Legge anti-corruzione, Roberto Saviano scende in campo

"Si è aspettato già troppo". Per Roberto Saviano la legge anti-corruzione, uno dei temi caldi dell'agenda di governo, va varata in tempi brevi: "Il governo– ha sottolineato il giornalista in un audioeditoriale su Repubblica.it– deve rendere subito possibile questo decreto anti-corruzione, non farsi fermare, cercare in tutti i modi di portare avanti quel decreto legge" che non può che tracciare un nuovo percorso. L'autore di Gomorra spiega che il decreto in questione è necessario anche al di là della pretesa morale. Già, perché "la legge anti-corruzione aiuterebbe l'economia ; non solo la correttezza dell'economia, ma il denaro vivo".

Aumento dei tempi di prescrizione e delle pene- Saviano invoca, innanzitutto, l'aumento dei tempi di prescrizione per i reati di corruzione. Attualmente tali reati vengono prescritti in 7 anni e mezzo (come accaduto ad esempio nel processo Mills): un lasso di tempo che, vista la gravità del reato, deve essere aumentato. Ed è importante che vengano inasprite anche le pene per i responsabili dei reati di corruzione. "L'aumento di pene per la corruzione è una necessità"- ha sentenziato Saviano.

Corruzione tra privati- "In più la legge anti-corruzione– continua Saviano- permetterebbe finalmente di introdurre in Italia il reato di corruzione tra privati e di traffico di influenze", reati che vengono contemplati in diversi Paesi europei, ma non Italia. Ecco quindi che per Saviano diventa fondamentale varare il decreto anti-corruzione, soprattutto in un momento di crisi e di enorme vulnerabilità per l'economia. Si tratterebbe di uno strumento che aiuterebbe notevolmente la battaglia alle mafie, che "vedono nella declinazione della corruzione tra privati uno spazio praticamente vergine". Lo scrittore chiude il suo intervento con un appello: "Spero che questo governo possa avere il coraggio e la forza di farlo"- ha dichiarato Saviano, invocando anche il sostegno delle forze politiche e dell'intero Paese.