Draghi ha ottenuto la fiducia al Senato con 262 voti a favore, 40 contrari e 2 astenuti. A Palazzo Madama si è votato in tarda serata, domani toccherà alla Camera. Draghi ha espresso il suo programma di governo: ha spiegato che "il nemico è il virus" e che la priorità sono "il lavoro, superare la crisi economica e lo sviluppo sostenibile". Il presidente del Consiglio ha inquadrato il nuovo governo in una prospettiva "europeista e atlantista". Nella replica ha aggiunto di dover dimostrare di meritare la stima ricevuta coi fatti. Passata la prova delle due Aule, il governo Draghi sarà operativo. Salvini ha incontrato i vertici di Forza Italia prima del discorso di Draghi, mentre al Senato è nato l'intergruppo Pd-M5s-Leu. La maggioranza è stata ampia, nonostante qualche dissidente del Movimento 5 Stelle abbia votato contro (meno di 20). Lega, Pd, M5s, Forza Italia, Leu e gli altri partiti di centro hanno appoggiato il governo. Nel frattempo la base del Movimento 5 Stelle si spacca, perché gli attivisti chiedono di ripetere il voto su Rousseau. Nel Pd c'è grande polemica per il ruolo delle donne nel nuovo governo, mentre Matteo Salvini torna a fare discorsi contro l'euro. C'è attesa per le nomine dei sottosegretari.

23:29

Il governo Draghi ha ottenuto la fiducia al Senato

Immagine

Il governo Draghi ha ottenuto la fiducia al Senato: i voti favorevoli sono stati 262, quelli contrari 40 e 2 gli astenuti. Hanno votato a favore quasi tutti i gruppi parlamentari: Movimento 5 Stelle, Lega, Forza Italia, Pd, Italia Viva, Leu, Azione e +Europa, oltre al gruppo degli Europeisti. Sono poco più di una decina di dissidenti del M5s che hanno votato contro, oltre agli esponenti di Fratelli d’Italia. In questo momento è ancora in corso la prima chiama, ma la maggioranza è ampia.

A cura di Stefano Rizzuti
23:08

Ciampolillo ci ricasca: chiede di parlare per ultimo e in ritardo

Immagine

Il senatore Lello Ciampolillo torna a essere protagonista di un episodio in zona Cesarini a Palazzo Madama. Ciampolillo avevo chiesto di poter parlare in dissenso dal suo gruppo, il Misto, sulla fiducia al governo Draghi. Ciampolillo era l’ultimo iscritto a parlare, ma secondo la presidente del Senato, Elisabetta Casellati, non era iscritto: “Arriva sempre all’ultimo momento”, lo riprende la presidente del Senato. Poi Ciampolillo interviene in Aula rispondendo anche a Matteo Salvini, che lo aveva citato durante le sue dichiarazioni di voto.

A cura di Stefano Rizzuti
23:04

Chi sono i senatori che non voteranno fiducia a Draghi: tra di loro almeno 12 esponenti M5s

Immagine

Dopo le dichiarazioni di voto dei gruppi parlamentari anche alcuni senatori hanno annunciato le loro intenzioni sulla fiducia al governo Draghi, spiegando che voteranno in dissenso rispetto al loro gruppo di appartenenza. A dire no alla fiducia saranno Gianluigi Paragone, che definisce Draghi un “incappucciato della finanza”, Mario Michele Giarrusso, Elena Fattori che annuncia il no anche di Paola Nugnes, ma anche alcuni esponenti del Movimento 5 Stelle: Mattia Crucioli, Bianca Laura Granato, Luisa Angrisani, Elio Lannutti, Virginia La Mura, Fabio Di Micco. A loro si aggiungono, anche se non l'hanno annunciato in Aula, Barbara Lezzi, Matteo Mantero, Cataldo Mininno, Vilma Moronese, Nicola Morra, Rosa Abate. Si asterrà invece Tiziana Drago, del gruppo Misto.

A cura di Stefano Rizzuti
22:33

Meloni accusa: "Rai censura intervento Fdi al Senato, prove di regime"

Immagine

La presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, denuncia su Facebook un episodio avvenuto durante le dichiarazioni di voto sulla fiducia al governo Draghi: “Prove di regime: al Senato la televisione di Stato decide di mandare la pubblicità durante L'UNICA DICHIARAZIONE DI VOTO IN DISSENSO CON IL GOVERNO DRAGHI, quella di Luca Ciriani, Capogruppo di Fratelli d'Italia. Vergogna”. Il concetto viene ribadito poco dopo in Aula dal senatore Alberto Balboni: “Durante la dichiarazione di voto del presidente Ciriani, l’unico ad aver dichiarato il voto contrario, la Rai ha interrotto la diretta televisiva, ha censurato il presidente Ciriani e ha mandato la pubblicità. Se questa è una prova di regime ci siamo direttamente dentro, io chiedo che lei intervenga direttamente sulla Rai”.

La presidente del Senato, Elisabetta Casellati, riporta poi la replica sulla base di quanto accertato: “C’è stato un cambio di rete annunciato da Rai 3 a Rai 2 e non è stato perso nulla dell’intervento del senatore Ciriani. Quando c’è stato il cambio di rete è stato riportato per due volte per un minuto l’intervento, anzi mi dicono ci sia stata un’aggiunta proprio per non far perdere il filo del discorso”.

A cura di Stefano Rizzuti
22:28

Licheri conferma sì M5s a Draghi: “Ma non è incondizionato né scontato, le romperemo le scatole"

Immagine

Il Movimento 5 Stelle voterà la fiducia al governo Draghi chiedendo al presidente del Consiglio di avere “coraggio”. Il capogruppo al Senato, Ettore Licheri, torna però sulla precedente crisi di governo: “L’unica ragione vera della crisi era uccidere il Movimento 5 Stelle e uccidere politicamente il presidente uscente Giuseppe Conte”. “Il nostro non sarà mai un sì incondizionato, sarà un sì vigile e guardingo, non dia mai per scontato il nostro sì perché noi le rompere le scatole”, spiega poi Licheri. Il capogruppo M5s conclude rivolgendosi a Draghi: "Dia corpo e gambe all’intuizione del nostro Beppe Grillo di dotare questo Paese di un ministero della Transizione ecologica. Perché finalmente le parole transizione energetica e mobilità sostenibile non siano solo slogan vuoti".

A cura di Stefano Rizzuti
22:21

Salvini ribadisce sì della Lega a Draghi: "Fiducia a governo dà più forza a Italia in Europa"

Immagine

Noi ci siamo, la Lega c’è convintamente”, afferma durante le dichiarazioni di voto sulla fiducia al governo Draghi Matteo Salvini. “È già cambiato il mondo rispetto alla compravendita dei senatori di un mese fa”, dice Salvini ironizzando su Ciampolillo. “La fiducia al suo governo, che è convinta, significa dare più forza all’Italia in Europa”, afferma con convinzione Salvini ritenendo che se l’Ue sbaglia “è un diritto criticarla e cambiarla”. “L’Europa è casa nostra, è la culla del cristianesimo, della libertà, dei diritti, del lavoro. L’Europa che vogliamo è quella del benessere, della crescita, della tutela della famiglia, non è però l’Europa dell’austerità, dei vincoli di bilanci, dei tagli agli ospedali e alle scuole”, aggiunge il leader della Lega. Salvini dice che fanno bene i presidenti di Regione che cercano i vaccini al di fuori degli accordi Ue e attacca i virologi e le loro “presenze televisive” continue “in cerca di fama che terrorizzano il Paese”. Salvini chiede di andare avanti con le grandi opere, citando la Tav e la realizzazione del Ponte sullo Stretto.

A cura di Stefano Rizzuti
22:09

Bernini conferma sì di Forza Italia a fiducia: “Governo Draghi incoraggiato dall'inizio da Berlusconi”

Immagine

Il sì di Forza Italia alla fiducia “consapevole e responsabile” al governo Draghi viene ribadito in Aula dalla capogruppo Anna Maria Bernini: “Noi di Forza Italia ci sentiamo un po’ nutrici del vostro governo, che è stato incoraggiato fin dall’inizio dal nostro presidente Berlusconi per uscire quanto prima dalle secche dell’immobilismo precedente. Anche noi abbiamo reso possibile la nascita del nostro governo. Lei troverà nei parlamentari di Forza Italia degli alleati leali”. "Saremo i custodi del culto, lei sarà il sacerdote. Chi ama veramente questo paese non si trincera sugli spalti osservando, ma scende in campo e combatte per dare al nostro Paese un grande futuro”, conclude Bernini.

A cura di Stefano Rizzuti
21:58

Pd vota fiducia a Draghi, Marcucci: “No a polemiche quotidiane nella maggioranza”

Immagine

Il Pd conferma il suo sì alla fiducia al governo Draghi con il capogruppo al Senato, Andrea Marcucci: “Lei l’ha chiamato un governo per il Paese, mi sembra un nome appropriato. Tutta questa maggioranza composita e difficile non può che avere una sintesi e una voce sola, quella del presidente del Consiglio. Non ci possono essere polemiche quotidiane, distinzioni, sottolineature, differenze su questioni rilevanti per il futuro del Paese. Sui temi divisivi dobbiamo avere il coraggio di parlare per tempo e non mettere in difficoltà il governo”.

A cura di Stefano Rizzuti
21:48

De Petris (Leu-Misto): “Voteremo fiducia per portare nel governo sfide su nostre idee”

Immagine

Loredana De Petris, presidente del gruppo Misto e senatrice di Leu, conferma in Aula il voto favorevole alla fiducia al governo Draghi, “non un governo di coalizione, ma un governo del Paese”. “Abbiamo deciso di dare la fiducia non solo per senso di responsabilità, ma perché siamo qui a portare dentro questa maggioranza enorme la sfida per il cambiamento, la sfida sulle nostre idee, per l’Italia che vogliamo costruire”, spiega De Petris durante le dichiarazioni di voto.

A cura di Stefano Rizzuti
21:38

Fdi conferma che non voterà la fiducia a Draghi: “Vogliamo elezioni subito"

Immagine

Fratelli d’Italia conferma il suo no alla fiducia al governo Draghi. Il capogruppo al Senato, Luca Ciriani, rivendica la “coerenza” del suo partito: “Noi ci siamo impegnati a un’alternativa di centrodestra, quindi mai al governo con il Pd e con i 5 Stelle. Le promesse si mantengono e la parola data va onorata, costi quel che costi”. “Noi siamo destra di governo, ma non con qualsiasi governo e a qualsiasi costo”, aggiunge Ciriani. La richiesta di Fdi resta quella di andare a “elezioni subito”. “Per molte ragioni saremo convintamente all’opposizione del suo governo, ma mai all’opposizione degli interessi dell’Italia”, conclude Ciriani.

A cura di Stefano Rizzuti
21:29

Italia Viva annuncia sì a fiducia a Draghi, Bellanova: "Dobbiamo essere all'altezza della sfida"

Immagine

Italia Viva voterà sì alla fiducia al governo Draghi, come annunciato in Aula, durante le dichiarazioni di voto, dalla senatrice Teresa Bellanova. La quale rivendica la decisione di arrivare alla crisi di governo, con la conseguente nomina di Draghi. Bellanova parla soprattutto di riformismo: “Riformismo è una parola spesso abusata e mal utilizzata. Il riformismo che amiamo è quello che mette al centro della politica la realtà. Il riformismo deve essere l’antagonista principale del cinismo”. L’ex ministra di Iv parla anche del discorso di Draghi: “Non ci appassiona la domanda se il suo sarebbe stato un governo tecnico o politico. Fin dall’inizio abbiamo detto che la domanda era mal posta, sfido chiunque a non rintracciare un impianto eminentemente politico nel suo intervento. Definire questa maggioranza eterogenea è una constatazione, resta la questione se questa eterogeneità sia un punto di forza o di debolezza: dipende da tutti noi essere all’altezza della sfida. Serve il lavoro duro e rigoroso, che costruisce risposte, l’arte di trovare il punto di mediazione più avanzato”.

A cura di Stefano Rizzuti
21:17

Europeisti confermano fiducia a Draghi: "Speriamo che europeismo altri partiti sia sincero"

Immagine

Il neo-nato gruppo degli Europeisti conferma la sua fiducia al governo Draghi al Senato. Durante le dichiarazioni di voto, il presidente del gruppo, Raffaele Fantetti, ribadisce la fiducia all’esecutivo parlando dell’importanza dell’europeismo di questo governo e delle forze che lo sostengono: “Noi ci auguriamo che tutte queste forze politiche siano sincere e coerenti con questo approccio, perché riteniamo che l’europeismo debba diventare una bussola dell’approccio di governo. Un’europeismo solo formale e dettato dall’opportunismo politico non darebbe all’Italia le coperture di cui ha bisogno”.

A cura di Stefano Rizzuti
21:10

Autonomie votano sì a fiducia a Draghi: “Bene stile asciutto e continuità con governi precedenti”

Immagine

La senatrice delle Autonomie, Julia Unteberger, annuncia il voto positivo del suo gruppo al governo Draghi: “Apprezziamo il suo invito a parlare solo quando si ha qualcosa da dire, speriamo che questo governo acquisti un’anima. La politica non si fa solo coi sentimenti, ma di sicuro non si fa con i risentimenti”. Unterberger esprime apprezzamento anche per lo stile “asciutto ed essenziale” di Draghi, pur non risparmiando qualche critica sulla scelta della squadra di governo: “Solo le donne nel governo dei migliori non hanno trovato lo spazio che meriterebbero. È bene invece che ci sia una certa continuità rispetto ai governi precedenti. Bene aver ringraziato Conte, ma anche ai ministri Gualtieri e Amendola deve essere dato atto di portare a casa il più grande pacchetto di aiuti europei della storia”.

A cura di Stefano Rizzuti
20:56

La linea di Draghi sui migranti: "In Ue necessario meccanismo obbligatorio di redistribuzione"

Immagine

Il presidente del Consiglio, Mario Draghi, parla anche della gestione delle politiche migratorie nella sua replica al Senato: “Ci vuole piena assunzione di responsabilità da parte delle istituzioni europee. Le nuove proposte fanno seguito al fallimento dei negoziati, ma non sciolgono lo stallo politico specie sul principio di solidarietà. Rimane la contrapposizione tra gli Stati di frontiere esterne e stati del Nord e dell’Est Europa, principalmente preoccupati di evitare i movimenti secondari dei migranti. L’Italia, appoggiata da alcuni paesi mediterranei, propone come concreta possibilità un meccanismo obbligatorio di redistribuzione dei migranti pro-quota”.

A cura di Stefano Rizzuti
20:51

Draghi conferma impegno per inserire ambiente in Costituzione: “Andiamo in questa direzione”

Immagine

Il concetto di sviluppo sostenibile potrebbe essere inserito nella Costituzione. A dirlo è il presidente del Consiglio, Mario Draghi, durante la sua replica al Senato e riprendendo un intervento in cui si ribadiva l’esistenza di un progetto di legge per inserire l’ambiente nella Carta costituzionale: “Questo governo conferma l’impegno di andare in questa direzione”, afferma Draghi.

A cura di Stefano Rizzuti
20:17

Faraone: "Perché non chiediamo più il Mes? È lei, presidente Draghi, il nostro Mes"

Immagine

"Ci chiedono provocatoriamente perché non chiediamo più il Mes. Non lo chiediamo, presidente, perché il nostro Mes è lei, è questo Governo". Lo ha detto il capogruppo Iv a Palazzo Madama, Davide Faraone, nel suo intervento in aula al Senato durante la discussione sulla fiducia al nuovo Governo Draghi. Il Mes era appunto una delle richieste che il leader di Iv Matteo Renzi aveva fatto al governo Conte, uno dei motivi per cui poi ha deciso di aprire la crisi di governo, ritirando le sue ministre.

A cura di Annalisa Cangemi
20:08

Conclusa la discussione generale in Senato, si riprende alle 20.40 con la replica di Draghi

Immagine

La presidente del Senato Elisabetta Casellati ha annunciato all'Aula del Senato la conclusione della discussione generale sulle comunicazioni programmatiche del presidente del Consiglio Mario Draghi. La seduta riprenderà alle 20.40, al termine delle procedure di sanificazione anti-Covid, con la replica del premier. Subito dopo si terranno le dichiarazioni di voto e, intorno alle 22,30, l'appello nominale dei senatori per la votazione della mozione della maggioranza per la fiducia al nuovo esecutivo.

A cura di Annalisa Cangemi
20:02

La senatrice Cinzia Leone (M5s) si commuove e annuncia tra le lacrime il Sì a Draghi

Immagine

Si è commossa in Aula, al termine del suo intervento, la senatrice del M5S Cinzia Leone. Il suo sì al governo Draghi non è un appoggio a cuor leggero: "Non è una fiducia in bianco ma sensibile e allo stesso tempo feroce", e promette che il Movimento "monitorerà" il lavoro dell'esecutivo attraverso i suoi ministri, "sentinelle nel governo. Dobbiamo ripartire, per questo il mio sarà un sì, per quanto lacerante e sofferto". Un Sì che si adegua all'esito indicato dalla votazione su Rousseau della base, "la stessa modalità e la stessa piattaforma che mi hanno permesso di essere qui senatrice della Repubblica", termina con la voce rotta dalla commozione.

A cura di Annalisa Cangemi
19:45

Berlusconi: "Mi sono riconosciuto nel discorso di Draghi, è stato di alto profilo"

Immagine

"Il presidente Draghi ha pronunciato un discorso dettagliato, di alto profilo, che guarda al futuro, che delinea un'Italia capace di rialzarsi e di ripartire. Mi sono riconosciuto nel suo discorso". Lo ha detto Silvio Berlusconi a Porta a Porta in onda stasera.

"L'amore per l'Italia e il senso del dovere al quale ha fatto riferimento sono la stella polare al quale è orientato il nostro impegno responsabile dall'inizio della pandemia. Sono le ragioni per la quale abbiamo chiesto la nascita di questo governo e per le quali sosterremo questo governo nell'interesse del Paese", ha aggiunto.

Parlando della ‘svolta europeista' di Salvini ha detto: "Io credo che sia una maturazione doverosa da parte della Lega, non so se definirla una svolta, ma certamente è un atto di saggezza che anche l'Ue apprezzerà. Ormai nessun Paese deve restare isolato, si deve andare verso quelli che io chiamo gli stati uniti d'Europa e non credo che Salvini per ora abbia intenzione di aderire a Ppe, ma se lo volesse gli darei volentieri una mano".

A cura di Annalisa Cangemi
19:26

Sgarbi: "Non do la fiducia a Draghi, ha detto 10 volte 'resilienza', mi sono cadute le braccia"

Immagine

"Ha detto cose condivisibili, generiche, soprattutto rispetto a quanto pensavo della sua sofisticata dottrina, ma poi ha detto dieci volte ‘resilienza', che vuol dire un accomodamento alle mode insopportabile". Vittorio Sgarbi, interpellato dalla AdnKronos, commenta così il discorso programmatico di Mario Draghi.

"Mi sono cadute le braccia – sottolinea – quando l'ho sentito dire per dieci volte la parola ‘resilienza'". Secondo il critico d'arte e deputato del gruppo Misto, è inaccettabile anche "la buffonata del ministero della transizione ecologica, che è solo fumo negli occhi, un ricatto ‘gretino' di Grillo".

"Che Draghi debba cedere è imbarazzante, la fiducia non gliela do" perché "sentirgli dieci volte ‘resilienza' non si può accettare".

A cura di Annalisa Cangemi
19:19

Gasparri (FI): "Presidente, 'draghizzi' i virologi"

Immagine

Il senatore Maurizio Gasparri (FI) si è rivolto al presidente Draghi: "Sia drago con i potenti e generoso con i deboli".

"Nei pochi minuti che ho a disposizione posso soltanto mandarle 5 telegrammi: 1) "Draghi" i virologi, ne vogliamo meno in Tv, e vogliamo meno confusione sulla pandemia, basta con i virologi show. Vacciniamo tutti ovunque; 2) Giustizia: attivi le procedure per i magistrati che sbagliano, come quel Sarpietro di Catania che ha fatto aprire un ristorante contro le norme;3) Lei, presidente Draghi, è europeo ma anche romano. Ecco, non dimentichi i fondi per la capitale; 4) Bene la sua posizione atlantista. Meno Cina vuol dire meno concorrenza sleale e meno via della Seta; 5) Riforma del Fisco: faccia pagare sin da domani la web tax ai giganti della rete".

A cura di Annalisa Cangemi
19:12

Faraone (Iv): "I riformisti ci saranno, senza alchimie e senza intergruppi"

Immagine

"A chi si è chiesto se ne valesse la pena, rispondiamo di si'. Il suo governo è la dimostrazione chiara di dove fosse la responsabilità in quei giorni di crisi politica e di governo, quando c'era chi diceva che l'unica possibilità per il Paese fossero le elezioni o la continuità del presidente Conte. Un'altra strada era possibile, quella della responsabilità che ora stiamo percorrendo". Lo ha detto Davide Faraone, capogruppo di Italia viva in Senato, intervenendo nell'Aula di Palazzo Madama. "Dovremo affrontare tre emergenze: all'inizio di marzo quella fiscale, non potremo lasciare sole le imprese, che rischiano di venire invase dalle cartelle esattoriali; poi l'emergenza occupazionale, il 1 aprile, quando si spalancheranno le porte per i licenziamenti; infine l'emergenza creditizia, il 1 luglio. Sono sfide che fanno tremare i polsi".

"Benissimo quello ha proposto per l'emergenza sanitaria, basta inutili primule dispendiose per il piano vaccinale. Dobbiamo investire su cultura e turismo, che possono rappresentare una ricchezza. Mi ha colpito una frase nel suo intervento: ‘non c'è sovranità nella solitudine'. Questa pandemia ci ha insegnato che nessuno si salva da solo. I riformisti ci saranno, senza alchimie politiche. Non abbiamo bisogno di intergruppi e distinguo, lo facciamo senza spirito di parte ma da italiani".

A cura di Annalisa Cangemi
18:53

Toninelli voterà Sì: "Presidente, starà dalla parte delle banche o dalla parte dei truffati?"

Immagine

"Da che parte vuole stare? Dalla parte di chi salva le banche o dalla perte dei truffati dalle banche?". Lo ha chiesto il senatore Danilo Tonielli, rivolgendosi al presidente Draghi. "Da tecnico lei ha avviato le privatizzazioni, ora cosa vuole fare?"

"C'è un pezzo di politica che lotta per mettere le mani sui fondi del Recovery plan, non lo permetta. Noi non accetteremo che si torni indietro su quanto fatto. Servono però altre leggi, come una legge sul conflitto d'interessi e sul salario minimo. Noi sui fatti valuteremo se continuare a sostenere il suo governo. Buona fortuna, ne avrà bisogno". Toninelli, pur avendo votato no al governo Draghi sulla piattaforma Rousseau, ha deciso che voterà sì.

A cura di Annalisa Cangemi
18:41

Bagnai (Lega) cita il motto dell'Unione europea: "'Unita nella diversità', come è questo governo"

Immagine

"Anche noi, come lei, non vediamo un fallimento della politica, ma è un fallimento dell'antipolitica. "Unita nella diversità" è del resto il motto dell'Unione europea, e lei ha ricordato che nessuna delle forze politiche della maggioranza ha fatto un passo indietro. Noi ci siamo sempre opposti alle politiche di austerità, e lei ci ha rassicurato con il suo discorso.

"Noi temiamo che la riattivazione delle regole europee possa avvenire prima che il Paese abbia recuperato", ha detto. "La sfida che si presenta è formidabile, ma formidabile è anche l'opportunità di rilanciare la voglia di lavorare di uno dei popoli più operosi del mondo. Se con la sua autorevolezza e credibilità riuscirà a promuovere la competitività del paese con la riforma della pubblica amministrazione e della giustizia il Paese le dovrà riconoscenza".

A cura di Annalisa Cangemi
18:10

Il deputato Palazzotto lascia Sinistra italiana: voterà la fiducia a Draghi

Immagine

"Oggi finisce il mio percorso dentro Sinistra Italiana. È una scelta dolorosa che assumo per rispetto di una comunità politica in cui non mi riconosco più". Con queste parole, in un post pubblicato su Facebook, Erasmo Palazzotto annuncia la sua rottura con Sinistra italiana. L'addio era nell'aria, dopo che il partito ha votato per il no alla fiducia al governo Draghi. L'onorevole Palazzotto e la senatrice De Petris avevano già annunciato che avrebbero votato sì, in dissenso dal gruppo.

Ma la decisione riguarda solo in parte la posizione presa da Sinistra italiana nei confronti di un governo con Lega e Forza Italia: "Nasce da una diversa lettura della crisi delle democrazie liberali in occidente e del ruolo che le sinistre dovrebbero avere in questo delicato momento storico. Ritengo anche per questo un errore non aver dato vita al processo costituente di Liberi e Uguali dopo le elezioni del 2018 per paura della complessità di un confronto tra culture politiche diverse. Errore a dire il vero condiviso con i compagni di Articolo Uno. Non ho condiviso il percorso politico che ha portato alla lista per le europee de la Sinistra che, allora come oggi, ci vedeva sbandare verso una concezione testimoniale della politica che si ripresenta sul nostro cammino ad ogni curva difficile", spiega nel lungo post.

"Oggi però non posso limitarmi a manifestare il mio dissenso. Scegliendo di non votare la fiducia al Governo Draghi si rischia di indebolire la necessità di consolidare un’alleanza politica che ritengo strategica per il futuro del Paese, quella tra LeU, il Partito Democratico e il Movimento 5 Stelle. Ci sono momenti in cui serve trovare il coraggio di fare scelte difficili. Oggi è uno di quei momenti. Votare la fiducia a questo Governo non è una scelta facile".

"Sarebbe stato più semplice decidere di stare all’opposizione mantenendo una purezza ideologica e lasciando ad altri il compito di difendere quel poco che abbiamo conquistato durante il Governo Conte 2 soprattutto sui temi che mi stanno più a cuore, quelli che hanno a che fare coi diritti delle persone. Ma ho deciso di fare la scelta più difficile perché penso che sottrarsi oggi alla responsabilità di combattere dentro il perimetro di questa maggioranza sia un errore politico".

Intanto, spiega Palazzotto, "Questa non è una maggioranza politica. Considerarla tale sarebbe un grave errore". Poi "Stare dentro il perimetro di questa anomala maggioranza è l’unico modo per contribuire all’Alleanza per lo Sviluppo Sostenibile proposta da Giuseppe Conte che ha al centro l’asse PD, M5S e LeU. Votare contro la fiducia a questo Governo significa quindi rinunciare a contribuire alla riorganizzazione di un fronte progressista nel Paese".

Infine, dice, "Va difeso il lavoro fatto fino a qui da Liberi e Uguali che grazie alla presenza di Roberto Speranza nel Governo è riuscita sino ad ora a garantire sicurezza e accesso universale alle cure a tutta la popolazione, anche grazie al più grande investimento di risorse nel sistema sanitario mai visto nella storia della Repubblica volto interamente a rafforzare, riformare e ristrutturare il servizio sanitario nazionale pubblico".

A cura di Annalisa Cangemi
17:52

Renzi: "Draghi è più politico di Conte e di molti che lo hanno preceduto, farà bene"

Immagine

"Draghi farà bene e secondo me è molto più politico di Conte: ha fatto il direttore generale del Tesoro, il governatore della Banca d'Italia, il presidente della Banca centrale europea: è più politico di molti che lo hanno preceduto, quindi ha una capacità di amministrare la res pubblica in modo evidente. Non lo definirei un ‘non politico', tutt'altro". Lo ha detto il leader di Italia viva, Matteo Renzi, nel corso della registrazione di Porta a Porta.

A cura di Annalisa Cangemi
17:13

Qual è il progetto di Draghi per la scuola

Immagine

"Dobbiamo tornare rapidamente ad un orario scolastico normale, ma dobbiamo fare il possibile per recuperare le ore di didattica in presenza perse lo scorso anno sopratutto nelle Regioni del Sud dove la didattica a distanza ha incontrato maggiori difficolta'". Lo ha detto il presidente del Consiglio Mario Draghi nell'Aula del Senato. A scuola, però, "bisogna tornare in sicurezza", ha precisato. Il ritorno alla normalità è possibile solo se si organizzano le lezioni spalmandole in più fasce orarie, per evitare assembramenti sui trasporti. Il cambiamento dovrà riguardare l'intero anno scolastico: "Occorre rivedere il disegno del percorso scolastico annuale. Allineare il calendario scolastico alle esigenze derivanti dall’esperienza vissuta dall’inizio della pandemia", ha detto il premier.

A cura di Annalisa Cangemi
16:48

Santanchè (FdI) a Draghi: "Presidente, lei è la foglia di fico del governo dei peggiori"

Immagine

"Presidente, vedo un miglioramento con la sua presenza. Ma se lo sguardo si allarga ai suoi compagni io vedo il ministro della Salute del governo Conte, che è lo stesso che ritirava in tutta fretta un libro che aveva scritto per autocelebrarsi per la gestione della pandemia, colui che invitava gli italiani a essere delatori con i propri vicini. Vedo lo stesso ministro degli Esteri, che messo sullo stesso piano l'alleanza con gli Stati Uniti e l'alleanza con la Cina, che è una dittatura. Vedo lo stesso ministro dell'Interno che ha cancellato i decreti Sicurezza, che ha reso di nuovo l'Italia il campo profughi. Mi dispiace, ma il suo non è il governo dei migliori, lei presidente è la foglia di fico del governo dei peggiori". È un passaggio dell'intervento della senatrice di Fratelli d'Italia Daniela Santanchè. "Lei avrà i nostri voti, quando farà le cose giuste per l'Italia e gli italiani, glieli daremo senza chiedere nulla in cambio. Ma stia attento a non farsi commissariare".

A cura di Annalisa Cangemi
16:37

Quagliariello: "Sbagliato non permettere alle coppie di festeggiare San Valentino in zona arancione"

Immagine

Il senatore di Cambiamo Gaetano Quagliariello, nel corso del dibattito in Aula dopo le comunicazioni del premier Mario Draghi, ha detto: "Oggi dopo un anno c'è da armonizzare la risposta a due emergenze che vanno viste insieme, non sono due capitoli separati, abbiamo l'emergenza sanitaria e abbiamo l'emergenza economica. È necessario che ora si dia un segno di cambiamento, che si tenga la barra dritta su quelle che sono le emergenze vere del Paese", ha aggiunto. "Ha parlato di governo antidepressivo, e lo abbiamo apprezzato. Non ha dato armonia al Paese per esempio negare un pranzo a San Valentino alle coppie che festeggiavano questa data in zona arancione. Si poteva aspettare 24 ore, prima di introdurre le nuove misure".

A cura di Annalisa Cangemi
16:08

Meloni vuole un intergruppo parlamentare di centrodestra, Salvini: "Io proposi federazione"

Immagine

La leader di Fratelli d'Italia Giorgia Meloni propone un intergruppo parlamentare di centrodestra, in risposta a quello che si è appena costituito al Senato, e che comprende i partiti della maggioranza uscente: "Se Pd, Movimento 5 Stelle e Leu hanno formato un intergruppo parlamentare per coordinare la loro attività nella maggioranza a sostegno di Draghi, evidentemente contro gli altri partiti che sostengono il governo – ha scritto Meloni in una nota rivolta agli altri partiti della coalizione – allora penso che anche il centrodestra debba dotarsi di un suo intergruppo per portare avanti il programma elettorale comune".

"A Giorgia Meloni dico che io proposi la federazione del centrodestra e mi è stato detto di no…Se ora si cambia idea va benissimo". Risponde Matteo Salvini su Skytg24, commentando la proposta.

A cura di Annalisa Cangemi
224 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views