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“La Siria rischia un attacco catastrofico”, il monito del segretario Usa Clinton

Il capo della diplomazia americana esorta le autorità siriane ad accettare un cessate il fuoco ricordando che l’opposizione si rafforza sempre di più ed è in grado di contrattaccare, provocando una guerra ancora più catastrofica.
A cura di Antonio Palma
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Ogni giorno che passa l'opposizione al Regime Siriano si rafforza sempre di più e ormai è in grado di reagire agli attacchi dell'esercito siriano e delle milizie fedeli ad Assad, dunque ben presto il Governo di Damasco potrebbe essere sottoposto ad un attacco catastrofico per il Paese. E' questo l'avvertimento lanciato alle autorità siriane dal segretario di stato americano, Hilary Clinton, durante il discorso tenuto alla conferenza Amici della Siria di Tokyo insieme al collega giapponese. Un'analisi, quella della Clinton, arrivata dopo l'ennesimo fallimento dei colloqui di pace a causa dei no ai sei punti del piano preparato dall'inviato speciale delle Nazioni unite ed ex segretario Onu, Kofi Annan.

La Clinton ha fatto un nuovo appello per il cessate il fuoco alle autorità siriane, ricordando che questo è l'unico metodo per l'inizio di un processo di transizione politica per il Paese. In caso contrario "un attacco al regime sarà inevitabile" ha detto il segretario Usa, che come monito ha anche ricordato le conseguenze. Con un'opposizione sempre più in grado di affrontare le forze governative, anche sul piano militare, l'esito sarà il sacrificio di molte vite umane e una pericolosissima destabilizzazione della Siria e dell'intera regione. "La sabbia nella clessidra si sta esaurendo" ha detto perentoriamente Hilary Clinton ribadendo " il futuro dovrebbe essere chiaro a coloro che sostengono il regime di Assad".

Intanto però sul terreno continuano gli scontri, i bombardamenti e le vittime, e il mese appena trascorso è stato il più sanguinoso dall'inizio del conflitto. Un centinaio le vittime solo nel fine settimana tra milizie e civili, mentre l'artiglieria pesante dell'esercito di Assad bombarda i villaggi dei ribelli. L'Osservatorio siriano per i diritti umani conta ormai più di 17mila vittime in stragrande maggioranza civili e all'orizzonte nessun cessate il fuoco. Annan, che ha confermato il fallimento del suo piano di pace, ha invocato l'intervento anche dell'Iran per risolvere la crisi, ma l'opposizione degli americani rende difficile questa strada.

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