13 CONDIVISIONI
video suggerito
Elezioni politiche 2022

Le notizie del 27 luglio sulle elezioni politiche 2022

13 CONDIVISIONI

Al vertice di centrodestra alla Camera dei Deputati, Giorgia Meloni, Matteo Salvini e Silvio Berlusconi raggiungono accordo sulla premiership e sui collegi. "Non sto con i sovranisti", le parole di Mara Carfagna che ha lasciato il gruppo di Forza Italia ed è passato al Misto.

Letta: "Certe alleanze sono obbligatorie, sarò il front runner", e incontra ieri sera Luigi Di Maio e Beppe Sala. Il sindaco di Milano ha però dichiarato che non si candiderà.

Nel Movimento 5 Stelle, dopo il passo indietro di Davide Crippa che ieri ha annunciato le dimissioni da capogruppo M5s, lasciano il direttivo anche la vicepresidente Alessandra Carbonaro e i segretari d'Aula Nicola Provenza ed Elisa Tripodi. Conte smentisce il retroscena: "Nessun aut aut di Grillo su regola doppio mandato". Gli ultimi sondaggi vedono ancora il partito di Giorgia Meloni in cima al gradimento degli elettori, seguito dal PD di Letta.

Attiva le notifiche per ricevere gli aggiornamenti su
22:50

Cappato: "Draghi tace, noi stiamo raccogliendo firme per una lista a favore dei diritti civili"

Marco Cappato ha illustrato il suo progetto, presentare per il 25 settembre una lista "con l'unico obbiettivo di far rispettare i diritti civili, a cominciare da eutanasia e cannabis". All'Agi ha spiegato che in questi giorni sta lavorando alle adesioni alle candidature, anche se c'è un ostacolo enorme davanti: bisogna mettere insieme e molto in fretta 60mila firme per presentarsi alle urne. "Questo accade perché gli attuali rappresentanti dei partiti presenti in Parlamento si sono fatti una legge per cui loro non le devono raccogliere mentre chi non c'è, come noi, sì. Loro potranno scannarsi in Parlamento fino al 19 agosto per decidere chi mettere in lista e chi no e stringere alleanze, noi no". 

"Con questo sistema – ha detto – Forza Italia, che era una formazione nuova all'epoca, non si sarebbe potuta presentare nel 2004″. Cappato ha chiesto pubblicamente a Mario Draghi nei giorni scorsi di autorizzare la raccolta delle firme con lo SPID: "Resterebbe comunque un'impresa difficile nel cuore dell'estate ma aumenterebbe le possibilità di farcela. Finora però, Draghi non ha risposto".
L'attivista radicale Virginia Fiume di Eumans ha iniziato uno sciopero della fame. "Ora ci vengono impedite anche le elezioni dopo che la Consulta ci ha bocciato i referendum e in Parlamento nessuno discute la proposta d'iniziativa di legge popolare sull'eutanasia presentata da 9 anni e quella sulla cannabis, da 6. Le iniziative popolari restano in vigore due legislature, quindi sono ‘scadute' vanificando cosi' le istanze dei cittadini. Fateci almeno presentare alle elezioni".

A cura di Annalisa Cangemi
22:45

Associazione Coscioni lancia sciopero della fame per chiedere raccolta firme per liste con SPID

"Anche altre realtà politiche come Possibile, Rifondazione Comunista, Sinistra Europea, Socialisti Democratici, insieme a personalità si uniscono all'iniziativa dell'associazione Luca Coscioni per consentire la raccolta delle 60.000 firme necessarie anche con SPID L'attivista dell'associazione Coscioni e co-presidente di Eumans Virginia Fiume lancia uno sciopero della fame". Lo comunica l'associazione Coscioni, dopo che Marco Cappato ha annunciato l'intenzione di presentare una sua lista alle prossime elezioni, chiedendo a Draghi e Mattarella di rimuovere gli ostacoli che impediscono di fatto alle forze politiche fuori dal Parlamento di candidarsi.

A cura di Annalisa Cangemi
22:40

Pd non vota rifinanziamento Guardia costiera libica, Lega: "Mina sicurezza Mediterraneo"

Susanna Ceccardi, europarlamentare della Lega, componente della commissione Affari Esteri, attacca il Pd: "Il segretario del Pd Enrico Letta ha deciso di non votare a favore del rifinanziamento della missione di sostegno alla Guardia costiera libica. Una scelta scellerata, tipica della sinistra, che punta a favorire l'immigrazione clandestina, lasciando in questo modo campo libero ai trafficanti di esseri umani e alle Ong, che nella maggior parte dei casi fungono da taxi del mare contribuendo a riempire l'Italia di clandestini. Letta svilisce il lavoro di addestramento dei nostri militari, in particolare della Guardia costiera italiana, che hanno contribuito con tanto impegno e sacrificio alla formazione dei colleghi libici. Vuole veramente annullare ciò che fino a oggi hanno fatto le nostre Forze armate? Ricordiamoci che una ditta italiana ha realizzato il nuovo Imrcc libico, centro di coordinamento e controllo che e' responsabile per l'area Sar libica, finanziato per 15 milioni di euro dall'Ue. Il segretario del Pd vorrebbe buttare via anni di lavoro e soldi spesi, utili anche a garantire la sicurezza dei migranti e del Mediterraneo, che così viene minata, e a evitare morti in mare? Capiamo che il Partito democratico e tutta la sinistra abbiano interesse a far entrare migranti, a concedere Ius Soli e Ius Scholae, in modo un giorno da avere tanti elettori stranieri in più che consentiranno loro di arginare l'avanzata del centrodestra, ma a noi interessano di più la sicurezza degli italiani e la legalità, cosa che sembra sempre meno appartenere a una certa parte politica". 

A cura di Annalisa Cangemi
22:30

Anche Di Maio chiede di azzerare l'Iva su pane e pasta

Per contrastare la crisi di oggi è necessario azzerare l'Iva su pane e pasta e ridurla sui altri beni. Lo ha detto il ministro degli Esteri e della Cooperazione internazionale Luigi di Maio, intervenendo questa sera al Tg1. "Contro un'inflazione che non vedevamo dal 1986 noi proponiamo di azzerare l'Iva su pane e pasta e di ridurla su alimenti come il pesce e sui prodotti per la natalità", ha detto il ministro, che ha inoltre ribadito l'impegno della sua forza politica per ottenere un tetto ai prezzi del gas che possa dare respiro alle famiglie. La proposta di azzeramento dell'Iva su pane e pasta e beni di prima necessità è stata avanzata dal ministro Brunetta, e rilanciata poi dalla Lega.

A cura di Annalisa Cangemi
22:28

Vertice centrodestra, Calderoli: "Accordo raggiunto su candidato premier, collegi e programma"

Il senatore della Lega Roberto Calderoli, rimasto fino al termine del vertice del centrodestra, ha rilasciato una dichiarazione a Fanpage.it sull'accordo raggiunto tra i leader della coalizione, basato su un "algoritmo del buonsenso": "L'importante è che si sia raggiunto un accordo, su una colazione unita, sull'individuazione di chi sarà il candidato premier, sull'unitarietà del collegio dell'estero, sul programma, sui collegi uninominali", dice Calderoli. "Chi avrà preso più voti verrà indicato come candidato premier", ribadisce.

A cura di Annalisa Cangemi
22:15

Di Maio: "Nei prossimi giorni presenterò progetto della nostra forza politica"

"Stiamo costruendo una coalizione molto inclusiva che mira a risolvere i problemi delle persone, dei cittadini italiani. Nei prossimi giorni presenterò il progetto della forza politica che guarda ai territori, ma mira soprattutto a risolvere i problemi per cui gli italiani sono preoccupati, il caro benzina, il caro bollette". Lo ha annunciato il ministro degli Esteri e leader di ‘Insieme per il futuro' Di Maio al Tg1.

A cura di Annalisa Cangemi
22:13

Il comunicato di Salvini, Berlusconi e Meloni dopo il vertice alla Camera

Immagine

Dopo la riunione alla Camera, Salvini, Berlusconi e Meloni hanno diffuso un comunicato congiunto: "I leader del centrodestra hanno raggiunto pieno accordo e avviato il lavoro con l’obiettivo di vincere le prossime elezioni politiche e costruire un governo stabile e coeso, con un programma condiviso e innovativo. La coalizione proporrà al presidente della Repubblica quale premier l'esponente indicato da chi avrà preso più voti. È stata trovata un’intesa per correre insieme nei 221 collegi uninominali, selezionando i candidati più competitivi in base al consenso attribuito ai partiti. Il centrodestra presenterà anche una lista unica nelle Circoscrizioni Estere e ha istituito il tavolo del programma che si insedierà nelle prossime ore. L'unità del centrodestra è la migliore risposta possibile alle accuse e gli attacchi, spesso volgari, di una sinistra ormai allo sbando, con una coalizione improvvisata, che  gli italiani manderanno a casa il prossimo 25 settembre".

A cura di Annalisa Cangemi
22:05

Di Maio: "Chi ha fatto cadere il governo Draghi sta continuando a litigare"

"Chi ha fatto cadere il governo, in questo momento continua a litigare: Conte con Grillo, Berlusconi con Salvini e Salvini con Meloni. Queste persone non possono avere la credibilità per tornare al governo del Paese perché continuerebbero a litigare e a provocare instabilità". Lo ha detto il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, leader di Insieme per il futuro al Tg1.

A cura di Annalisa Cangemi
22:00

Di Maio: "Grillo cederà sui due mandati, non è uno spettacolo bellissimo"

Immagine

"Probabilmente Grillo cederà ancora una volta, di certo non è un bellissimo spettacolo vedere forze politiche che si azzuffano al loro interno per qualche poltrona", ha detto Luigi Di Maio, in merito alla regola dei due mandati, che senza deroghe lascerebbe fuori dal prossimo Parlamento diversi esponenti del Movimento 5 stelle.
Quanto a Conte, "non è uno di quelli che ha dimostrato di avere il coraggio di governare" mentre ora il discrimine per il titolare della Farnesina è tra "chi si assume le responsabilità e chi scappa". 

A cura di Annalisa Cangemi
21:56

Centrodestra, Berlusconi agli alleati: "Per i collegi non ci si può basare sui sondaggi"

Durante il corso del vertice di centrodestra Silvio Berlusconi ha contestato la proposta, sostenuta da FdI, di dividere i collegi uninominali tra i partiti di centrodestra in maniera proporzionale ai principali sondaggi degli ultimi giorni. "Ora i sondaggi mi danno al 10% ma con la campagna elettorale posso arrivare al 20%", avrebbe osservato il Cavaliere, spiegando il motivo per il quale a suo giudizio dividere i collegi sui sondaggi "non è corretto".

A cura di Annalisa Cangemi
21:45

Ricci (Pd): "No veti a Calenda e Renzi, dobbiamo costruire una lista anche con Di Maio"

"Se la destra starà insieme, noi dovremmo avere una coalizione elettorale ed e' per questo che non si possono mettere veti". lo dice il sindaco di Pesaro Matteo Ricci (Pd), coordinatore dei sindaci del partito a Riformista.Tv. "Nessun veto su Calenda. Va bene anche Renzi. In generale, parliamo di una legge elettorale pessima, che purtroppo abbiamo fatto noi quando eravamo ancora maggioranza nel 2018 e che prevede 1/3 dei parlamentari eletti nei collegi maggioritari. Nei collegi maggioritari serve un'alleanza. A meno che i partiti più grandi decidano di polarizzare a tal punto lo scontro da andare da soli. Questa non può essere una scelta del Pd".

"Adesso – aggiunge – dobbiamo anche provare a costruire una lista con Di Maio che possa in qualche modo dare rappresentanza a un pezzo del movimento Cinque Stelle". 

A cura di Annalisa Cangemi
21:41

Vertice centrodestra, Ronzulli (Fi): "È andata bene"

"È andata bene". Così la senatrice di FI Licia Ronzulli, lasciando la Camera dove ha partecipato al vertice di centrodestra. Uscendo da Montecitorio poco dopo Silvio Berlusconi, a chi le domandava se è stata trovata un'intesa sulla premiership ha risposto: "C'è sempre un accordo, si troverà un accordo". La leadership di Giorgia Meloni può spaventare l'elettorato di FI? "No, assolutamente non abbiamo mai detto nulla di questo tipo", ha replicato Ronzulli.

A cura di Annalisa Cangemi
21:30

M5s, De Masi a Fanpage: "Su tetto due mandati sono incastrati, comunque scelgono sbagliano"

Immagine

Il sociologo Domenico De Masi in un'intervista a Fanpage.it analizza la questione del vincolo del doppio mandato nel M5s, su cui dovrà esprimersi il presidente Giuseppe Conte, in vista delle elezioni e delle liste, che vanno compilate a stretto giro: "O si recupera l'identità o si valorizzano le competenze. Oppure si trova una terza via per salvare capra e cavoli. Se poi un ministro non è competente ci andiamo a perdere tutti. Il M5s però ha avuto anni per risolvere il problema e preparare una nuova classe dirigente competente in grado di sostituire quella attuale. Ora sono incastrati in un bivio, comunque scelgono sbagliano".

A cura di Annalisa Cangemi
21:29

Prosegue vertice centrodestra dopo oltre tre ore: si discute della divisione dei collegi

Dopo oltre tre ore prosegue alla Camera il vertice del centrodestra. Sul tavolo, dopo l'accordo raggiunto sulla premiership, la divisione dei collegi. A quanto si apprende i vertici dei partiti presenti sono al lavoro sull'algoritmo per la suddivisione dei posti e le quote da assegnare ai vari partiti, non solo a quelli più grandi. Il nodo infatti è l'assegnazione ai partiti più piccoli.

A cura di Annalisa Cangemi
21:27

Donzelli (Fdi): "Al vertice del centrodestra ottimo clima"

"C'è un ottimo clima, c'è la volontà di trovare la soluzione a tutte le questioni sul campo. L'aria che si respirava era diversa a quello che si leggeva sui giornali nei giorni precedenti. È ovvio che ogni partito prova a massimizzare per se stesso ma in una sana dialettica", ha detto il deputato di FdI, Giovanni Donzelli, a ‘Controcorrente' su Retequattro, mentre è ancora in corso il vertice del centrodestra alla Camera. Quello della premiership "non è stato un argomento particolarmente discusso, stanno parlando dei programmi, delle liste all'estero, dei collegi. Tutto con senso di responsabilità per guidare la nazione", ha aggiunto. "È importante partire prima possibile per le liste. Nelle mediazioni si trova la soluzione, ovviamente si tiene conto del peso delle forze politiche", ha spiegato.

A cura di Annalisa Cangemi
21:15

M5s: "Nella cosiddetta 'agenda Draghi' c'erano le sue dimissioni"

"Da giorni si sente parlare di ‘agenda Draghi'. Molti politici si riempiono la bocca e vanno propagandando questa mirabile ‘agenda Draghi' come la strada da intraprendere per dare lustro e prosperità al Paese. Ma, esattamente, cosa sarebbe la ‘agenda Draghi'? In realtà, nessuno lo sa". È quanto si legge in un post pubblicato sulla pagina Facebook del Movimento 5 stelle.

"Noi, invece, di cosa poteva essere questa agenda un'idea ce l'abbiamo – prosegue il post -. Un'idea esplicata e sviluppata in nove punti portati all'attenzione del premier dal presidente Conte. Nove punti per rispondere all'emergenza economico-sociale, per sostenere con forza le famiglie e le imprese italiane, per avviarci su una reale transizione ecologica solidale. Ecco, quella poteva essere una vera ‘agenda' per rispondere ai cittadini italiani. Ma su quei nove punti non abbiamo avuto risposta. Solo cenni vaghi e superficiali. Forse perché – si sostiene ancora – Mario Draghi la sua agenda l'aveva già abbastanza chiara e constava principalmente di due appuntamenti. Le dimissioni nelle mani del presidente della Repubblica, nonostante avesse incassato la fiducia con una maggioranza assoluta al Senato il 14 luglio. Le dimissioni, vere, dopo essersi presentato in Parlamento (visto che una maggioranza l'aveva), il 21 luglio. Ecco qual è la ‘agenda Draghi' e di certo non fa bene ai cittadini". 

A cura di Annalisa Cangemi
21:12

Anche Berlusconi lascia il vertice, al suo posto rimane Tajani

Silvio Berlusconi, poco dopo le 21, lascia il vertice di centrodestra in corso a Montecitorio. Al suo posto, resta al tavolo Antonio Tajani. Accompagnato per mano da Marta Fascina, il Cav schiva con un "buonasera", le domande dei cronisti. In precedenza, anche Matteo Salvini aveva abbandonato il vertice, lasciando Roberto Calderoli e Giancarlo Giorgetti a condurre le trattative.

A cura di Annalisa Cangemi
20:48

Salvini lascia il vertice del centrodestra per "impegni personali"

Matteo Salvini ha lasciato il vertice alla Camera per impegni personali. Fino al termine della riunione sono rimasti Roberto Calderoli e Giancarlo Giorgetti. Il vertice è ancora in corso.

A cura di Annalisa Cangemi
20:32

Mara Carfagna lascia il gruppo di Forza Italia alla Camera e passa al Misto

Immagine

Mara Carfagna lascia il gruppo di Forza Italia alla Camera e passa al Misto: lo ha comunicato all'Assemblea di Montecitorio il presidente Roberto Fico.

A cura di Annalisa Cangemi
20:29

Elezioni, il centrodestra trova l'accordo: "Chi prende più voti indica il premier"

Dopo oltre due ore di discussione il centrodestra raggiunge un accordo sulla premiership: a indicare il premier sarà il partito che prenderà più voti nella coalizione. Il vertice si è svolto in un clima che i presenti definiscono ottimo. La regola a cui si fa riferimento è quella usata anche per le elezioni del 2018. Ogni lista della coalizione si presenta da sola con il proprio simbolo e chi prende più voti potrà indicare al Capo dello Stato il nome per Palazzo Chigi.

A cura di Annalisa Cangemi
20:02

Grillo dice che non ci sono scontri con Conte sul tetto dei due mandati

Immagine

Anche Beppe Grillo ha smentito le indiscrezioni di stampa, che parlavano di un suo presunto avvertimento a Conte sulla regola del doppio mandato. Secondo chi lo ha sentito in queste ore sarebbe infuriato con coloro "che diffondono fake news e brigano per ottenere una modifica della regola dei due mandati", che "farebbe esplodere il Movimento". Così lo descrivono a LaPresse fonti parlamentari vicine al fondatore dei cinque stelle, che hanno avuto modo di sentirlo in queste ore.

Secondo le stesse fonti Grillo "non ha alcuna intenzione di lasciare il M5S" qualora ci fossero deroghe a uno dei capisaldi del Movimento: "Beppe non lascia, semmai è lui che invita gli altri a lasciare il Movimento, cioè quelli che non credono nei suoi valori". Il fondatore ha anche negato l'esistenza di tensioni con Conte sull'argomento, e i due starebbero lavorando "di comune accordo" per individuare "la soluzione migliore".

A cura di Annalisa Cangemi
18:25

Taverna: "M5s dà fastidio perché è dalla parte di chi non ha voce"

"Il M5s può camminare a testa alta, altissima. Già, perché, a differenza di altri, abbiamo sempre avuto un solo obiettivo ben preciso: i cittadini. In questi due mesi di campagna elettorale spiegheremo e racconteremo al Paese tutto quello che abbiamo realizzato, tra mille difficoltà, per migliorare la vita delle persone, delle famiglie, delle nostre imprese. Parleremo del tanto che c'è da fare e di come abbiamo intenzione di farlo". Lo scrive su Facebook la senatrice e vicepresidente vicario del M5s Paola Taverna, contiana di ferro. "Siamo sempre stati attaccati, criticati, derisi. E sapete perché? Perché davamo e diamo fastidio, perché siamo dalla parte di quelle persone, troppe, che non hanno voce, per dare risposte al loro disagio, per far cessare le loro paure, per risolvere le loro difficoltà. Continueremo a farlo, non ci fermeremo e non ci fermeranno". 

A cura di Annalisa Cangemi
18:22

Questa sera alla Camera assemblea deputati M5s

Si terrà questa sera al termine dei lavori d'Aula alla Camera l'assemblea dei deputati M5s, alla luce delle dimissioni del capogruppo Davide Crippa e di tre membri del direttivo del gruppo.

A cura di Annalisa Cangemi
18:11

Conte smentisce: "Nessuna telefonata tra me e Grillo su regola doppio mandato"

Immagine

Il presidente del M5s Giuseppe Conte smentisce il retroscena: "Tra me e Beppe Grillo non c'è stata nessuna telefonata ieri sera", come era stato precedentemente scritto. "Smentisco categoricamente tutte le indiscrezioni in merito a un suo aut aut su questioni interne al Movimento. Abbiamo di fronte una grande battaglia da combattere tutti insieme per il Paese, guardiamo uniti nella stessa direzione".

A cura di Annalisa Cangemi
18:01

Elezioni, Di Battista: "Assistiamo a uno stomachevole teatrino"

Immagine

"Nello stomachevole teatrino al quale stiamo assistendo (alleanze, veti, contro-veti, auto-candidature, speranze per poltrone che arrivano e depressione per poltrone che irrimediabilmente se ne vanno) più o meno tutti gli attori della politica si riempiono la bocca con queste parole: ‘volontà popolare'. Dicono di voler ascoltare i cittadini, di sostenere le loro istanze. Letta, eccitato come non lo si vedeva da tempo per il prossimo abbraccio con un pezzo del berlusconismo, sostiene che le strategie del PD siano condivise dagli elettori. Ma quando mai?". Lo scrive Alessandro Di Battista in un lungo post su Facebook.

"Quando Draghi se ne è andato (perché se ne è andato lui) questi sepolcri imbiancati si sono strappati le vesti sostenendo che fosse stata violentata la volontà popolare. Evidentemente – continua l'ex M5s – per loro contano solo i desiderata di Confindustria o quelli del Gruppo Gedi. A proposito, ieri Molinari, ‘il social media manager di Biden' che all'occorrenza fa anche il direttore di La Repubblica mi ha definito ‘uomo di destra'. Per lui sostenere la causa palestinese è di destra, mentre stare dalla parte dell'esercito di occupazione israeliano è di sinistra, o liberal, o cool. Al contrario, milioni di italiani che non votano più (i non votanti saranno milioni anche tra due mesi) non sono un problema. Anzi, per i politici professionisti sono un'opportunità".

A cura di Annalisa Cangemi
17:33

Al via il vertice del centrodestra alla Camera

Silvio Berlusconi e Matteo Salvini sono arrivati alla Camera per il vertice di centrodestra con Giorgia Meloni. L'ex premier è entrato a Montecitorio in auto, poi ha raggiunto gli uffici della Lega, dove si tiene la riunione, camminando mano nella mano con Marta Fascina. Berlusconi è accompagnato da Antonio Tajani, Licia Ronzulli e Paolo Barelli.

A cura di Annalisa Cangemi
16:51

Bonetti (Iv): "Siamo disposti a correre con chi condivide la nostra visione"

La ministra per le Pari Opportunità Elena Bonetti chiarisce la posizione di Italia viva per le prossime elezioni: "Le alleanze le facciamo con il Paese, con le cittadine e i cittadini. Per partecipare a questo percorso crediamo sia importante avere capacità di fare squadra e comunità. Non sta solo a noi la decisione. Noi abbiamo il coraggio e la libertà di metterci comunque in campo a servizio dell'Italia. Noi non abbiamo mai escluso nulla. Abbiamo una chiarezza di visione e siamo disponibili a lavorare con chi questa visione la condivide", ha detto ad Adnkronos.

"Matteo Renzi – aggiunge la ministra – ha detto con chiarezza che Italia Viva è impegnata a dare risposte a quel bisogno di concretezza e di visione e di capacità di fare le riforme di cui il nostro Paese ha bisogno, di cui ha bisogno un elettorato moderato, di cui hanno bisogno le famiglie, le imprese che sono state abbandonate dalla scelta irresponsabile di chi, da Salvini, Meloni e Berlusconi da una parte e Conte dall'altra, ha interrotto l'azione di un governo che stava cambiando il Paese, stava facendo bene, stava rispondendo a questi bisogni. Siamo disposti a stare con chi ci vuole stare, con il coraggio delle nostre idee".

A cura di Annalisa Cangemi
16:40

Beppe Grillo minaccia Giuseppe Conte: "Se cambi regola doppio mandato me ne vado"

Immagine

Secondo indiscrezioni, a quanto apprende l'AdnKronos, Beppe Grillo avrebbe lanciato l'aut aut al leader del Movimento, Giuseppe Conte, minacciando, in una telefonata avuta nella serata di ieri, di lasciare il M5s se venisse introdotta anche una piccola modifica a uno dei pilastri del M5s, il tetto dei due mandati: "Se deroghi al secondo mandato dovrai fare a meno di me, lascio il Movimento 5 Stelle", l'affondo del fondatore e garante.

Da qui alle prossime 48 ore il nodo comunque andrà sciolto, tra domani – con il rientro di Conte a Roma – e venerdì una decisione verrà presa. Ma sul punto il fondatore del M5s sarebbe irremovibile, contrario anche alla micro-deroga, caldeggiata dall'ex premier, che salverebbe appena 4-5 fedelissimi, tra cui per esempio la vicepresidente del Senato Paola Taverna o il presidente della Camera Roberto Fico. Conte, stando alle voci interne del Movimento, non avrebbe nessuna intenzione di andare allo scontro con Grillo, ecco perché le possibilità di arrivare a una ‘eccezione' sarebbero scarsissime, mentre sale lo sconforto dei parlamentari con due mandati alle spalle.

Sul tavolo c'è anche la questione delle parlamentarie, ovvero la selezione dal basso per le liste che da sempre ha contraddistinto le candidature in casa M5S. I tempi stringono ed è complicato metterle in piedi, anche se da Statuto -articolo 7, lettera A – sarebbero previste.

A cura di Annalisa Cangemi
16:30

Elezioni, l'ex M5s Vito Petrocelli non si candida

"Confermo quanto ho scritto il 16 febbraio, prima di essere cacciato da Conte perché gli manca il coraggio vero delle scelte difficili. Non mi ricandido alle prossime elezioni". Lo ha scritto su Twitter il senatore Vito Petrocelli, ex M5S poi passato al gruppo Cal.

A cura di Annalisa Cangemi
16:25

Rosato (Iv) a Fanpage: "Non faremo alleanze, noi alternativi a chi ha fatto cadere governo Draghi"

Immagine

In un'intervista a Fanpage.it Ettore Rosato spiega perché Italia viva correrà sola per le prossime elezioni: "Saremo in campo da soli perché pensiamo che non si possano lasciare gli elettori orfani di una proposta seriamente alternativa a chi Draghi lo ha fatto cadere e non lo ha sostenuto lealmente: il centrodestra, con le astensioni di Lega e Forza Italia, Conte, che è stato il primo artefice del tradimento del patto con gli italiani, ma anche il Pd che candida quella sinistra che la fiducia a Draghi non l'ha mai votata e che continua a pensare al sostegno dei 5 Stelle".

A cura di Annalisa Cangemi
13 CONDIVISIONI
790 contenuti su questa storia
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views