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Elezioni politiche 2022

Centrodestra trova l’intesa: chi prende più voti alle elezioni indicherà il premier

Il centrodestra ha raggiunto l’accordo sul candidato premier: verrà scelto dal leader del partito che otterrà più voti. La decisione è stata presa al vertice con Salvini, Meloni e Berlusconi alla Camera.
A cura di Annalisa Cangemi
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L'accordo è stato raggiunto. Dopo giorni di tensioni e botta e risposta a distanza, i leader del centrodestra, Salvini, Meloni e Berlusconi, riuniti alla Camera, trovano l'intesa sul candidato premier: ogni partito del centrodestra correrà con il proprio capo politico e chi prenderà più voti indicherà il candidato premier da sottoporre al Presidente della Repubblica Mattarella, in caso di vittoria delle elezioni anticipate del 25 settembre. La notizia è trapelata a vertice ancora in corso. Ogni forza politica della coalizione si presenterà alle elezioni con il proprio simbolo. Per le circoscrizioni all'estero ci sarà invece una lista unica del centrodestra. All'incontro a Montecitorio si discute anche dei criteri di divisione dei collegi uninominali "in un clima sereno", viene riferito.

"Come è giusto che sia decidono gli italiani chi prende un voto in più indica chi governerà l'Italia nei prossimi cinque anni. La squadra è compatta", conferma il leader della Lega Matteo Salvini al Tg5. La norma era la tessa adottata nel 2018, ed era un punto imprescindibile soprattutto per Fratelli d'Italia. Meloni aveva infatti minacciato di far saltare la coalizione, nel caso non si fosse giunti a trovare una soluzione: "Non avrebbe senso – aveva detto rivolgendosi agli alleati – andare al governo insieme se non dovessimo riuscire a metterci d’accordo su questo aspetto specifico. Confido che si vorranno confermare, anche per ragioni di tempo, regole che nel centrodestra hanno sempre funzionato, che noi abbiamo sempre rispettato".

Salvini al Tg5 elenca i punti centrali del programma elettorale, "quota 41 azzerando la Fornero, poi flat tax al 15% estesa anche ai lavoratori dipendenti e bloccare gli sbarchi di migliaia di clandestini che stanno arrivando: l'ho già fatto da ministro, lo farò ancora". Quanto al centrosinistra, "più che una coalizione è un tutti contro tutti". Detto questo, il leader leghista si augura che sarà una campagna elettorale con "poche parole, poche polemiche, poche divisioni, e tanti fatti. Gli italiani ci chiedono certezza e verità, saranno mesi difficili e non bisogna fare promesse irrealistiche. I soldi per azzerare la Fornero ci sono, i soldi della flat tax li prendiamo con la pace fiscale". 

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