Delitto di Garlasco, il giorno degli interrogatori: si indaga sull’impronta di Andrea Sempio, ascoltati Stasi e Marco Poggi, a Le Iene il supertestimone e i vocali di Cappa

La trasmissione ‘Le Iene’ ha mandato in onda alcuni messaggi vocali che Paola Cappa, cugina di Chiara Poggi, avrebbe inviato all’ex amico Francesco Chiesa Soprani. Negli audio la si sente dire: “I Carabinieri, la polizia, i detective avevano chiesto a mia sorella di aiutarli a incastrare Stasi”. E anche: “Guarda io non ho mai aperto bocca, però arriverà il giorno che la apro”.

La madre di Andrea Sempio (indagato per l'omicidio di Chiara Poggi) al programma tv Le Iene avrebbe riferito che una vicina di casa della vittima le avrebbe detto di aver sentito Chiara Poggi e sua cugina Stefania Cappa litigare il giorno prima dell'omicidio.

La madre di Sempio aveva raccontato tutto prima ancora che venisse riaperto il fascicolo in Procura (per la terza volta in 18 anni) su suo figlio. La presunta vicina di casa, rintracciata dall'inviato delle Iene, avrebbe però negato di aver mai detto una cosa simile nei giorni successivi il delitto. La madre di Sempio però ribadisce: "Non aveva motivo di raccontarmi delle balle. Perché stavamo proprio parlando e lei è uscita tranquillamente dicendomi: ‘Eh sì la domenica mattina avevano litigato'".

Questa sera il programma tv Le Iene ha mandato in onda l'intervista al presunto supertestimone del caso Garlasco che parla della borsa gettata nel canale a Tromello, vicino la vecchia casa della nonna delle gemelle Cappa, cugine di Chiara Poggi. Un racconto che la trasmissione tv aveva inizialmente consegnato in Procura e che solo stasera, dopo le ultime novità sul caso, è stato diffuso. Il presunto supertestimone spiega che anche in passato, dopo la morte di Chiara Poggi, provò a dire la sua.

È possibile che nelle nuove indagini sull'omicidio di Garlasco vengano effettuate anche analisi per individuare eventuali tracce di sangue nell'impronta del palmo di una mano trovata quasi 18 anni fa sulla parete destra delle scale, vicino al corpo di Chiara Poggi, e attribuita con una recente consulenza dattiloscopica ad Andrea Sempio.

Da quanto si apprende, sull'impronta, che non fa parte degli accertamenti genetici previsti nell'incidente probatorio, gli inquirenti potrebbero disporre ulteriori valutazioni, anche documentali, per stabilire se la mano che l'ha lasciata fosse insanguinata.

L'elemento dell'impronta a carico di Sempio è stato disvelato oggi nelle testimonianze di Marco Poggi e Alberto Stasi ed è stato messo a disposizione anche della difesa dell'indagato, il quale non si è presentato all'interrogatorio. La Procura non intende riconvocarlo.

Le anticipazioni della puntata di martedì 20 maggio de Le Iene: l’intervista al supertestimone del delitto di Garlasco, le telefonate tra la madre di Andrea Sempio e Alessandro De Giuseppe, giornalista del programma, e i messaggi vocali di Paola Cappa, una delle due cugine di Chiara Poggi.

Un’esclusiva del Tg1 svela che la Procura starebbe indagando su un’impronta attribuita da una recente perizia ad Andrea Sempio. Si tratterebbe di un'impronta già repertata dal Ris nel 2007 vicino al cadavere di Chiara Poggi ma che nel 2007  non sarebbe stata associata ad Andrea Sempio. Ecco cosa sappiamo.

Andrea Sempio, indagato per il delitto di Garlasco, non si è presentato all’interrogatorio in Procura. Pochi minuti dopo un’esclusiva del Tg1 ha svelato di sue tracce vicino al corpo di Chiara Poggi.

Cosa è successo oggi? E soprattutto cosa rischia Andrea Sempio non essendosi presentato in Procura? E se le sue impronte venissero confermate? Ha fatto chiarezza Paolo Di Fresco, avvocato penalista del Foro di Milano.

Oltre all'impronta della mano attribuita dalla Procura di Pavia ad Andrea Sempio, sulla parete destra delle scale dove fu trovato il cadavere di Chiara Poggi, ci sono anche un'impronta del pollice destro di Marco Poggi, fratello della vittima, 4 impronte del capitano Gennaro Cassese dei carabinieri di Vigevano, intervenuto nella villetta di via Pascoli, e altre 19 mai attribuite la cui utilità è stata classificata dal Ris di Parma come "nessuna". La nuova perizia disposta dalla Procura di Pavia è stata effettuata su delle fotografie.

Alberto Stasi non conosceva Andrea Sempio, non sapeva che faccia avesse. Lo avrebbe detto lo stesso Stasi, sentito oggi come teste nella nuova inchiesta a carico dell'amico del fratello di Chiara. L'interrogatorio ha trattato più temi tra cui la ricostruzione delle ore prima dell'omicidio e della sera prima. A Stasi sarebbe stato fatto presente di quell'impronta palmare che, secondo una consulenza dei pm, è di Sempio.

“Impronta di Andrea Sempio accanto al cadavere di Chiara Poggi? Per me ennesima bufala”, il commento dell'avvocato Massimo Lovati, difensore dell’indagato, dopo la rivelazione del Tg1. “Non abbiamo paura di niente. Non capisco come mai escano queste notizie da un segreto istruttorio”, così davanti ai giornalisti di "Chi l'ha visto?".

Si è conclusa l'audizione, come teste, di Marco Poggi, il fratello di Chiara, nell'ambito dell'inchiesta bis sull'omicidio condotta dalla Procura di Pavia. L'audizione era in programma nello stesso orario di Sempio e Stasi in una caserma dei Carabinieri del veneziano. Poggi doveva essere sentito dalla pm Giuliana Rizza. A quanto si apprende, l'interrogatorio del fratello di Chiara, e quello contestuale ma saltato di Andrea Sempio , servivano a chiarire quanto Sempio fosse davvero di casa nella villetta dei Poggi e quali erano i suoi rapporti con Chiara.

"Con la collaborazione degli inquirenti, Marco Poggi ha potuto essere sentito lontano dai giornalisti e ha risposto serenamente alle domande che gli sono state rivolte. Ad Andrea Sempio lo lega un'amicizia di lunga data e la convinzione della sua estraneità alla tragica vicenda che ha sconvolto la sua famiglia", il commento dell'avvocato che lo segue Compagna.

Dopo la decisione di Sempio di non presentarsi all'interrogatorio di oggi in Procura a Pavia, gli inquirenti riflettono su una eventuale riconvocazione, atto che al momento non viene previsto. Lo si apprende da fonti qualificate dopo la doppia convocazione in Tribunale, a Pavia, per Andrea Sempio e Alberto Stasi nell'ambito del nuovo filone di indagini per l'omicidio di Garlasco.

Ci sarebbe un'impronta di Andrea Sempio accanto al cadavere di Chiara Poggi, uccisa a Garlasco il 13 agosto del 2007. Lo rivela il Tg1, spiegando che è quanto contenuto nella perizia disposta dalla Procura di Pavia.

Al termine dell'interrogatorio ad Alberto Stasi – convocato per rispondere alle domande sul nuovo filone di indagini su Andrea Sempio – il suo avvocato Antonio De Rensis ha precisato: "Giornata assolutamente positiva. Non posso assolutamente dire nulla sugli argomenti perché ovviamente c'è un'indagine in corso. Quello che posso dire è che abbiamo risposto a tutte le domande e che siamo molto contenti di essere venuti. È durato il tempo giusto. Siamo molto soddisfatti. Non posso parlare del futuro, parlo del presente: continuo a dire che ho grande fiducia e grande rispetto per chi sta lavorando. Sicuramente è stata una giornata assolutamente positiva". Poi alla domanda sull'assenza di Andrea Sempio all'interrogatorio precisa: "Su di lui dovranno rispondere i loro avvocati". Come sta Alberto Stasi? "Alberto sta bene come sempre: rispettoso della condanna e sereno nei confronti di questa nuova indagine. Abbiamo fiducia, sempre più forte".

Si è concluso l'interrogatorio ad Alberto Stasi in Procura a Pavia. Stando alle prime informazioni ha risposto a tutte le domande dei magistrati: il contenuto delle domande e risposte non è stato reso pubblico perché c'è in corso un'indagine. L'interrogatorio è durato circa un'ora e mezza: lui è stato convocato in qualità di testimone assistito.

Alberto Stasi ha lasciato in auto il palazzo giustizia di Pavia senza rilasciare dichiarazioni ai giornalisti. Al volante dell'auto, come all'arrivo, c'era la sua avvocatessa Giada Bocellari.

Alberto Stasi, che era arrivato puntuale per l'interrogatorio di oggi, risulta ancora all'interno del tribunale. Né lui né i suoi avvocati per il momento sono stati visti uscire. L'unico condannato per il delitto di Garlasco doveva essere interrogato in contemporanea ad Andrea Sempio, che però oggi ha deciso di non presentarsi.

"Andrea sta bene. Segue le nostre direttive e le nostre strategie difensive", ha commentato l'avvocato Massimo Lovati parlando della decisione presa con Sempio di non presentarsi oggi in procura a Pavia dove era atteso per essere interrogato.

Perché Andrea Sempio non si è presentato all'interrogatorio di oggi a Pavia: i suoi avvocati hanno eccepito, notificando una memoria ai pm, la carenza nell'invito a comparire di un ‘avvertimento' ritenuto fondamentale, ossia per una questione procedurale. Non sono arrivati a Pavia nemmeno i suoi avvocati.

Andrea Sempio

Andrea Sempio ha deciso di non presentarsi oggi all'interrogatorio in tribunale a Pavia. Lo ha confermato a Fanpage.it la sua avvocata Angela Taccia. "Guerra dura senza paura. Codice di procedura penale noi ti amiamo", aveva scritto Taccia sui social lasciando pensare che ci possa essere stato un errore di notifica rispetto alla richiesta di comparizione davanti ai magistrati.

Alberto Stasi ha dribblato i giornalisti fuori dal Tribunale di Pavia entrando da un ingresso secondario del palazzo di giustizia. Il 41enne è arrivato insieme alla sua avvocata Giada Bocellari. L’altro legale, Antonio De Rensis, è entrato da solo dall’ingresso principale.

Non è chiaro se Andrea Sempio sia già arrivato a Pavia per l'interrogatorio: per il momento i giornalisti presenti non hanno visto né lui né i suoi avvocati.

Alberto Stasi, a bordo di un'auto guidata dalla sua avvocata Giada Bocellari, è entrato dal passo carraio in procura a Pavia dove verrà sentito come testimone assistito nella nuova inchiesta che vede indagato Andrea Sempio.

È arrivato a sorpresa al tribunale di Pavia anche Fabrizio Corona, intervenuto solo qualche ora fa sul suo canale con una puntata di "Falsissimo" sul delitto di Chiara Poggi. Corona si è fermato a parlare con i giornalisti all'esterno del tribunale ripetendo quelle che sono le sue convinzioni sulle nuove indagini che coinvolgono Sempio.

Foto di Chiara Daffini.

Una folla di giornalisti e curiosi sta cominciando ad affluire all'esterno del Tribunale di Pavia dove alle 14 sono in programma gli interrogatori di Alberto Stasi e Andrea Sempio, il primo condannato in via definitiva per l'omicidio di Garlasco e il secondo indagato per concorso con terzi o con Stasi nell'ambito del nuovo filone d'inchiesta aperto a marzo.

“È molto sereno e tranquillo, risponderà come sempre a tutte le domande, ci hanno chiamato e andiamo a testimoniare”, ha detto l’avvocato di Stasi Antonio De Rensis incontrando i giornalisti al suo arrivo a Pavia. L’avvocato ha chiarito che Alberto Stasi e Andrea Sempio non si conoscevano: “Non so se riscriveremo la storia del delitto di Garlasco ma so che la stiamo ridisegnando, c’è molta fiducia e molto rispetto per l’operato della magistratura. Credo sia un’indagine molto seria”.

La scorsa settimana è stata quella delle perquisizioni a sorpresa a casa di Sempio, dei suoi genitori e di alcuni amici, delle ricerche in un canale vicino Garlasco dove sono stati trovati oggetti ritenuti interessanti dagli investigatori ed è stata anche la settimana in cui è tornato alla ribalta il "ruolo" delle gemelle Stefania e Paola Cappa, cugine della vittima. Ma perché si sta parlando anche di loro, mai indagate in tutti questi anni? Sia perché le ricerche nel canale sono state fatte proprio nei pressi della vecchia casa della loro nonna (e perché un testimone avrebbe riconosciuto proprio una di loro nel gettare qualcosa nell'acqua), sia per un vecchio video di un abbraccio a Stasi riproposto da "Chi l'ha visto?". Inoltre, il loro nome è finito sui giornali anche per un servizio del settimanale Giallo. Unico elemento certo, comunque, che le riguarda in questo momento è che venerdì scorso, nel giorno dell'udienza sull'incidente probatorio, la Procura di Pavia ha disposto che vengano acquisiti anche i loro dna insieme a quello di altre persone. Anche il loro materiale genetico rientrerà quindi nei nuovi accertamenti dei periti che inizieranno a lavorare sui reperti della scena del crimine dal 17 giugno.

La condanna in via definitiva di Alberto Stasi, fidanzato di Chiara Poggi, sembrava aver messo la parola fine alla vicenda di Garlasco anche se c'erano stati tentativi di riapertura negli anni passati portati dalla difesa dell'uomo, oggi in semilibertà. Ma tutti, fino a quest'anno, non avevano portato a nulla. Poi la svolta con l'iscrizione, quasi 18 anni dopo l'omicidio, nel registro degli indagati per la terza volta di Andrea Sempio, amico di vecchia data del fratello della vittima. Il punto nodale sono le tracce di dna trovate sulle unghie della vittima che non appartiene a Stasi, ma è un dna maschile. Sempio, che si è sempre detto non coinvolto, all'epoca dei fatti frequentava la casa di Garlasco.

Anche Fabrizio Corona, in una puntata speciale del suo "Falsissimo", ha voluto dire la sua sul delitto di Garlasco parlando delle nuove indagini e in particolare chiarendo i messaggi che una delle gemelle Cappa avrebbe inviato a un amico che ai tempi lavorava proprio con Corona. Ha meglio spiegato il contesto di quei messaggi e soprattutto i riferimenti ad Alberto Stasi, inoltre ha detto come – secondo la sua personale ricostruzione – nella casa in cui è stata uccisa Chiara Poggi ci sarebbero state più persone e che presto potrebbero arrivare degli arresti.

Andrea Sempio e Alberto Stasi si presenteranno oggi alla stessa ora e tutti e due in Procura a Pavia per l’interrogatorio davanti ai magistrati che indagano sul delitto di Garlasco avvenuto nel 2007. Alla stessa ora ma a qualche chilometro più in là, in una caserma in zona Mestre, verrà sentito anche Marco Poggi, il fratello della vittima. L'orario della convocazione è lo stesso per tutti per evitare fughe di notizie in una fase così delicata delle indagini.

Doppio interrogatorio oggi a Pavia dove si presenteranno alla stessa ora Andrea Sempio e Alberto Stasi. Sempio è l’unico indagato in questa nuova fase di indagini per il delitto di Chiara Poggi a Garlasco, Stasi è invece l’unico condannato in via definitiva per l’omicidio della fidanzata. Nelle stesse ore verrà ascoltato anche Marco Poggi, fratello della vittima e amico di vecchia data di Sempio, a Venezia dove vive. Dopo quasi 18 anni il caso è stato riaperto e viene messa in discussione la ricostruzione di un'unica persona sulla scena dell'omicidio che ha sorpreso Chiara Poggi senza nemmeno darle il tempo di difendersi. Dopo alcune fasi in cui l'indagine si è concentrata sulla battaglia delle perizie genetiche e delle opportunità scientifiche sui rilievi e sui reperti ora l'attenzione sembra spostarsi più sul profilo investigativo e all'acquisizione, da parte dei Carabinieri, di nuovi elementi, dopo le perquisizioni della scorsa settimana a casa Sempio a Voghera, dai genitori a Garlasco e le ricerche nel canale di Tromello.