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Crisi di Governo 2022

Crisi di governo, Draghi accetta l’incarico con riserva: domani le consultazioni, il M5s vuole un esecutivo politico

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Le ultime notizie di oggi 3 febbraio sulla crisi di governo. Mario Draghi è salito questa mattina alle 12 al Quirinale: ha accettato l'incarico con riserva dopo un colloquio con il capo dello Stato, Sergio Mattarella, durato più di un'ora. Draghi ha incontrato Fico alla Camera, la presidente del Senato Casellati e poi a Palazzo Chigi Giuseppe Conte, prima di dare vita alle sue consultazioni. In corso assemblea M5s, Di Maio: "Serve governo politico". Finito il vertice del centrodestra con Salvini che parla ancora di elezioni ma annuncia che ascolterà Draghi. Non tutti i partiti sono favorevoli all'ipotesi di un governo tecnico: il Movimento Cinque Stelle ha già detto che non sosterrà un esecutivo di questo tipo guidato dall'ex governatore della Bce (anche se c'è chi esprime una posizione diversa tra i pentastellati) e anche Giorgia Meloni insiste per tornare alle urne: "Nessun sostegno a governo Draghi". Il Partito Democratico e Forza Italia invece sembrano orientati a sostenere Draghi, così come Renzi che non farà mancare i voti di Italia Viva. Il Pd chiede a M5s e Leu di continuare a portare avanti l'alleanza.

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22:48

Gli auguri a Draghi dal compagno di scuola Magalli: "Proveranno a fargli lo sgambetto, poveri noi"

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Oggi Mario Draghi è stato chiamato al Quirinale, e ha ricevuto l'incarico dal Presidente Sergio Mattarella di formare un nuovo governo, incarico che l'economista ha accettato con riserva. L'ex presidente della Bce è stato sommerso oggi da messaggi di auguri e di incoraggiamento. Tra gli ‘endorsement' è arrivato anche quello di un famoso personaggio televisivo, Giancarlo Magalli, suo compagno di scuola al liceo: "Da quando si è saputo dell’incarico a Mario Draghi sono letteralmente sommerso da telefonate di giornalisti che mi chiedono commenti e foto d’epoca. Non ho accontentato nessuno di loro, ma voglio far sorridere voi e vi allego due foto, una mia ed una di Mario, all’epoca della scuola e l’annuario con l’elenco dei componenti la classe. Detto ciò faccio a Mario gli auguri più affettuosi, pur consapevole che proveranno tutti a fargli lo sgambetto. Poveri noi".

A cura di Annalisa Cangemi
22:27

Le tre ipotesi sul futuro di Conte

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Da quando Mario Draghi ha accettato con riserva l'incarico affidatogli da Mattarella di dare vita a un nuovo governo ci si chiede quale sarà il futuro del premier uscente Giuseppe Conte. Per il premier che ha guidato il governo giallo-verde prima e il governo giallo-rosso poi, si profila adesso un'uscita di scena?

Nella giornata di oggi Palazzo Chigi è stato costretto a smentire diverse ricostruzioni in merito al colloquio tra Conte e Draghi di questo pomeriggio. Si sarebbe trattato di un incontro di "protocollo", tra il premier incaricato e il premier dimissionario, ma non si sarebbe parlato di un eventuale coinvolgimento dell'avvocato del popolo nel nuovo esecutivo, magari come ministro degli Esteri, al posto di Di Maio. Ma se Conte facesse parte della squadra dell'ex presidente della Bce sarebbe sicuramente più semplice convincere il M5s a votare la fiducia. Un suo incarico come ministro non sarebbe da scartare a priori.

Meno probabile invece l'ipotesi che Conte, nel caso in cui Draghi non dovesse ottenere la fiducia delle Camere, resti in carica per il disbrigo degli affari correnti traghettando il Paese alle urne: Mattarella su questo è stato chiaro, e con il Recovery plan da inviare a Bruxelles entro aprile, con il blocco dei licenziamenti in scadenza e con i contagi che continuano a preoccupare, l'opzione urne dovrebbe essere scongiurata.

La terza ipotesi è che Conte allora, fuori dai giochi di Palazzo, possa essere chiamato a guidare il M5s. Perché in un momento in cui i sondaggi danno la sua popolarità in crescita è difficile che si accontenti di tornare a insegnare diritto all'Università di Firenze, dove la sua cattedra è congelata, da quando è entrato in aspettativa obbligatoria.

A cura di Annalisa Cangemi
22:09

Di Maio ribadisce: "Serve un governo politico, nessuno provi a dividerci"

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"Le regole della democrazia sono molto chiare. La volontà popolare è rappresentata dalle forze presenti in Parlamento il cui mandato, ricevuto dagli elettori, non è stato quello di un governo tecnico ma, lo ribadisco, è stato quello di proporre un governo politico al Paese che rispondesse alle esigenze degli italiani". Lo ha scritto l'ex capo politico del M5s Luigi Di Maio.

"Nel 2018 il MoVimento 5 Stelle ha preso il 33% dei voti, in Parlamento siamo la forza politica più grande e come abbiamo già dimostrato, siamo determinanti. Ora dobbiamo mostrarci compatti, serve unità. Nessuno provi a dividerci".

A cura di Annalisa Cangemi
21:48

Orlando (Pd): "Senza Conte non è semplice costruire un equilibrio, una mano la darà"

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Il dem Andrea Orlando conferma che "senza Conte non sarà semplice costruire un equilibrio", e che probabilmente il premier uscente "darà una mano".

"Le parole di Mattarella vanno prese drammaticamente sul serio. Noi vorremmo una maggioranza larga", ha detto il vicesegretario del Pd alla domanda se il suo partito sia pronto ad accettare un sostegno della destra al Governo Draghi.

A cura di Annalisa Cangemi
21:34

Zingaretti: "Positiva disponibilità Pd-M5S-Leu per prospettiva a politica unitaria"

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"Nel quadro del lavoro che si è avviato dopo il conferimento dell'incarico al professor Draghi, pur nel rispetto del confronto che si è aperto tra le forze politiche, è positiva la disponibilità di Pd, M5S e Leu di voler continuare a tenere aperta una prospettiva politica unitaria". Lo ha detto il segretario del Pd Nicola Zingaretti al termine dell'incontro online con le delegazioni di M5S e Leu, convocato nel tentativo di arrivare a una posizione comune su un eventuale appoggio al premier incaricato Mario Draghi, mantenendo salda l'alleanza giallo-rossa.

A cura di Annalisa Cangemi
21:21

Salvini: "Se ci sono le condizioni partecipiamo al governo Draghi"

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"Se ci sono le condizioni noi partecipiamo, se no diamo una mano dall'opposizione come abbiamo fatto in questi mesi. Se domani ci incontriamo e vediamo che c'è una sintonia è un conto, se c'è un pacchetto chiuso invece… Dipende poi con chi ci starà. Mi ci vedete con la Boldrini?", ha detto leader leghista Matteo Salvini a "Otto e mezzo" su La7. Alle consultazioni "Non andiamo a porre condizioni, andiamo a capire se le sue idee per il Paese possono concordare sulle nostre, c'è bisogno, ad esempio, di una pace fiscale totale", ha aggiunto. Non risponde però alla domanda su un eventuale suo coinvolgimento come ministro: "Serve un governo politico, basta tecnici. Io ministro? Ma se non so che vuole fare Draghi?".

La Lega non ha ancora deciso se voterà la fiducia al premier incaricato Draghi, ma Salvini ha ribadito che se sarà l'ex numero uno della Bce a "portare stabilità" i suoi non si tireranno indietro, con l'idea però "che la parola debba tornare prima possibile agli italiani".

"Se voterei Draghi al Quirinale? Non sappiamo nemmeno se fa il premier… Quello che accadrà nel 2022 lo vedremo, spero che sia un altro Parlamento ad eleggere il prossimo Capo dello Stato, se si fa quello che si deve e poi a giugno o settembre si vota, si elegge il presidente della Repubblica con i numeri giusti".

A cura di Annalisa Cangemi
20:48

Castaldi (M5s): “Responsabile, sereno e fermo no a Draghi”

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Il sottosegretario uscente ed esponente del Movimento 5 Stelle, Gianluca Castaldi, commenta la possibile nascita del governo Draghi: “Diversamente da altri noi ringraziamo e lavoriamo per i cittadini. La mia posizione è di un responsabile, ‘sereno’ e fermo NO a Draghi (e a quello che la sua scelta rappresenta”.

A cura di Stefano Rizzuti
20:29

Di Battista: “Governo Draghi è manovra anti-M5s, non cedete, è inaccettabile”

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Alessandro Di Battista torna a schierarsi apertamente contro l’ipotesi di un governo Draghi: “Le pressioni saranno fortissime. Vi accuseranno di tutto. Di essere artefici dello spread. Di irresponsabilità. Di blasfemia perché davanti all'Apostolo Draghi non vi siete genuflessi. Voi non cedete”, scrive su Facebook. Un appello rivolto ai suoi colleghi del M5s: “Questa "manovra" è stata pensata ad hoc per indebolire il Movimento e plasmare il Recovery ad immagine e somiglianza di Confindustria. Non cedete. Dovranno farcela con le loro forze, non con il nostro avallo. La linea era chiara ed era sostenuta dalla maggior parte degli italiani: Sì Conte presidente del Consiglio e NO Renzi al governo. Qualsiasi sostegno (diretto, indiretto o mascherato) ad un governo Draghi diventerebbe un NO Conte presidente del Consiglio e Sì a Renzi. Ovvero a colui che ha creato tutto questo. È inaccettabile”.

A cura di Stefano Rizzuti
20:07

Bernini (Forza Italia): “Draghi è eccellenza della Repubblica, ascoltiamo le sue proposte”

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La capogruppo di Forza Italia al Senato, Anna Maria Bernini, commenta su Twitter il mandato affidato a Mario Draghi e il possibile sostegno azzurro: “Mario Draghi è un’eccellenza della Repubblica. Nelle prossime ore noi di Forza Italia avremo modo di ascoltare la sua idea di Paese e le sue proposte. Come sempre ci lasceremo guidare da un unico obiettivo: la soluzione migliore per gli italiani e per l’Italia”.

A cura di Stefano Rizzuti
19:45

Gualtieri (Pd) sta con Draghi: “Creare le condizioni per nascita governo”

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Il ministro dell’Economia uscente, Roberto Gualtieri, commenta su Twitter la nascita di un governo Draghi: “In questo momento bisogna creare le condizioni perché Mario Draghi possa sciogliere positivamente la sua riserva e accettare l’incarico a cui è stato chiamato dal presidente Mattarella. Uniamo l’Italia migliore per contrastare la pandemia e rilanciare l’economia”.

A cura di Stefano Rizzuti
19:35

Al via incontro in videoconferenza tra Pd, Movimento 5 Stelle e Leu

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È iniziato l’incontro, in videoconferenza, tra le delegazioni del Pd, del Movimento 5 Stelle e di Leu. Per il Pd partecipano il segretario Nicola Zingaretti, il vicesegretario Orlando, l’ex capodelegazione al governo Franceschini, i capigruppo Delrio e Marcucci, la presidente Cuppi. Per Leu ci sono Fratoianni, Scotto e i capigruppo De Petris e Fornaro. Per il Movimento 5 Stelle partecipano, invece, il reggente Vito Crimi, i capigruppo Crippa e Licheri e anche Cioffi e Ricciardi.

A cura di Stefano Rizzuti
19:16

Di Maio: “Regole della democrazia sono chiare, serve un governo politico”

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Il ministro degli Esteri uscente, Luigi Di Maio, è intervenuto durante l’assemblea del Movimento 5 Stelle sottolineando che serve un governo politico: “Le regole della democrazia sono molto chiare. E credo che la via democratica alla ricostruzione dell'Italia, in virtù anche del lavoro svolto fino ad oggi, dell'impegno profuso, dei risultati ottenuti, sia quella di un governo politico. La volontà popolare è rappresentata dalle forze parlamentari, il cui mandato ricevuto dagli elettori non è stato quello di un governo tecnico ma, lo ribadisco, è stato quello di proporre un governo politico al Paese che rispondesse alle esigenze degli italiani”. Di Maio aggiunge: “Ricordiamo che nel 2018 abbiamo preso il 33% dei voti e in Parlamento siamo la forza politica più grande, siamo determinanti. Ora dobbiamo mostrarci compatti. Molti scommettono su una nostra scissione, sono anni che ne raccontano, mentre a scindersi sono stati altri. Noi dobbiamo reagire con forza e sangue freddo. Chiedo unità a tutti, compattezza a tutto il Movimento. Nessuno pensi di dividerci”. Di Maio, inoltre, parla dell'alleanza con Pd e Leu: "Dobbiamo guardare all’interesse del Paese, con Pd e Leu non possiamo rompere perché ne va del nostro futuro".

A cura di Stefano Rizzuti
18:47

Con incarico a Draghi spread Btp-Bund chiude in netto calo: è a 105 punti

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Chiude in forte calo lo spread Btp-Bund nella giornata in cui Mario Draghi ha ricevuto l’incarico di formare un governo. Il differenziale ha chiuso a 105 punti base, dopo essere sceso – come minimo della giornata – a quota 102.

A cura di Stefano Rizzuti
18:39

Salvini: "Se Draghi vuole voto nel 2023, è chiaro che non si può"

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Il leader della Lega, Matteo Salvini, interviene a Radio Radio e torna a parlare del governo Draghi: “Se Draghi dice che si va a votare tra due anni, è chiaro che non si può”. Salvini aggiunge: “Io non ho detto né di no né di sì a priori. In base alle risposte, prenderemo una posizione. Ma se devono esserci altri giorni o settimane persi, allora votano in tutto il mondo…”. Il leader della Lega ribadisce la linea tenuta finora dal centrodestra parlando anche ai microfoni di La7: “In queste settimane di lavoro, con caos e litigi, noi abbiamo sempre mantenuto una posizione lineare, coerente, siamo andati tutti insieme da Mattarella. Per uscire da una crisi come questa la via più diretta è quella di dare la parola agli italiani. È chiaro che per andare a votare servono alcuni mesi e quindi riempiamo questi mesi, con un piano per il Recovery, il taglio delle tasse. Vogliamo capire che temi ha in testa, con che squadra”.

A cura di Stefano Rizzuti
18:36

D'Incà (M5s): "Se rimaniamo fuori non possiamo dare il nostro contributo"

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"Attenzione a non bruciare la futura alleanza con Pd e Leu. Mi auguro che con Draghi possa esserci un governo politico" e "se rimaniamo fuori non possiamo contribuire al Piano nazionale di ripresa e resilienza, al piano vaccini ecc. Vediamo le carte e poi ne discutiamo". Lo avrebbe detto, secondo quanto si apprende, il ministro uscente per i Rapporti con il Parlamento Federico D'Incà, all'assemblea dei gruppi M5s.

"Sono contro il governo tecnico, ci aspettano dei passaggi delicati e credo che sia determinante il contributo politico. Renzi ha cercato di dividere il progetto che stavamo portando avanti con Pd e Leu. Penso sia necessario sedersi a un tavolo con Draghi e capire cosa ci propone", avrebbe detto ancora D'Incà.

A cura di Annalisa Cangemi
18:24

Di Battista dice no a Draghi: "M5s dovrebbe essere compatto contro suo governo"

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Alessandro Di Battista ribadisce la necessità di dire un “no compatto da parte del Movimento all’ipotesi Draghi”. In un editoriale su Tpi, l’ex deputato del Movimento 5 Stelle sostiene che il no al governo Draghi “non solo sarebbe un gesto responsabile nei confronti degli italiani, ma aprirebbe praterie di dignità e, perché no, anche di governo. Ovviamente un governo Politico che sappia gestire i fondi del Recovery Fund con meticolosità e rigore. E, soprattutto, nell'interesse pubblico”.

A cura di Stefano Rizzuti
18:07

Governo Draghi, centrodestra incerto e diviso: da elezioni a sostegno al presidente incaricato

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Al termine del vertice del centrodestra le posizioni dei vari partiti che compongono la coalizione sembrano tutt’altro che univoche. Il leader della Lega, Matteo Salvini, ribadisce che la “via maestra sono le elezioni”, pur precisando che bisogna prima ascoltare ciò che avrà da dire Draghi. Più aperturista Paolo Romani, di Cambiamo: “Un governo Draghi che è garanzia per tutti è un governo sul quale una riflessione approfondita vale la pena che sia fatta”.

A cura di Stefano Rizzuti
18:05

Renzi alla Cnn: "Draghi sarà l'europeo che salverà l'Italia con il Recovery plan"

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"Quando eravamo nel pieno della crisi dell'euro, sei, sette anni fa, Mario Draghi fu l'italiano che salvò l'Europa, ora penso che Draghi sarà l'europeo che salverà l'Italia con il Recovery Plan e allo stesso tempo, se conosco Draghi e le regole della Commissione europea, sono sicuro che sarà in grado di spingere l'Ue nella giusta direzione soprattutto nella campagna vaccinale". Lo ha dichiarato Matteo Renzi in un'intervista alla Cnn.

"Come europei", ha sottolineato il leader di Iv, "abbiamo perso alcune opportunità sui vaccini e credo che un uomo con le qualità, le capacità e una leadership come Draghi dovrebbe essere molto importante anche nelle riunioni del Consiglio europeo, per aiutare la presidente Ursula von der Leyen e gli altri leder a riportare la Ue a un ruolo di leadership, tirandola fuori dalle difficoltà".

"Sono quindi ottimista per l'Italia ma anche per l'Europa", ha concluso.

A cura di Annalisa Cangemi
17:55

Meloni: “Nessun sostegno di Fdi a governo Draghi, italiani hanno diritto di votare”

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La leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, assicura che il suo partito non sosterrà in alcun modo un governo Draghi. In un post su Facebook Meloni scrive: “Sarò chiara. Non c'è alcuna possibilità di una partecipazione o anche di un sostegno da parte di Fratelli d'Italia al governo Draghi. Gli italiani hanno il diritto di votare. Continuiamo a lavorare per tenere il centrodestra unito e portare gli italiani alle elezioni. Fatevene una ragione”. Ai microfoni di La7 Meloni aggiunge poi: "Io sono disposta a fare un mezzo passo verso il centrodestra con un’astensione solo se l’astensione sarà di tutto il centrodestra. Ci troviamo di fronte a una situazione che se ci sono dei pezzi di centrodestra che sostengono il governo Draghi sarebbero quei pezzi a impedire di andare alle elezioni".

A cura di Stefano Rizzuti
17:39

M5s potrebbe decidere su Rousseau se votare il nuovo governo Draghi

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Scegliere tra due opzioni, inconciliabili: appoggiare un nuovo governo Draghi o passare all'opposizione. Sono ore critiche per il M5s, che rischia di perdere pezzi nel tentativo di trovare una soluzione che vada bene a tutti. E allora entra in gioco il voto su Rousseau, la piattaforma on line che regola la democrazia interna del Movimento e che dà la parola agli iscritti, che diventa una soluzione da vagliare. "Il voto su Rousseau è una ipotesi per quando avremo qualcosa da votare", ha detto il capo politico reggente del Movimento 5 stelle, Vito Crimi, intervenendo nel corso dell'assemblea on line di deputati e senatori. "Ovviamente dico ipotesi perché dobbiamo aspettare che prima ci sia un contenuto reale da sottoporre, votare su una persona soltanto mi sembra riduttivo".

Nella sua relazione introduttiva, Crimi ha spiegato che il M5S è contrario ai governi tecnici ma può essere comunque determinante, "condizionante" in Parlamento se il governo Draghi riuscirà a nascere. Sull'ipotesi di consultare la base non si sbilancia Carla Ruocco: "Questo lo vedremo nelle prossime ore: ora non siamo in grado di rispondere".

A cura di Annalisa Cangemi
17:38

Dalle consultazioni di Draghi alla fiducia in Parlamento, cosa succede ora: tutte le tappe

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Dopo aver accettato, con riserva, l’incarico ricevuto dal capo dello Stato, ora per Mario Draghi si aprono alcune tappe obbligatorie prima di decidere se accettare o meno il compito di formare un nuovo governo. Il presidente incaricato ha incontrato i presidenti di Camera e Senato e anche l’ormai ex presidente del Consiglio, Giuseppe Conte. Nelle prossime ore – probabilmente domani – Draghi avvierà delle sue consultazioni per capire se ci sarà una maggioranza parlamentare pronta a sostenerlo. In caso di esito positivo delle consultazioni, Draghi scioglierà le riserve al Quirinale e consegnerà a Sergio Mattarella la lista dei ministri. Da lì si arriverebbe quindi al giuramento dei ministri, al primo Consiglio dei ministri e alla richiesta di fiducia alle Camere.

A cura di Stefano Rizzuti
17:18

Draghi e Conte a Palazzo Chigi, incontro di "protocollo": non hanno discusso di ministeri

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Da Palazzo Chigi fanno sapere che l'incontro tra il premier incaricato Draghi e il premier dimissionario Conte è stato un incontro "protocollare", una visita di "cortesia istituzionale". Le stesse fonti smentiscono quindi le voci che erano state raccolte tra le fila del Movimento Cinque Stelle, secondo cui Conte non sarebbe stato disponibile a far parte del nuovo governo come ministro. L'incontro tra i due non avrebbe alcun risvolto strettamente "politico".

Al termine dell'incontro comunque Draghi è rientrato a Montecitorio per un sopralluogo con gli uffici della Camera in vista delle consultazioni che dovrebbero cominciare domani.

A cura di Annalisa Cangemi
17:17

Alle 19 videoconferenza Pd-M5s-Leu

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Si terrà alle 19 la videoconferenza tra Pd, Movimento 5 Stelle e Leu. All’incontro per il Pd parteciperanno Nicola Zingaretti, Andrea Orlando e i capigruppo.

A cura di Stefano Rizzuti
16:54

Zingaretti propone a Movimento 5 Stelle e Leu di proseguire l'alleanza con il Pd

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Il segretario del Pd, Nicola Zingaretti, commenta la crisi di governo e l’incarico a Mario Draghi a Radio Immagina: “Draghi è una personalità di grande prestigio, di grande forza e sicuramente è una risorsa italiana apprezzata nel mondo. Io credo che possa portare l’Italia fuori dall’incertezza determinata dalla crisi di governo. Oggi ho ascoltato il suo intervento, ha posto i temi nella maniera corretta, rivolgendosi al Parlamento, ai partiti, alla politica e alle forze sociali per trovare insieme il modo di uscire da questa situazione. Vedremo ma sicuramente non è solo una grande risorsa ma una personalità che ha iniziato a interloquire con il Paese nella maniera corretta”.

Poi il segretario dem parla di alleanze e di intese con M5s e Leu: “Bisogna fare di tutto per non liquidare un patrimonio unitario costruito in questi mesi che credo fosse il vero obiettivo di Italia Viva, distruggere il patrimonio di Pd, M5s, Leu e altre forze in Parlamento. È l’unica vera alternativa alla destra sovranista: ora dobbiamo fare di tutto per non buttare a mare questo patrimonio, da tutelare. Sulla stragrande maggioranza dei temi c’è una condivisione. Mai più pochi e soli come nel 2018 o isolati come nel 2019, perché altrimenti la destra vincerà sempre, dico invece uniti e unitari. Ci siamo messi d’accordo, ci incontreremo nelle prossime ore con Leu e M5s per un confronto, uno scambio di opinioni su quello che sta succedendo e dire all’Italia che vogliamo preservare questo patrimonio unitario”.

Zingaretti analizza anche la crisi degli scorsi giorni: “Io voglio dire grazie a Giuseppe Conte. Va detto perché credo che Conte abbia guidato un governo e l’Italia in uno dei momenti più drammatici della storia italiana del dopoguerra. Noi con lui abbiamo tentato di farlo al meglio, penso anche con grandi risultati, sicuramente quello più importante è che grazie a quanto fatto insieme abbiamo ricollocato l’Italia nel solco del migliore europeismo. Questo è un merito del governo e di Giuseppe Conte e ha anche favorito il fatto che forze politiche molto distanti un anno e mezzo fa si sono ravvicinate e rappresentano una sintesi importante. Sulla crisi non si può che dire che avevamo ragione noi, bisognava fare altro. La famosa crisi al buio ha distratto la politica dall’agenda delle persone che Mattarella ha rimesso ieri in campo. Insieme ai problemi ci sono le opportunità legate al Recovery. Io mi permetto di dire una cosa: c’è una certezza in questa vicenda, il Pd ha fatto davvero di tutto per evitare la crisi e per trovare una soluzione che tenesse in considerazione le opinioni di tutti. Non faccio polemiche, ma voglio dire agli italiani e agli elettori: siate orgogliosi di un partito che anche in un tornante difficile ha messo al centro il Paese. Gli interessi del Pd e dell’Italia coincidono come non mai”.

A cura di Stefano Rizzuti
16:45

Finito il colloquio a Palazzo Chigi tra Draghi e Conte

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Il colloquio tra il presidente del Consiglio incaricato Mario Draghi e il premier uscente Giuseppe Conte si è concluso dopo circa un'ora e un quarto. L'ex presidente della Bce ha lasciato Palazzo Chigi in auto.

A cura di Annalisa Cangemi
16:40

Conte non è disponibile a fare il ministro nel nuovo governo Draghi

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Il presidente del Consiglio uscente non sarebbe disponibile a fare il ministro in un nuovo esecutivo guidato da Mario Draghi. Lo si apprende da esponenti M5s, che avrebbero avuto contatti con Giuseppe Conte. Fonti di Palazzo Chigi, interpellate al riguardo dall'Ansa, non confermano né smentiscono l'indiscrezione. Prosegue intanto il colloquio a Palazzo Chigi tra il premier dimissionario e il premier incaricato Draghi.

A cura di Annalisa Cangemi
16:27

L’appello di Franceschini al Movimento 5 Stelle: “Sostenete Draghi con noi"

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Il ministro della Cultura, Dario Franceschini, rivolge un appello al Movimento 5 Stelle sul governo Draghi in un’intervista ad HuffPost: “Io oggi dico agli amici dei Cinque Stelle: attenti, di fronte a problemi ancora più gravi a non rovesciare le parti; attenti, di fronte a un richiamo come quello di Mattarella e alla disponibilità di una personalità come Draghi a non produrre un esito paradossale: la maggioranza che si spacca e la destra disponibile per senso di responsabilità”.

Franceschini prosegue: “Capisco che è un percorso stretto perché ho visto da vicino le diverse anime del Movimento, ma penso che sia possibile dare una risposta positiva a Mattarella, senza far saltare la prospettiva di una alleanza tra di noi che avrebbe come conseguenza da un lato di bloccare l'evoluzione verso una cultura di governo dei Cinque Stelle e dall'altro di arrivare separati al voto con questa legge elettorale”. Secondo l’esponente del Pd ora è necessario “salvare il rapporto tra dem e 5 Stelle dentro il nuovo quadro”. Infine, su Giuseppe Conte, Franceschini aggiunge: “In un momento difficile, sarà coerentemente il primo e più e convinto sostenitore di Draghi”.

A cura di Stefano Rizzuti
16:05

M5s spaccato su Draghi, Castaldi: "Farò di tutto affinché mio gruppo voti contro"

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Il M5s, dopo che il Presidente Mattarella ha affidato a Mario Draghi il compito di formare un nuovo governo, si spacca. La senatrice Barbara Lezzi, ai microfoni di Fanpage.it, spiega di aver sempre sostenuto l'impossibilità di votare un governo istituzionale o tecnico: "Io non ho cambiato idea". La presidente della Commissione Banche Carla Ruocco ribatte: "Non abbiamo mai voluto questa crisi di governo, non avremmo voluto che le trattative andassero così ieri. Il Presidente Mattarella ha espresso delle posizioni chiare, adesso facciamolo lavorare, senza mettere disordine in una situazione disordinata". Secondo Ruocco è prematuro che prima delle consultazioni il reggente Crimi abbia detto no a Draghi. "Ci sono momenti in cui bisogna concentrarsi sul lavoro e sull'equilibrio, ascoltando delle figure che in questo momento sanno più di noi, mi riferisco al Presidente Mattarella".

"Troveremo la strada migliore per difendere i cittadini, come abbiamo sempre fatto – ha detto il senatore Gianluca Castaldi – Farò di tutto affinché il mio gruppo voti contro". Secondo il deputato anche se Draghi aprisse a ministri politici, anziché tecnici, non ci sarebbero le condizioni per votarlo.

A cura di Annalisa Cangemi
16:05

Toti (Cambiamo) sta con Draghi: "Mi piacerebbe moltissimo governo di alto profilo"

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Il leader di Cambiamo, Giovanni Toti, apre alla possibilità di sostenere un governo Draghi: per il presidente della Regione Liguria che possa nascere "un governo non tecnico, ma di alto profilo politico mi piacerebbe moltissimo: sarebbe un modello tedesco di grande maturità per la classe politica di questo paese", afferma a ‘L'Aria Che Tira', su La 7. "Non so se è l'idea di Draghi, se è il mandato che avrà da Mattarella né se i leader politici avranno la disponibilità e la possibilità", aggiunge.

A cura di Stefano Rizzuti
15:49

Crimi all’assemblea M5s: “Governo tecnico non fa bene del Paese, abbiamo già dato”

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Durante l’assemblea congiunta dei parlamentari del Movimento 5 Stelle, il reggente Vito Crimi ribadisce le sue perplessità sul governo guidato da Mario Draghi: “Renzi non voleva ricucire, alzava solo il prezzo. Voleva più ministeri ma ha chiesto di tutto. Ha chiesto di concordare le nomine in Rai, in Cdp… Oggi ci ritroviamo con un governo tecnico. Mettete da parte Draghi, al di là della persona, pensate a un governo tecnico che è freddo e calcolatore. Un governo tecnico avrebbe mai potuto fare il reddito di cittadinanza?. Un governo tecnico avrebbe potuto fare misure costose ma innovative e di rilancio come il superbonus al 110% e le comunità energetiche? Queste sono operazioni che può fare un governo politico, non un governo che ha la necessità di far quadrare i conti. Un governo tecnico non fa il bene del Paese, abbiamo già dato”.

A cura di Stefano Rizzuti
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