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Lavoro, Istat: a maggio aumenta l’occupazione. Disoccupazione mai così bassa dal 2012

Secondo i dati Istat a maggio si registra un’intensa crescita del numero dei lavoratori dipendenti (permanenti e a termine). Calano i disoccupati, mai così pochi dal 2012, e anche gli inattivi. Negli ultimi 12 mesi crescono in particolare i lavoratori a termine, soprattutto quelli tra i 15 e i 34enni e gli ultracinquantenni.
A cura di Giorgio Tabani
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In Italia, a maggio, scende la disoccupazione mentre continuano ad aumentare gli occupati. Secondo i dati provvisori diffusi dall'Istat il numero di occupati registra infatti un sensibile aumento (+0,5% rispetto ad aprile, pari a 114mila unità in più); sale contestualmente il tasso di occupazione, che arriva al 58,8% (+0,2% rispetto ad aprile). In contemporanea diminuiscono le persone in cerca di occupazione (-2,9%, pari a -84 mila), portando il tasso di disoccupazione al 10,7% (in calo dello 0,3% rispetto al mese precedente), il miglior dato dal 2012; più contenuto il calo della disoccupazione giovanile, che scende di un punto percentuale al 31,9%. Cala anche, sebbene soltanto dello 0,1% (-13mila unità), il numero degli inattivi – coloro che non hanno un lavoro né lo cercano – nella fascia fra i 15 e i 64 anni (ma si tratta soprattutto di uomini ultracinquantenni).

I nuovi occupati sono più uomini (+80mila) che donne (+35mila) e la fascia d'età più interessata è quella degli ultracinquantenni (+98 mila), ma si registra un importante aumento anche di quella compresa fra i 25 e i 34 anni (+31mila). Aumenta il numero sia dei dipendenti permanenti (+70mila) che di quelli a termine (+62mila), mentre diminuiscono lievemente (-18 mila) gli indipendenti, dopo la crescita dei due mesi precedenti.

Nel trimestre marzo-maggio di quest'anno si registra un considerevole aumento degli occupati (+0,9% rispetto al trimestre precedente, pari a +212mila). Una crescita che coinvolge, anche in questo caso, soprattutto gli ultracinquantenni (+168mila) ma anche gli appartenenti alla fascia tra i 15 e i 34 anni (+63 mila). Nel trimestre si stima un aumento dei dipendenti permanenti (+38mila), degli indipendenti (+70mila) e soprattutto dei dipendenti a termine (+105 mila). Alla crescita dell'occupazione si accompagna la discesa del numero di disoccupati (-0,5%, -15mila) e quella ancora più accentuata degli inattivi (-1,4%, -191mila).

Rispetto all'anno scorso la crescita dell'occupazione è intensa (+2,0%, +457mila) e riguarda per la quasi totalità i lavoratori a termine (+434mila), mentre rimangono stabili i permanenti e salgono lievemente gli indipendenti (+19mila). L'aumento interessa soprattutto gli ultracinquantenni (+468mila) e i 15-34enni (+106mila), mentre gli occupati nella fascia d'età intermedia calano di 116mila unità. Nell'ultimo anno diminuiscono in maniera considerevole i disoccupati (-5,2%, -153mila) che, dopo i massimi del 2014, sono tornati al livello del 2012; scendono anche gli inattivi tra i 15 e i 64 anni (-2,6%, -345mila), mantenendosi sul minimo storico.

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